SGUANCIO (o Schiancio)
Ernesto Leschiutta
Si dice in generale tutto ciò che si pianta obliquamente rispetto all'asse principale di un sistema murato e in particolare le divaricazioni laterali delle aperture. [...] cupola della basilica di Superga a Torino, dello Iuvara, ecc.
Altra novità negli sguanci del sec. XVII ci è data dal Borromini, il quale introduce il concetto scenografico e lascia i suoi esempî migliori nell'interno di S. Giovanni in Laterano e nell ...
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Architetto, scultore, pittore. Nacque a Napoli da Pietro scultore fiorentino e da Angelica Galante napoletana il 7 dicembre 1598, morì a Roma il 28 novembre 1680. Operosissimo, signoreggiò sull'arte di [...] ; le gelosie dei rivali del favoritissimo artista si scatenavano; il nuovo papa Innocenzo X gli preferiva Francesco Borromini, lo allontanava dalla corte insieme con gli altri prediletti dal predecessore, gl'imponeva la demolizione del campanile ...
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(App. IV, I, p. 309)
Scrittore, teorico e critico d'arte, morto a Vignano (Siena) il 19 gennaio 1988. Dopo aver ricevuto nel 1959, ex aequo con G. C. Argan, il premio A. Feltrinelli per la critica d'arte, [...] ambito si ricordano, dopo il 1965, Struttura e architettura (1967); La prima architettura barocca. Pietro da Cortona, Borromini, Bernini (1970); Scritti sull'arte contemporanea, 2 voll. (1976, 1979); Disegno della pittura italiana (1980); Disegno ...
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LESENA (fr. saillie de pilier; sp. refuerzo de pilar; ted. Pfeilervorlage; ingl. pilaster strip)
Bruno Maria Apollonj
Leggero risalto del muro con funzione prevalentemente decorativa; se usata come elemento [...] la colonna inalveolata, quindi con la colonna libera, alla quale ultima, anche in quel periodo, tornò talvolta ad accoppiarsi. Il Borromini ne fece uso spesso nelle sue fabbriche, specie nel prospetto dell'oratorio dei Filippini in Roma, in cui la ...
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POMODORO, Giorgio
Francesco Santaniello
POMODORO, Giorgio (Giò). – Nacque a Orciano di Pesaro il 17 novembre 1930 da Antonio e da Beatrice Luzzi.
Nel 1945 si trasferì con la famiglia a Pesaro, dove [...] precisò una costante del suo metodo di lavoro, ovvero la scala dimensionale delle opere che, sia nelle Folle sia nei Quadrati Borromini, risulta rapportata alle misure medie del corpo umano.
Tra il 1965 e il 1966 eseguì i primi studi per le Strutture ...
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ADRIANA, Villa
H. Kähler
Grande villa romana situata a 25 km ad E di Roma ed a 6oo m a S della strada Roma-Tivoli, sul versante N-O del monte Arcese, fra due piccole valli, la Fossa di Roccabruna e [...] Latium vetus et novum, Amsterdam 1671; importante per la determinazione di quanto poteva essere noto ad architetti barocchi, quali il Borromini e il Guarini, che ritornano in parte, in alcune soluzioni di ambienti, alle costruzioni di Villa A. (v. H ...
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SPADA, Bernardino
Benedetta Borello
– Nacque il 21 aprile 1594 da Paolo e dalla sua seconda moglie, Daria Albicini.
Gli Spada avevano consolidato le loro fortune in Romagna grazie a un’accorta politica [...] di una famiglia romana nel Seicento, in Dimensioni e problemi della ricerca storica, II (2001), pp. 179-193; M. Tabarrini, Borromini e gli Spada. Un palazzo e la committenza di una grande famiglia nella Roma barocca, Roma 2009, pp. 21-30, 55 ...
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ALALEONA, Domenico
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Compositore e musicologo, nato a Montegiorgio (Ascoli Piceno) il 16 nov. 1881. Allievo, nella sua città, di A. Bernabei ed altri, iniziò quasi da fanciullo la sua attività musicale [...] , per i quali compose anche alcune musiche, da lui organizzati e diretti alla Filarmonica Romana, alla Casa del soldato, alla sala Borromini, a S. Cecilia e all'Augusteo. Per vari anni critico musicale dei giornali Il Mondo e Il Lavoro d'Italia, l ...
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BOSCHI, Giuseppe, detto il Carloncino
Ennio Golfieri
Nacque in Faenza il 1º febbr. 1732 da Giovanni Battista e da Giovanna Tomba.
Giovanni Battista, come il nonno del B., Antonio, fu uno dei più attivi [...] esempi tratti da costruzioni dei maggiori architetti operanti in Roma da Raffaello in poi, nessuno è tratto da opere del Borromini.
Il Carloncino - era certo un soprannome di famiglia perché lo si trova attribuito anche a un Nicola Boschi, forse zio ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , Torino 1926; A. Munoz, L'architettura barocca a Roma, Milano 1927; D. Frey, ARchitettura barocca, Roma 1929; E. Hempel, Francesco Borromini, Roma 1926.
Per le chiese del sec. XIX: Rollin-Villard, History of modern Italian art, Londra 1878; C. Boito ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....
sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso di grande conoscenza e dottrina: la s....