TORREGGIANI, Alfonso
Aldo Foratti
Architetto, nato a Budrio il 17 novembre 1682, morto a Bologna il 19 aprile 1764. Allievo di Giuseppe Antonio Torri, non esagera né linee né volumi e soggiace alla [...] del Crocifisso in Medicina, riforma il S. Biagio in Cento e la parrocchiale di Castel S. Pietro e rifà, aderendo alle licenze del Borromini, la facciata di S. Agostino in Reggio nell'Emilia.
A Imola, a Modena, a Faenza e a Mantova si trovano tracce ...
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LANTERNA
Bruno Maria Apollonj
. Architettura. - Le aperture circolari lasciate dai Romani nella sommità delle cupole per illuminare l'interno dell'edificio (Pantheon e Sala ottagona della Domus aurea [...] di Loreto in Piazza del Foro Traiano a Roma, nota con la denominazione di "gabbia dei grilli" e quella capricciosa del Borromini sulla cappella di S. Ivo alla Sapienza, pure a Roma, ripresa, poi, con lievi varianti dal Guarini nelle sue fabbriche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessia Trivellone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rinnovamento dell’architettura è sostenuto per buona parte dalle richieste delle [...] Juvarra, legata al teatro, ai grandi esempi della cultura romana e classica, a Michelangelo, Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini, studiati e ricreati in un’ottica chiaramente settecentesca.
Nel 1713 con il trattato di Utrecht Filippo d’Angiò ...
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chiese, basiliche, cattedrali
Fabrizio Di Marco
Gli edifici sacri dei cristiani
La chiesa (dal greco ecclesìa "assemblea") è l'edificio nel quale si svolgono le funzioni della religione cristiana e [...] interni, che costituirono un'evoluzione dell'impianto centrale: a geometria esagonale nella chiesa di S. Ivo alla Sapienza del Borromini o ellittica in S. Andrea al Quirinale del Bernini. Lo spazio concavo-convesso, le decorazioni a marmi colorati o ...
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PORTA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] , così nel S. Andrea al Quirinale del Bernini, nel S. Carlo alle Quattro Fontane, o nel Collegio dei Filippini del Borromini e S. Marcello al Corso di Carlo Fontana; o affonderà le porte nell'ombra delle nicchie.
Il settecento seguirà, come nell ...
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BOTTIGLIERI, Matteo
Oreste Ferrari
Scarse le notizie biografiche di questo scultore, attivo a Napoli nella prima metà del sec. XVIII: perfino quelle riportate dal De Dominici, il quale redasse le sue [...] e qui, nell'occasione di una ripresa, imposta dal committente, del modello dell'altare Filomarino che era stato eseguito dal Borromini per la stessa chiesa, anche lo scultore si sentì spinto ad adeguarsi all'esempio dell'analogo rilievo marmoreo del ...
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DE FILIPPO, Giuseppe
Vincenzo Rizzo
Capostipite di una generazione di maestri marmorari napoletani, attivo dal 1680 al 1725, lavoro preminentemente per l'architetto Ferdinando Sanfelice.
Nel 1714, infatti, [...] , ecc. Il D. dovette cimentarsi con una larga impaginazione architettonica (configurata perfettamente uguale a quella dirimpetto del Borromini, eseguita per il cardinale Ascanio Filomarino ottanta anni prima fra 1630 e 1640), che giungeva fin sotto l ...
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Pittore, architetto e teorico della prospettiva (Trento 1642 - Vienna 1709). Maestro dell'illusionismo pittorico barocco, grazie al sapiente uso dell'elaborazione prospettica, di cui fu abile trattatista, [...] per assolvere ai numerosi incarichi determinò la formazione di un'ampia scuola di collaboratori e allievi. Nella sua architettura sono manifeste le tracce del Borromini, il cui verbo egli propagò in Austria, con qualche materialità di traduzione. ...
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Leggere l’architettura costantiniana
Federico Guidobaldi
Le grandi periodizzazioni che, per convenzione, sono imposte alla storia – e, in parallelo, alla storia dell’arte – tendono a prendere in considerazione [...] 81-89. Krautheimer tenta una ricostruzione degli alzati, anche con un certo dettaglio, in base ai disegni lasciati da Francesco Borromini, precisi ma parziali, perché relativi a tratti murari o sezioni particolari e quasi mai alla parte superiore che ...
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GHETTI, Santi (Sante)
Maria Cristina Basili
Figlio di Domenico, nacque a Massa nel 1589 (Santamaria). Divenne scalpellino seguendo il mestiere dei marmorari toscani Francesco e Nicolò Ghetti, dai quali [...] per il trasporto di travertino per i portici di S. Pietro; nello stesso anno presentò il conto, vistato da F. Borromini, per il travertino consegnato alla Sapienza. L'anno seguente si assunse l'incarico di eseguire il pavimento della chiesa di S ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....
sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso di grande conoscenza e dottrina: la s....