Calciatore e allenatore italiano (Borgo Val di Taro, Parma, 1936 - Prato 2017). Dopo la carriera da calciatore nel ruolo di centrocampista conclusasi al Lecce nel 1968, ha iniziato quella da allenatore [...] nella stessa squadra l’anno successivo. Soprannominato “Il sergente di ferro” per i suoi metodi d’allenamento, ha raggiunto i massimi risultati guidando la squadra dell’Inter con cui ha vinto il Campionato ...
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Giureconsulto canonista (n. Reggio nell'Emilia - m. Borgo di Val di Taro 1313), di nobile famiglia bolognese. Fu discepolo, forse a Reggio, di Guido da Suzzara e Giovanni di Anguissola, poi cappellano [...] di Gerardo Bianchi, vescovo di Parma e poi cardinale e vescovo di Sabina; nominato (1296) da Bonifacio VIII arcidiacono della cattedrale di Bologna, insegnò diritto canonico in quello studio, ed ebbe fra ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] la Maddalena e la Vergine, pala firmata dell'altar maggiore della chiesa parrocchiale di S. Pietro a Porcigatone presso Borgo Val di Taro, nella diocesi di Piacenza (in situ: M. Giusto; Schleier, 2002, p. 98). Anche il S. Carlo Borromeo in preghiera ...
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BERNARDO
Paolo Bertolini
Vescovo di Parma, secondo di questo nome, venne eletto e consacrato probabilmente intorno al 1170, come successore di Aicardo da Cornazzano, deposto dalla sua dignità perché [...] di Tortona, Tedaldo di Piacenza, Offredo di Cremona ed ai canonici di Borgo San Donnino, non dovette sortire gli effetti sperati: il 17 maggio 1182 B. favorì la costruzione del ponte di Pietra sul Taro (1170-1175): forse in questa occasione egli donò ...
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FIESCHI, Gian Luigi
Giovanni Nuti
Figlio di Antonio e di una Ginevra, di cui ignoriamo il casato, nacque alla fine del sec. XIV. Alla morte del padre (1412) ereditò, insieme coi fratelli Niccolò, Ludovico [...] caduta: Torriglia, Savignone, Portofino, l'intera Val di Taro, Varese Ligure furono in breve occupate. Un altro del controllo di Pontremoli. Sempre con la speranza di poter ottenere questo borgo, il F. partecipò con i suoi armati all'assedio di Lucca ...
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BAISIO (Abaisi, Abaisio, Abaisius, Abaixi, Abaysii, Abaysio, Abbaixii, Abbaixo, Baiiso, Baisius, Baiso, Baixio, Basio, Baypho, Baysi, Baysio, Bayso, detto l'Arcidiacono), Guido da
Filippo Liotta
Nacque, [...] e beneficio con dispensa dall'obbligo di residenza (bolle di Benedetto XI dell'11 maggio 1304). Morì a Borgo di Val di Taro prima dell'11 luglio 1313, data in cui viene nominato a succedergli nell'arcidiaconato bolognese Guglielmo da Brescia.
Non ...
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FIESCHI, Alberto
Giovanni Nuti
Figlio forse primogenito di Tedisio fratello del papa Innocenzo IV, e di Simona, con ogni probabilità della casata dei Camilla, nacque verso il 1210 dalla illustre famiglia [...] da contingenti piacentini, per invadere la Val di Taro, ma non poté raggiungere l'obiettivo. Il suo assalirono Chiavari. Il Comune genovese reagi: Oberto Doria riprese il borgo e portò poi l'attacco nel cuore dei possessi fliscani, assediando ...
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LANDI, Giulio
Paola Cosentino
Nacque a Piacenza il 30 maggio 1498 da Federico, conte di Bardi, di antica e illustre famiglia della nobiltà locale, e da Caterina Pallavicini. Un'errata tradizione biografica [...] di proprietà della famiglia. Degli ultimi anni rimangono alcuni documenti relativi alla rivolta degli abitanti di Borgo Val di Taro contro il principe Claudio Landi, figlio di Agostino, rivolta che indirettamente favorì la conquista dello stesso ...
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FIESCHI, Tedisio
Giovanni Nuti
Nacque alla fine del sec. XII da Ugo dei conti di Lavagna e da una figlia di Amico Grillo, influente uomo d'affari genovese.
Ugo, il primo ad essere citato nei documenti [...] successori per controbilanciare l'attrazione esercitata sul comitato dal Comune genovese. Il Federici vuole Ugo signore di Borgo Val di Taro, Calestano e Vigolone nel Parmense, ma anche queste affermazioni non sono documentate; pure non documentata è ...
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PALLAVICINO, Rolando, detto il Magnifico
Marco Gentile
PALLAVICINO (Pallavicini), Rolando, detto il Magnifico. – Nacque (forse a Polesine Parmense) intorno al 1390, figlio naturale di Niccolò, marchese [...] fruttò a Rolando la scomunica e l’interdetto ai suoi sudditi di Borgo San Donnino e Busseto. Nel 1411, finanziato dal duca di Milano, tra il Po a settentrione, l’Arda a occidente, il Taro a oriente e il Ceno a mezzogiorno, lo ‘Stato pallavicino’ ...
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