(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] Valle, M. Botta, A. Siza-Vieira.
Una terza linea, di coloro che puntano a un convinto allontanamento, oltre che dalle 1968); A. Peroni, La struttura del S. Giovanni in Borgodi Pavia e il problema delle coperture nell'architettura romanica lombarda, ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] di Ostia con la costituzione della Gregoriopoli e di Lucca con il borgodi San Frediano si pongono come due diversi fenomeni nel processo di in Transilvania (Bóna, 1976, p. 30), una terza aveva muretti a secco con pali portanti distribuiti lungo le ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] wczesnośredniowiecznego na pograniczu polsko-ruskim [Il borgodi Wołyń. La problematica dell'insediamento dell' Moskva 1983, pp. 4-36; V.T. Pašuto, Mosca - terza Roma. Storiografia e bibliografia, in Roma, Costantinopoli, Mosca, Napoli 1983, ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] urbanistica in Toscana, 1000-1315, Roma 1970; P. Nardi, I borghidi San Donato e di S. Pietro a Ovile. ''Populi'', contrade e compagnie d'armi Groningen 1993; Siena, Le Masse. Il Terzodi città, a cura di R. Guerrini, Sovicille 1994; F. Gabbrielli ...
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Urbanistica
Edoardo Detti e Paolo Sica
di Edoardo Detti e Paolo Sica
Urbanistica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le proposte per la città all'inizio del secolo. 3. Urbanistica e pianificazione nel ventennio [...] secondari costituiscono un nucleo diterzo grado).
In questo principio teorico e metodologico di organizzazione ‛ad albero' delle ricostruzioni operate su insiemi urbani, come a Firenze (Borgo S. Jacopo e Por Santa Maria), dove la morfologia si ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] era sviluppato definitivamente il borgodi Sonza e avevano preso consistenza quello di San Pietro all'Olmo Poggio, S. Faustino, Pianoscarano), databili tutte entro il secondo-terzo quarto del Duecento, tranne l'ultima, ricostruita nella seconda metà ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] O, l'Oltròzzeri con il monastero di S. Stefano a N, il Borgo, l'Orto, il Segio a E, il Borgodi San Vito con le strutture cantieristiche L'opera fu presto interrotta al terzo loggiato per i noti problemi di inclinazione dovuti al cedimento del terreno ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] zona di Contrà con il borgodi ponte Molino, mediante la zona di ponte S. Leonardo e il monastero di S. Giovanni di Verdara.Risale centrale, nel luogo corrispondente oggi alla zona sottostante alla terza cupola dell'asse centrale. La chiesa del 1263 ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] d. borghi de subripa, che accoglievano famiglie di contadini inurbati e lavorazioni non compatibili con l'ambiente urbano: il borgodi S. sia nell'arco cieco che incornicia le bifore. La terza fase dell'architettura dell'abbazia, successiva al 1250, è ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] la chiesa dei Ss. Nazario e Celso, eretta dal terzo vescovo Evenzio (381-397), da cui avrebbe poi preso pp. 485-513; id., La struttura del S. Giovanni in Borgodi Pavia e il problema delle coperture nell'architettura romanica lombarda, Arte lombarda ...
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cavalcaferrovia
s. m. inv. Struttura a ponte che permette il transito di veicoli o di pedoni al di sopra di una ferrovia. ◆ [sommario] Innovativo nella concezione progettuale ed economico per la scelta dei materiali, il / Cavalcaferrovia,...
torre
tórre s. f. [lat. tŭrris, con molta probabilità da collegare con il gr. τύρρις, variante di τύρσις «torre», parola che potrebbe essere stata importata dall’Asia Minore dagli Etruschi, chiamati dai Greci Τυρρηνοί e Τυρσηνοί e in latino...