Drammaturgo e prosatore estone (n. Vaimastvere, Tartu, 1883 - m. 1952), noto anche sotto lo pseudonimo di Milli Millikas. La sua carriera letteraria, cominciata con novelle satiriche tendenti al grottesco, [...] continuò con commedie caratterizzate anch'esse da intenti satirici, soprattutto contro la borghesia cittadina (Demobiliseeritud perekonnaisa "Lo smobilitato padre di famiglia", 1923; Püha Miikaeli seljataga "Dietro le spalle di San Michele", 1926; ...
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Piperno, Alessandro. – Scrittore italiano (n. Roma 1972). Docente di letteratura francese presso l'Università Tor Vergata di Roma, ha raggiunto il successo nel 2005 con il romanzo Con le peggiori intenzioni, [...] incentrato sulle alterne vicende di una famiglia della ricca borghesia ebrea romana dal dopoguerra agli anni Ottanta, che gli è valso i premi Viareggio e Campiello nella sezione Opera prima. Autore complesso e raffinato, ha scritto i saggi critici: ...
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GARZIA, Raffaele (detto Raffa)
Carlo D'Alessio
Nacque a Cagliari, da Raimondo e da Carmen Mundia, il 10 apr. 1877.
Il padre, il cavalier Raimondo, era imprenditore, nonché amministratore e comproprietario [...] del quotidiano L'Unione sarda, espressione della borghesia industriale cagliaritana e legato alla cordata politica del parlamentare F. Cocco-Ortu, prima crispino poi zanardelliano e giolittiano.
Dopo aver completato i primi studi, il G. si iscrisse ...
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Brancati, Vitaliano
Raffaele Manica
Scrittore e sceneggiatore, nato a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907 e morto a Torino il 25 settembre 1954. La causticità e persino il timbro allucinato e sferzante [...] del 'comico' fanno della sua narrativa un'incisiva rappresentazione realistica della piccola borghesia fascista e, comunque, della borghesia dell'Italia centro-meridionale: il mondo meridionale è infatti per B. il palcoscenico del più ottuso ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] appartenente alla borghesia raccolta nel Monte del Popolo, era di condizioni piuttosto agiate, come testimoniano i possedimenti che essa aveva nel contado senese e soprattutto a Pienza. Del padre Niccolò sappiamo che fu letterato e giurista; della ...
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Scrittore e disegnatore umoristico statunitense (Columbus 1894 - New York 1961). Iniziò la carriera di giornalista come corrispondente da Parigi per la Chicago Tribune. Al New Yorker dal 1927 al 1933, [...] intervenne con articoli e schizzi satirici su mode, vezzi e idiosincrasie della borghesia americana contemporanea. Oltre alle numerose raccolte di racconti (The owl in the attic, and other perplexities, 1931; The seal in my bedroom, and other ...
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Scrittrice inglese (Reading 1912 - ivi 1975). Nei suoi romanzi migliori (At Mrs. Lippincote's, 1945; A wreath of roses, 1949; Mrs. Palfrey at the Claremont, 1972), che sovente ricordano quelli di J. Austen [...] e di E. M. Forster, rappresentò sobriamente sia l'ambiente della media borghesia sia quello delle minoranze sociali, prediligendo in tutti i loro risvolti psicologici temi come la solitudine, l'inganno, l'amore. La sua fama, controversa, è ...
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Scrittore italiano (Siracusa 1908 - Milano 1966). Autore agli inizi oscillante tra i toni di una memoria proustiana e quelli di un realismo spesso crudo, V. finì per elaborare una forma di racconto fra [...] Medusa dell'editore Mondadori e, con I. Calvino, i quaderni di letteratura Il menabò. Nei suoi primi racconti (Piccola borghesia, 1931; Il garofano rosso, 1933-35, ma raccolto in vol. nel 1948; Nei Morlacchi - Viaggio in Sardegna, 1936) egli ...
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Pseudonimo di Isidoro Fernández Flórez, letterato e giornalista spagnolo (Madrid 1840 - ivi 1902), fondatore de El Liberal. Nelle sue opere, tra le quali sono da ricordare La escalera, Final de acto, El [...] pobre Jacinto Pérez e Cuentos Rápidos (1886), attacca la società madrilena, specialmente l'aristocrazia e la borghesia. Postume furono pubblicate Cartas a mi tío (1903-04). ...
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CIAI, Giovanni
Pasquale Stoppelli
Nacque, forse a Firenze, da Bartolomeo di Angiolo; l'anno della sua nascita, anche se non è noto, si può ascrivere con sufficiente sicurezza ai primi decenni del sec. [...] XV.
La famiglia del C. appartenne alla cerchia di quella media borghesia fiorentina che si riconobbe immediatamente nel programma politico dei Medici, divenendone il sostegno f. l'esecutrice fedele. Il padre riuscì a raggiungere, dopo importanti ...
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borghesia
borgheṡìa s. f. [der. di borghese]. – 1. Il ceto intermedio tra la nobiltà terriera e il nascente proletariato, che già sul finire del medioevo esercitava nelle città arti e mestieri, professioni, attività commerciali e produttive,...
borghese
borghése s. m. e f. e agg. [rifacimento, su borgo, del lat. mediev. burgensis, sul modello del fr. bourgeois]. – 1. In origine, abitante di un borgo, di una città, soprattutto con riferimento alla Francia; quindi, in genere, cittadino...