Rohmer, Eric
Paolo Marocco
Nome d'arte di Jean-Marie Maurice Schérer, regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico francese, nato a Tulle (Corrèze) il 21 marzo 1920. Personalità tra le [...] per decenni (anche se con una vena di irrequietezza) la vita pulita e ben ordinata della piccola e media borghesia parigina, appagata, estranea all'impegno politico, tormentata solo da rancori o privazioni sentimentali, il regista in questo film ...
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Ōshima, Nagisa
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico giapponese, nato a Kyoto il 31 marzo 1932. Si è imposto negli anni Sessanta come la maggiore personalità della 'nuova ondata' cinematografica [...] forse non del tutto congeniale alla sua sensibilità, storia di una problematica attrazione tra una signora della buona borghesia francese e uno scimpanzé. Problemi di salute hanno poi imposto una nuova, lunga sospensione della sua attività registica ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] di tutti i padri, ripudiare ogni tradizione, non avere alcuna indulgenza per ciò che si compiace di essere 'decadente' e 'borghese'. Come se questo non bastasse, la stessa leggenda che ha innalzato Visconti a public figure è ciò che lo perde agli ...
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Renoir, Jean
Giorgio De Vincenti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 15 settembre 1894 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1979. Maestro dell'arte cinematografica, fu considerato un [...] Verso la vita), da M. Gor′kij, con Louis Jouvet e Jean Gabin: storia dell'inconciliabilità dell'amore con la vita borghese il primo (girato in un plein air impressionista) e ripresa della coralità e del discorso politico di Le crime de Monsieur Lange ...
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Taiwan
Alberto Pezzotta
Cinematografia
Colonia giapponese dal 1895 al 1945 e sede dal 1949 della Repubblica di Cina, nello sviluppare una propria cinematografia T. ha dovuto per lungo tempo fare i conti [...] dal neorealismo dolente alla satira acre; l'intento è di portare sullo schermo un'umanità quotidiana, dal sottoproletario alla piccola borghesia, riflettendo anche sul rapporto di T. con Giappone e Stati Uniti (così, per es. nel secondo episodio due ...
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MANGANO, Silvana
Jacopo Mosca
Nacque a Roma il 23 apr. 1930 da Amedeo, ferroviere siciliano, e Jackie Webb, ballerina inglese. Seconda di quattro figli, sin da bambina si distinse per una bellezza fuori [...] ; nel 1974 il regista le riservò, in Gruppo di famiglia in un interno, l'importante ruolo di una signora dell'alta borghesia, ma questa volta invadente e volgare, che turba la quiete di uno schivo professore (B. Lancaster). Sempre nel 1972 girò il ...
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GENTILI, Andreina (in arte Andreina Pagnani)
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 24 nov. 1906 da Angelo e da Clotilde Grange. Figlia di un noto vestiarista teatrale, proprietario della sartoria Casa [...] di F. Zeffirelli. Un grande successo comico per la G., che tracciò con irresistibile umorismo la caricatura di una madre dell'alta borghesia, un po' svanita. Della stagione 1970-71 è la sua ultima apparizione in teatro, di nuovo al fianco di G. Cervi ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] film sulle donne di servizio", realizzato in modo da "approfittare del loro angolo visuale per vedere dentro alla nostra borghesia" (C. Zavattini, Quadernetto di note, in "Cinema", 25 marzo 1940, 90, p. 172). Già prossimo alla poetica del pedinamento ...
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Polonia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Due nomi sono da ricordare tra i pionieri del cinema polacco: il fotografo Piotr Lebiedzinski, che montò cinque fotografie su un cliché di vetro proiettandole [...] (per es. Twarzą w twarz, 1969, Faccia a faccia), per raccontare poi gli interrogativi e le scelte della nuova borghesia socialista (per es. Struktura kry-ształu, 1969, La struttura del cristallo), e riaffermare la dimensione spirituale tipica dell ...
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Libano
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
Dopo aver mosso i primi passi negli anni Quaranta con i due lungometraggi di finzione di Ali al-Ariss, Bayyā῾at al-ward (1943, La fioraia) e Kawkab, amīrat al-Ṣaḥrā᾽ [...] delle classi subalterne, soprattutto immigrati rimasti nella città a presidiare i lussuosi palazzi abbandonati dalla ricca borghesia cittadina rifugiatasi in Europa. Il tocco surreale della regista nel descrivere la realtà quotidiana della guerra ...
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borghesia
borgheṡìa s. f. [der. di borghese]. – 1. Il ceto intermedio tra la nobiltà terriera e il nascente proletariato, che già sul finire del medioevo esercitava nelle città arti e mestieri, professioni, attività commerciali e produttive,...
borghese
borghése s. m. e f. e agg. [rifacimento, su borgo, del lat. mediev. burgensis, sul modello del fr. bourgeois]. – 1. In origine, abitante di un borgo, di una città, soprattutto con riferimento alla Francia; quindi, in genere, cittadino...