Pittore (Chihuahua 1896 - Cuernavaca 1974). Allievo all'accademia di Città di Messico, dal 1914 prese parte alla rivoluzione, intrecciando da quel momento, e per tutta la sua vita, l'attività artistica [...] , dove realizzò per la sede del sindacato degli elettricisti a Città di Messico un murale (Il ritratto della borghesia) di un realismo violento, cromaticamente acceso e contrastato. Coinvolto nell'attentato a Trockij, fu esiliato a Chillán dove ...
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GAMBA, Francesco
Antonella Casassa
Nacque a Torino il 21 dic. 1818, da Alberto, auditore decano della Camera dei conti, nominato barone nel 1835 dal re Carlo Alberto, e da Marta Borgnis di Mannheim. [...] tra Baveno e Stresa) e da Giovanni Mestrallet (Luogo palustre nel Canavese), che testimoniano un precoce interesse da parte della borghesia emergente torinese verso la pittura di paesaggio dell'artista.
Tra il 1845 e il 1855 il G. compì numerosi ...
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COMETTI, Giacomo
Rossana Bossaglia
Nacque a Torino il 23 ottobre del 1863 da Antonio, scultore in marmo, e da Luigia Versino. Per la precoce morte del padre (avvenuta nel 1870) andò a bottega da Odoardo [...] scultorei, legature a incastro) e per l'intelligente formula non destinata a una clientela di lusso, ma a una borghesia colta e aperta alle novità internazionali; produceva in piccole serie per le quali utilizzava, con autonoma personalità, i modelli ...
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CHAUFFOURIER, Gustave Emile
Michele Falzone Del Barbarò
Nacque a Parigi il 18 sett. 1845 da Joseph e da Costance Damion. Nulla sappiamo della sua formazione, se non che piuttosto precoce dovette essere [...] , al n. 509 di via del Corso e diventando rapidamente uno dei fotografi romani più apprezzati dall'aristocrazia e dalla borghesia cittadina. Negli anni successivi sposò Filomena Foschi, da cui ebbe quattro figli: Ada nata nel 1880, Ginevra nata nel ...
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Tommaso nasce a Civitella di Subiaco nel 1784. A Roma diventa un celebre incisore di cammei in pietra dura e in conchiglia.
Documentato fin dal 1815 come mosaicista, con negozio in via della Croce 8, frequenta [...] quali la regina Vittoria e il Principe consorte. Il suo studio in via del Babuino diventò luogo di incontro della colta borghesia europea ed americana che giungeva a Roma amando, poi, portare in patria un souvenir della Città Eterna. Le sue opere ...
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FACONTI, Dionigi
Cristina Giudice
Nacque a Bergamo da Francesco e da Rosa Giacomini il 9 ott. 1826 (Casassa, 1990). Si iscrisse all'Accademia Carrara di belle arti nel 1838 e iniziò gli studi di pittura [...] di argomento storico, ma anche con tele mitologiche e scene di genere di carattere intimistico, secondo il gusto della ricca borghesia.
Nel 1850 espose Venere e Adone (catal., n. 785), nel 1851 Dante di Castiglione ... (catal., n. 154), ispirato all ...
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BOSSI, Giovanni Battista
Carlo Guenzi
Nacque a Novara il 5 maggio 1864 da Francesco e Teresa Arena. Il padre, architetto, l'avviò agli studi d'ingegneria, iscrivendolo al politecnico di Pavia; ma dopo [...] opere più significative e rappresentative del B. furono, a Milano, case di abitazione per la media e piccola borghesia e alcuni condomini di destinazione popolare: in esse egli mostra una precisa padronanza tecnica e distributiva. Le segnaliamo nell ...
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Collezionista, conoscitore e mercante d’arte antica. Nell’antichità l’a. è chi coltiva e insegna la lingua classica e la scrittura, mentre nel Medioevo è definito anche a. l’amanuense che copia testi antichi. [...] mercato di oggetti e opere d’arte provenienti da collezioni nobiliari o da dimore prestigiose, l’interesse crescente della borghesia verso l’a. come arredo di elevato livello qualitativo o oggetto da collezione, il configurarsi sempre più complesso e ...
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LUCCA (XXI, p. 556)
Augusto Mancini
Il censimento del 21 aprile 1936 dà al comune 81.738 ab., e 82.300 ab. residenti, dei quali nella città e immediato suburbio 36.819, nella campagna 45.481.
Dal 1931 [...] anticipata cessione del ducato fu accolta dai Lucchesi con dolore e non senza sdegno verso il sovrano: solo una parte della borghesia colta, di cui erano esponenti i Giorgini, ne fu lieta, ma alla nobiltà e al popolino parve una soggezione, che cessò ...
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GAJASSI, Vincenzo
Marco Fabio Apolloni
Figlio di Antonio, nacque a Roma nel 1811 (non nel 1801). Molto precoce è, dunque, il suo esordio come incisore: nel 1826-27 realizzò trenta tavole per illustrare [...] dal Silvagni (1883-85) che egli fosse a capo di una banda di artisti, a cui si univano giovani rampolli della ricca borghesia e della nobiltà, dedita a burle di ogni sorta: legare le carrozze all'uscita dei teatri, simulare incendi, o tingere in nero ...
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borghesia
borgheṡìa s. f. [der. di borghese]. – 1. Il ceto intermedio tra la nobiltà terriera e il nascente proletariato, che già sul finire del medioevo esercitava nelle città arti e mestieri, professioni, attività commerciali e produttive,...
borghese
borghése s. m. e f. e agg. [rifacimento, su borgo, del lat. mediev. burgensis, sul modello del fr. bourgeois]. – 1. In origine, abitante di un borgo, di una città, soprattutto con riferimento alla Francia; quindi, in genere, cittadino...