Croce: socialismo, democrazia, massoneria
Carlo Altini
Il pensiero filosofico di Croce è intrinsecamente politico, ma non solo in quanto ‘filosofia civile’ attenta alle questioni della vita pratica [...] o la classe operaia. E gli parve altresì che la vita della società moderna si fosse fatta, per opera della borghesia industriale, oltremodo rapida e intensa; sicché quel processo di dissoluzione e ricomposizione sociale, che aveva occupato secoli nel ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lewis Carroll, l’autore di Alice nel paese delle meraviglie, un matematico e logico [...] nel 1832 nella parrocchia di Daresbury, nel Cheshire, da una famiglia molto numerosa: il padre, proveniente dall’alta borghesia, laureato a Oxford, messe da parte le ambizioni universitarie, si era dedicato alla vita tranquilla del curato di campagna ...
Leggi Tutto
DE RENZIS, Francesco
Silvio De Majo
Nacque a Capua il 7 genn. 1836 da Ottavio e da Maria Rosa Sorvillo.
Il suo casato era nobile da vecchia data. Alla fine del XVI secolo un Vincenzo De Renzis aveva [...] tortuosi e foschi propri del romanzo d'appendice. Non mancano però alcune felici descrizioni degli ambienti della nobiltà e della borghesia, in particolare di Napoli e Torino - che il D. ben conosceva -, in cui si svolgono le azioni; come anche delle ...
Leggi Tutto
BORELLA, Alessandro
Valerio Castronovo
Nacque a Castellamonte (Torino) nel 1813. Laureatosi in medicina all'università di Torino, abbandonò presto la professione sia per le condizioni assai cagionevoli [...] filande di seta del capoluogo, che aveva partecipato ai moti del 1821 ed era stato costretto, con altri esponenti della borghesia locale implicati nel comitato rivoluzionario di Ivrea, ad espatriare in Francia per qualche tempo.
Con G. B. Bottero, il ...
Leggi Tutto
Drammaturgo e narratore danese (Copenaghen 1896 - ivi 1983), rinnovatore, insieme a K. Abell e K. Munk, del teatro danese negli anni Trenta. Dal primo dramma Parasitterne ("I parassiti", 1929), ancora [...] ("Moscacieca", 1956), tetralogia che raccoglie testi presentati dal 1940 al 1945. Fecondo narratore, ha tracciato un quadro della borghesia di Copenaghen agli inizî del secolo nell'autobiografico Min farmors hus ("La casa di mia nonna", 1943), e ha ...
Leggi Tutto
Mobilità sociale
Rosanna Memoli
La definizione di m. s. si è arricchita nel tempo di nuovi elementi che contribuiscono ad ampliare l'insieme delle conoscenze teoriche sulle modalità di approccio allo [...] si registri una maggiore fluidità, l'influenza della provenienza sociale sulla collocazione occupazionale, per talune classi della borghesia urbana e soprattutto per i lavoratori autonomi, persiste ancora. Si rileva che i figli fanno lo stesso ...
Leggi Tutto
Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] dai dominati. Le classi dominanti non possono rinunciare all'i. senza perdere il loro 'slancio' economico. Infatti, se la borghesia non considerasse eterne le leggi del mercato o della proprietà privata, verrebbe meno la spinta all'accumulazione e ...
Leggi Tutto
TANNER, Alain
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema svizzero, nato a Ginevra il 6 dicembre 1929. Gli si debbono, insieme con C. Goretta e dopo un soggiorno a Londra alla fine degli anni Cinquanta negli [...] sociale, si va sempre più precisando una robusta personalità d'autore. Tra queste, La salamandre, 1971, sugli pseudo paradisi della borghesia svizzera; Le milieu du monde, 1974, sul disagio di vivere; Jonas qui aura vingt-cinq ans en l'an 2000 ...
Leggi Tutto
SALVIOLI, Giuseppe
Natale Vescio
– Nacque a Modena il 13 settembre 1857 da Gabriele, impiegato della dogana, e da Anna Maria Ceschi.
Aveva un fratello maggiore, Gaetano (1852-1888), divenuto un noto [...] progetto Florio (a cui aveva partecipato attivamente) di aggregare intorno a un disegno di sviluppo gli esponenti della borghesia più dinamica, Salvioli chiese il trasferimento a Napoli (1903), dove, con Francesco Saverio Nitti, Napoleone Colajanni e ...
Leggi Tutto
La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] a Milano, a Firenze, a Torino, molto meno a Napoli, anche se il giobertismo si diffuse nel clero di origini borghesi. Lo stesso cattolicesimo sanfedista e reazionario si trasferì soprattutto al Nord: a Torino e a Modena.
Nel Regno delle Due Sicilie ...
Leggi Tutto
borghesia
borgheṡìa s. f. [der. di borghese]. – 1. Il ceto intermedio tra la nobiltà terriera e il nascente proletariato, che già sul finire del medioevo esercitava nelle città arti e mestieri, professioni, attività commerciali e produttive,...
borghese
borghése s. m. e f. e agg. [rifacimento, su borgo, del lat. mediev. burgensis, sul modello del fr. bourgeois]. – 1. In origine, abitante di un borgo, di una città, soprattutto con riferimento alla Francia; quindi, in genere, cittadino...