Scrittore romeno transilvano (Cenade 1882 - Bucarest 1963). Sacerdote di rito orientale, portò nelle sue raccolte di novelle (De la ţară, "Vita di campagna", 1906; In intuneric, "Nel buio", 1910), e nei [...] di preferenza la dura vita della gente semplice, oppressa, o narrano le vicende e i rapporti sociali della piccola borghesia e dei medî intellettuali del villaggio transilvano, un'acuta problematica forale: implicita, per altro, nei fatti, e non ...
Leggi Tutto
Pubblicista e uomo politico (Parigi 1760 - ivi 1797); autore dapprima di romanzi galanti, si convertì (1789) alle idee rivoluzionarie e (1792) pubblicò il giornale La Sentinelle. Deputato alla Convenzione, [...] e Robespierre. Proscritto, tornò alla Convenzione dopo il 9 termidoro e fu membro del Comitato di salute pubblica. Fatto segno a violenti attacchi da parte di esponenti della ricca borghesia, morì poco dopo essere stato nominato console a Palermo. ...
Leggi Tutto
Poeta brasiliano, nato a Itabira (Minas Gerais) il 30 ottobre 1902. È la figura più importante del secondo modernismo, ricco d'implicazioni socio-politiche e aperto agl'influssi delle letterature straniere [...] poesia, 1934; Sentimento do mundo, 1940) D. fece scandalo per la scanzonata ironia con cui dissacrava i vecchi miti di una borghesia ancora patriarcale e priva di senso storico. Ma con A rosa do povo (1945) egli assurgeva di colpo a una situazione ...
Leggi Tutto
GIZZIO, Francesco
Teresa Megale
Nacque a Napoli nel 1626 da una famiglia originaria di Chieti.
Entrato nell'Ordine dei filippini, grazie alle sue spiccate doti di pedagogo e alla sua fertile intelligenza [...] di prefetto della Congregazione dell'oratorio, l'istituzione preposta all'educazione dei giovani rampolli dell'aristocrazia e della borghesia napoletana. Per loro il G. scrisse numerosi testi teatrali, rappresentati dagli stessi allievi per lo più a ...
Leggi Tutto
Scrittore greco (Salonicco 1927 - Atene 1988). Trascorse l'infanzia ad Atene, quindi soggiornò a lungo all'estero. Nel 1970 fu tra i diciotto scrittori che denunciarono le atrocità della giunta militare. [...] è legata la sua fama, Τὸ τρίτο στεϕάνι (trad. it. Il terzo anello, 1992), spregiudicato ritratto delle attitudini della borghesia greca, viste anche in rapporto ai recenti eventi storici. Legati alle memorie dell'infanzia e dell'adolescenza sono i ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gasparo Scaruffi
Marco Bianchini
Gasparo Scaruffi è autore dell’Alitinonfo, un’opera che si colloca alle origini della scienza economica. Primo sistematico scritto italiano di temi monetari a contenuto [...] . Maturato in età rinascimentale, esso, tra l’altro, esprime le esigenze e le preoccupazioni di una borghesia finanziaria internazionale a fronte di un crescente disordine monetario e del progressivo avanzare dell’assolutismo politico. Sebbene ...
Leggi Tutto
Durante la Rivoluzione francese, gli appartenenti a un’associazione politica (club dei g.), così detta perché aveva sede nell’ex convento parigino dei domenicani (Jacobins) nella via Saint-Honoré. Sorto [...] metà del 1790, si orientò rapidamente verso concezioni di repubblicanesimo intransigente. Mentre i girondini si appoggiavano alla borghesia provinciale, i g. potevano contare sui sanculotti parigini che dominavano la Comune, ma anche sul ceto operaio ...
Leggi Tutto
Romanziere norvegese (Øvre Eiker 1833 - Fredriksvern 1908), amico di Bjørnson e di Ibsen. Romantico evocatore di superstizioni e leggende dell'estremo Nord, esordì col racconto Den fremsynte (1870; trad. [...] di mare (per es., Trold "I troll", 1891-92). Meno riusciti sembrano oggi i tanto celebrati romanzi di costume sulla borghesia norvegese della metà dell'Ottocento (Familjen på Gilje "La famiglia di Gilje", 1883; Kommandørens Døttre, 1886, trad. it. Le ...
Leggi Tutto
Statista romeno (Florica 1864 - Bucarest 1927), figlio primogenito di Ion. Successo al padre nella direzione del Partito liberale, fu più volte presidente del Consiglio (1909-11, 1914-18, 1919, 1922-26, [...] 1916) riuscì in gran parte a realizzare il suo obiettivo di un grande stato romeno comprendente anche i territorî ex asburgici di Transilvania, Banato e Bucovina. Esponente della borghesia conservatrice, promosse la riforma agraria del dopoguerra. ...
Leggi Tutto
Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] a segnare la fine dell'epica, del rapporto fra molteplicità individuale e unità del mondo; per Lukàcs è la civiltà borghese che ha infranto, già molto tempo prima, quella totalità organica e unitaria della vita, la quale aveva consentito la creazione ...
Leggi Tutto
borghesia
borgheṡìa s. f. [der. di borghese]. – 1. Il ceto intermedio tra la nobiltà terriera e il nascente proletariato, che già sul finire del medioevo esercitava nelle città arti e mestieri, professioni, attività commerciali e produttive,...
borghese
borghése s. m. e f. e agg. [rifacimento, su borgo, del lat. mediev. burgensis, sul modello del fr. bourgeois]. – 1. In origine, abitante di un borgo, di una città, soprattutto con riferimento alla Francia; quindi, in genere, cittadino...