sanculotto
(fr. «sans culotte») Il termine fu inizialmente coniato (1791-92) in accezione spregiativa dagli aristocratici francesi per indicare coloro i quali, tra i partecipanti al processo rivoluzionario [...] ’abbigliamento della nobiltà. Il termine dunque designa una forza attiva della Rivoluzione francese appartenente alla piccola borghesia e al proletariato, soprattutto di Parigi, che sostenne le posizioni più radicalmente democratiche, incarnate da ...
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Storico (Berlino 1880 - Parigi 1946); figlio di padre olandese e di madre russa, fu scolaro di W. Dilthey. La sua opera sicuramente più nota è quella sulla genesi della mentalità borghese in Francia (Die [...] in Frankreich, in due parti, 1927-30, trad. it. del I vol. con il titolo Origini dello spirito borghese in Francia. La chiesa e la borghesia, 1949), che si riallaccia agli studî di M. Weber sulle origini del capitalismo. Dopo l'avvento del nazismo ...
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Uomo politico piemontese (n. Marene, Savigliano, 1617 - m. 1698). Alto funzionario amministrativo, riunì (1672) il doppio ufficio di primo presidente e di capo del consiglio di finanza, divenendo così [...] di Nemours. Barone (1673); poi conte (1683), si segnalò per il risanamento del bilancio, per la politica economica favorevole alla borghesia e ostile alla nobiltà e per alcuni progetti, che, come quello del catasto, furono realizzati assai più tardi. ...
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Bennett, Alan
Bennett, Alan. – Drammaturgo e scrittore britannico (n. Leeds 1934). Nel panorama letterario britannico tra la fine del 20° e l'inizio del 21° secolo, pochi autori hanno raggiunto ampi [...] it. 2012) sono i diversi eventi marginali da cui parte la ricognizione antropologica con cui B. osserva le bizzarrie della borghesia britannica. Nella recente raccolta di saggi e note autobiografiche Untold stories (2005), l'A. affronta per la prima ...
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Scrittore (Maropati 1903 - Grosseto 1984). Esordì con il romanzo Le baracche (scritto nel 1934; pubbl. 1942), di gusto naturalistico, ambientato nelle campagne calabresi. La descrizione del mondo contadino [...] Il mio paese nel Sud (1957) e L'altro pianeta (1967), e di Quasi una favola (1976). All'analisi della piccola borghesia cittadina sono invece dedicati i romanzi Donne di Napoli (1953), Disgrazia in casa Amato (1954), La fidanzata impiccata (1956), Il ...
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Scrittore cinese (Nanchino 1906 - Pechino 1985). Narratore, ha pubblicato i suoi primi racconti a partire dal 1928; vi descrive con forza satirica tipi e aspetti della vecchia Cina in decadenza, ottenendo [...] nian "Un anno", 1933; Zai chengshi li "Nella città", 1937) trovano i loro momenti migliori nella descrizione pungente della piccola borghesia cittadina. Dopo il 1949, Z. si è dedicato soprattutto alla narrativa per ragazzi e all'animazione di riviste ...
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Ritrattista francese, nato a Douai il 12 gennaio 1702, morto a Parigi il 4 marzo 1766. Di origine olandese, studiò ad Amsterdam con Bernard Picard, poi lavorò a Parigi nello studio del Belle dove si legò [...] amicizia con lo Chardin. Fu ricevuto all'Accademia nel 1726, ma non ebbe alcuna commissione ufficiale. Diventato il pittore della borghesia di Parigi, espose al Salon del 1738 il ritratto del poeta Jean-Baptiste Rousseau, che stabilì la sua fama; nel ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] però, i gruppi intermedi tra classe capitalistica e classe lavoratrice, lungi dal venir meno, si erano accresciuti e moltiplicati; la borghesia non si era proletarizzata e, caso mai, era la classe lavoratrice a far propri i modelli e le abitudini di ...
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Giovanni XXII
Christian Trottmann
Jacques Duèse, figlio di Arnaud Duèse, nato a Cahors intorno al 1244, eletto papa il 7 agosto 1316 e incoronato il 5 settembre, morì ad Avignone il 4 dicembre 1334; [...] di Notre-Dame-des-Doms. Jacques Duèse, nella lingua del Midi Jacme Duesa, nacque da una famiglia molto abbiente della borghesia cittadina.
Minuto e delicato nel fisico, aveva tuttavia una mente vivace e uno spirito arguto, e soprattutto era dotato di ...
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VERNAZZA DI FRENEY, Giuseppe
Andrea Merlotti
– Nacque ad Alba il 10 gennaio 1745, dal medico Francesco Antonio (1713 ca.-1783) e dalla sua prima moglie, Cristina Vietti, figlia di un notaio.
Il padre [...] (nel 1755 fu presidente della locale Accademia Filarmonica), ma le origini della famiglia erano, comunque, nella piccola borghesia provinciale. Destò quindi una certa sorpresa quando, nel 1779, Vernazza fece pubblicare a Cagliari (Stamperia Reale) il ...
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borghesia
borgheṡìa s. f. [der. di borghese]. – 1. Il ceto intermedio tra la nobiltà terriera e il nascente proletariato, che già sul finire del medioevo esercitava nelle città arti e mestieri, professioni, attività commerciali e produttive,...
borghese
borghése s. m. e f. e agg. [rifacimento, su borgo, del lat. mediev. burgensis, sul modello del fr. bourgeois]. – 1. In origine, abitante di un borgo, di una città, soprattutto con riferimento alla Francia; quindi, in genere, cittadino...