Scrittore svedese (Stoccolma 1927 -Varberg 2020), figlio di Karl Gunnar e di Alva. Legato al reportage impegnato di impronta marxista (noto soprattutto il suo Rapport från Kinesik by, 1963; trad. it. Rapporto [...] di un villaggio cinese, 1965), ha esercitato un'indefessa denuncia delle ingiustizie mondiali e dei mali della borghesia svedese attraverso numerosi interventi critici (Skriftställningar "Scritti di argomento vario", 13 voll., 1968-83), romanzi ( ...
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Pittore (Copenaghen 1810 - ivi 1873). Allievo di Ch. Eckersberg, visse a lungo a Roma (1836-41; 1845-48). Professore (1848) e poi direttore (1853) dell'Accademia di Copenaghen, si distinse per la felice [...] vena narrativa e la sottile ironia delle sue scene di genere, con soggetti popolari italiani o della borghesia danese, spesso ispirate alle commedie di L. Holberg (La famiglia Waagepetersen, 1836, Copenaghen, Statens museum for Kunst; Festa d'ottobre ...
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Il concetto di capitalismo è stato introdotto nelle discussioni economiche dalla critica socialista. Il Sismondi rappresentava l'immiserimento crescente, le crisi, la disoccupazione, quali effetti della [...] viene sostanzialmente identificata con la classe proprietaria dei capitali. Nel Capitale di Marx si mira, più che alla borghesia e alla classe capitalista, al capitalismo come sistema: nella prefazione, il Marx dichiara che egli non ha presentato ...
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TAILHADE, Laurent
Diego Valeri
Scrittore francese, nato a Tarbes nel 1854, morto a Combs-la-Ville nel 1919. Trascorse la maggior parte della sua vita a Parigi, collaborando, sotto varî pseudonimi, a [...] di magistrati, si gettò con furore nella lotta contro la borghesia, come classe e come spirito; ebbe numerosi duelli, aderì al movimento anarchico, sofferse la prigione. In fondo, era un letterato che amava la polemica sopra tutto per il gusto ...
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MOSCA, Gaetano
Furio Ferraresi
– Nacque a Palermo il 1° aprile 1858 da Luigi e da Maria Camilla Gulì.
Secondogenito di sette figli, oltre a lui tre maschi (Emanuele, Alessandro e Giovanni Battista) [...] e tre femmine (Giuseppina, Costanza e Maria), apparteneva a una famiglia della media borghesia. Il padre fu prima segretario generale al Municipio, quindi ispettore delle Poste nel capoluogo siciliano; la madre era figlia di un medico.
Precocemente ...
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Stratificazioni sociali
Talcott Parsons
di Talcott Parsons
Stratificazioni sociali
sommario: 1. Introduzione. 2. Teorie sull'origine delle classi sociali. 3. Momenti rilevanti nella storia della stratificazione [...] ai livelli più alti dell'istruzione dall'appartenenza a uno strato sociale elevato, composto in larghissima parte da elementi alto-borghesi nel tradizionale significato di classe del termine. L'istruzione superiore, da un lato si è resa più aperta a ...
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MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] funzionario, e di una sorella, Maria Rosaria, professoressa.
La famiglia paterna apparteneva alla piccola borghesia pugliese non priva di cultura. Il padre era maestro elementare, come già il nonno Salvatore, mentre i fratelli di quest’ultimo erano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In Europa le istituzioni rappresentative, dotate per la maggior parte di carattere [...] e da un gruppo di nobili, chiede che le votazioni avvengano per testa e senza distinzione di stato; i borghesi propongono poi di valutare le credenziali di ogni rappresentante in seduta congiunta, così da annullare ogni divisione tra le assemblee ...
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Pseudonimo dello scrittore polacco Aleksander Głowacki (Hrubieszów, Chełm, 1847 - Varsavia 1912). Dal giornalismo - cronache, feuilletons - passò a brevi racconti (Przygoda Stasia, 1879, trad. it. L'avventura [...] 1880) e poi, con sempre maggiore capacità di ritrarre nei suoi varî aspetti la società polacca e soprattutto la nascente borghesia, ai romanzi: Placówka (1885; trad. it. L'avamposto, 1961); Lalka (3 voll., 1887-89; trad. it. La bambola, 1959), quadro ...
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Architetto (Roma 1616 - ivi 1695). Lavorò quasi esclusivamente a Roma, divenendo tramite importante per il passaggio stilistico al tardo Barocco e al primo Settecento. Giovandosi di motivi rinascimentali [...] Borromini, il De R. semplifica la complessità volumetrica e l'articolazione spaziale barocca, adattandola al gusto della borghesia ricca contemporanea. Tale atteggiamento si avverte nelle sue opere maggiori: la Cappella Lancellotti in S. Giovanni in ...
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borghesia
borgheṡìa s. f. [der. di borghese]. – 1. Il ceto intermedio tra la nobiltà terriera e il nascente proletariato, che già sul finire del medioevo esercitava nelle città arti e mestieri, professioni, attività commerciali e produttive,...
borghese
borghése s. m. e f. e agg. [rifacimento, su borgo, del lat. mediev. burgensis, sul modello del fr. bourgeois]. – 1. In origine, abitante di un borgo, di una città, soprattutto con riferimento alla Francia; quindi, in genere, cittadino...