Scrittore ed erudito francese (Besançon 1780 - Parigi 1844). Personalità complessa e multiforme (politicamente abbracciò la fede rivoluzionaria trasmessagli dai genitori, combatté poi la Repubblica e cospirò [...] contro l'Impero divenendo da ultimo fautore dei Borboni), fu entomologo, giornalista, storico, filologo, critico di letteratura e d'arte; dal 1823 bibliotecario all'Arsenal. Patrono e propagatore del primo romanticismo, raccolse intorno a sé il ...
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Patriota (Reggio di Calabria 1756 circa - Napoli 1799); soldato dell'esercito borbonico, aderì ai moti repubblicani (1799), nei quali si distinse al comando della legione campana e poi della Guardia nazionale; [...] arrestato, fu condannato a morte dai Borboni. ...
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Uomo politico (Palermo 1803 - ivi 1877), fratello di Emerico. Fu decurione di Palermo (1836) e intendente a Messina (1848). Deputato al parlamento siciliano (1848) e ministro delle Finanze nel governo [...] rivoluzionario (1849), dopo il ritorno dei borboni esulò a Genova, dove nel 1860 costituì un comitato di aiuto per l'impresa dei Mille. Incaricato d'affari del governo provvisorio di Sicilia presso la corte di Torino, si dimise nel sett. 1860 in ...
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Poligrafo napoletano (Napoli 1731 - ivi 1815); allievo di A. Genovesi, dotato di cultura vastissima, dopo un soggiorno a Madrid (1765-83) tornò a Napoli e aderì (1799) alla repubblica, facendo parte della [...] Commissione legislativa; esiliato dai Borboni, fu prima a Parigi, poi insegnante a Milano e poi all'univ. di Bologna; nel 1806 tornò a Napoli; fu segretario dell'Accademia Pontaniana; scrisse commedie, una Storia critica dei teatri antichi e moderni ...
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FILOMUSI GUELFI, Francesco
Stefania Torre
Nacque a Tocco da Casauria (ora provincia di Pescara) il 21 nov. 1842, primogenito di Michele e di Eufrosina Scamolla.
In un clima culturale inasprito dalla [...] politica reazionaria dei Borboni ebbe luogo la prima formazione scolastica. All'Aquila frequentò, sia pure per pochi mesi, le scuole dei gesuiti; successivamente, fu indirizzato al seminario cittadino. Nonostante la malferma salute, studiò con ...
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Generale (Parigi 1761 - ivi 1816). Nel 1790 emigrò raggiungendo a Torino il conte d'Artois; combatté nell'esercito formato dai nobili fuoriusciti, nella campagna del 1792. Rientrato in Francia sotto il [...] consolato, continuò a cospirare a favore dei Borboni; nominato pari di Francia (1814) da Luigi XVIII, lo seguì a Gand durante i Cento giorni. ...
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CARAFA, Lelio
Carla Russo
Figlio terzogenito di Marzio Domenico, duca di Maddaloni, e di Emilia Carafa dei duchi d'Andria. Allo scoppio della guerra di successione spagnola, i Maddaloni si erano schierati [...] napol. dal 1700 al 1709, a cura di G. De Blasiis, ibid., X (1885), p. 485; Lettere di Bernardo Tanucci a Carlo III di Borbone (1759-1776), a cura di R. Mincuzzi, Roma 1969, pp. 104, 280, 361, 685; G. De Sivo, Storia di Galazia Campana e di Maddaloni ...
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Scrittrice (Brest 1777 - Nizza 1828). Figlia del conte di Kersaint, ghigliottinato nel 1793, dové emigrare in Inghilterra e non rientrò in Francia che nel 1800. Sotto la Restaurazione, moglie di Amédée [...] de Durfort, duca di Duras, devotissimo ai Borboni, aprì uno dei salotti letterarî più frequentati. Scrisse brevi romanzi, di cui pubblicò soltanto Ourika (1823) ed Édouard (1825). Sainte-Beuve le dedicò uno dei suoi celebri Portraits de femmes. ...
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Antica famiglia francese (all'origine Périgord; T., probabile soprannome, si aggiunse nel sec. 13º). Il ramo primogenito, reso illustre dal cardinale Hélie (v.), si estinse (1425) con Archambaud VI, e [...] la contea di Périgord passò a Giovanni di Blois, poi ai Borboni; quindi, con l'avvento al trono di Enrico IV, fu riunita alla corona francese. Il cognome fu mantenuto da un ramo cadetto, cui appartenne Charles-Henry marchese di Chalais, e che coi ...
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Uomo politico e finanziere (Napoli 1817 - ivi 1884); ebbe contatti coi maggiori esponenti del moderatismo italiano e si adoperò per la fondazione di asili infantili a Napoli. Consigliere di stato e ministro [...] dei Lavori pubblici (1848), poi direttore generale delle bonifiche. Caduti i Borboni rimase in disparte, e fu del gruppo municipalista napoletano che al sacrificio dell'autonomia del Mezzogiorno avrebbe preferito una unione federale con gli altri ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...