. Famiglia francese che prende il nome da un piccolo comune del dipartimento della Somme, circondario d'Amiens. Da questa famiglia discendono Giovanni I sire d'Aumout, che accompagnò Luigi IX nella crociata; [...] maggiore (1799), fu deputato della nobiltà del Boulonnais agli Stati Generali del 1789 ed emigrò nel 1790, servendo in seguito i Borboni. Alla famiglia d'Aumont si ricollegano le case di Châteauroux, Clairvaux, Rochebaron, Piennes e Humières. ...
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STABILE, Mariano
Giancarlo Poidomani
– Nacque a Palermo il 25 gennaio 1806 da Giuseppe e da Rosalia Baisi.
Rimasto orfano dei genitori in tenera età, da fratello maggiore dovette occuparsi dell’educazione [...] dei Comuni.
Il 13 aprile 1848, ascoltata la relazione introduttiva di Stabile, il Parlamento siciliano dichiarò Ferdinando II di Borbone e la sua dinastia «decaduti per sempre dal trono di Sicilia» (Beltrani Scalia, 1933, II, p. 86). La Sicilia ...
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FRACCACRETA, Matteo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a San Severo, in Capitanata, il 19 sett. 1772, quartogenito di Leonardo e di Eleonora Masciocco, entrambi di distinta famiglia locale.
I Fraccacreta [...] e Giuseppe. Alla Restaurazione egli si tenne in disparte, senza rinnegare il passato ma professando la sua fedeltà ai Borboni.
Si dedicò molto presto all'insegnamento, che fu la sua attività principale, prima nel seminario della vicina Larino, in ...
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ALBARELLA (Albarella d'Afflitto), Vincenzo
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Nacque a Napoli nel 1822, da Giovan Battista. Considerato elemento sedizioso, fu sottoposto nel settembre 1848 a sorveglianza insieme con il padre, allora [...] d'Italia, Bari 1865.
Fonti e Bibl.: Com. di Lucca, Arch. Stato Civile, 1880, Morti, atto 1030; M. Mazziotti, La reazione borbonica nel regno di Napoli, Roma 1912, p. 14; G. Spini, Risorginzento e Protestanti, Napoli 1956, pp. 282, 306, 320 s., 341 ...
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Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.222 km2, 404 Comuni e una popolazione di 1.894.110 ab. nel 2020; densità 124 ab./km². [...] sociale specie delle plebi rurali, e criminalità comune. In realtà le difficili condizioni, economiche e morali, in cui i Borboni avevano lasciato il paese non trovarono sollievo nell’Italia unitaria e il divario economico-sociale che divide la C ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] creare informi e densi agglomeramenti di case. Due nuove strade, Via del Duomo e Corso Garibaldi, aperte tra la fine del periodo borbonico e i primi anni dell'unità italiana, tagliando la città antica da N. a S. cominciarono a dare aria alle vie già ...
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Città della Spagna centrale (Vecchia Castiglia), posta a 1114 m. sul mare, nell'alta valle dell'Adaja, affuente del Duero, allo sbocco della valle di Ambles, 120 km: a O.-NO. di Madrid. Ebbe nel passato [...] ) e più di 30 mila abitanti. La cacciata degli ultimi Mori le portò danno e decadde poi sempre più, e invano i Borboni tentarono di farvi fiorire nel sec. XVIII l'industria tessile; solo l'apertura della linea ferroviaria Madrid-Salamanca l'ha un po ...
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NAPOLI, Banco di
Giuseppe FRIGNANI
Il Banco di Napoli è il più antico istituto di credito esistente in Europa, poiché trae le sue origini dai Banchi e Monti di Pietà sorti in Napoli nei secoli XVI e [...] di emettere biglietti: facoltà, però, della quale non giunse a valersi, per la fine del dominio francese.
Dopo il ritorno dei Borboni, nel 1817, il Banco delle due Sicilie fu trasformato in pubblica fondazione e tale è rimasto; esso venne diviso nel ...
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ULLOA CALÀ, Girolamo
Ruggero MOSCATI
Generale e patriota napoletano, nato nel 1810 e morto a Firenze il 10 aprile 1891. Compiuti gli studî alla "Nunziatella" e al Politecnico, nel 1831 fu nominato alfiere [...] . Amareggiato, nutrendo rancore contro le alte gerarchie piemontesi, ebbe il torto di ritornare a Napoli e di riavvicinarsi ai Borboni. Espulso dalla città, dopo l'annessione, dal luogotenente Cialdini, raggiunse l'ex-re a Roma, senza però prendere ...
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Nato a Gaeta il 14 aprile 1757, morto a Sorrento nel 1825. Figlio del tenente generale Giuseppe Bausan, entrò a soli dieci anni nell'Accademia di marina di Napoli, e col grado di guardiamarina (i ottobre [...] giugno 1808 e meritandosi la commenda dell'ordine delle Due Sicilie e la promozione a capitano di vascello. Tornati (1814) i Borboni sul trono di Napoli, il B. fu messo alla riforma e impiegato come giudice o presidente in diversi consigli di guerra ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...