Letterato (Napoli 1806 - ivi 1888); esule in gioventù, fu poi deputato (1861-81) e senatore (dal 1882). Il suo nome resta nella storia delle lettere accanto a quello di Leopardi, insieme al quale R. visse [...] di un romanzo polemico a sfondo sociale (Ginevra o l'orfanella della Nunziata, 1839), che gli attirò le ire dei Borboni procurandogli alcuni mesi di carcere, e che conserva qualche interesse storico come lontano preannuncio del romanzo verista. ...
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Nacque a Palermo, il 7 luglio 1806, da Ferdinando, "libriere della Tavola", ossia contabile al Banco, e da Giulia Venturelli. Trascorse i primi anni in casa dell'avo paterno, avvocato e cancelliere del [...] dimenticata. Chi farà l'unità d'Italia, strappando la Sicilia ai Borboni, avrà il suo appoggio. L'A. ha ormai superato la alla Sicilia l'autonomia amministrativa, non negata all'isola neppure dai Borboni.
Nel regno d'Italia l'A. fu senatore (dal 20 ...
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MARIA CAROLINA d'Asburgo-Lorena, regina di Napoli
Attilio Simioni
Nacque a Vienna nel 1752, figlia dell'imperatore Francesco I e di Maria Teresa. Sorella di Maria Antonietta, regina di Francia, fu data [...] personalità saliente e rilevata, con i suoi odî e i suoi amori, in quella turbinosa fine del Settecento, ma l'agitato regno dei Borboni di Napoli deve a lei, in gran parte, la sua decadenza e il suo crollo miserando.
Bibl.: A. Simioni, Le origini del ...
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ZACH, Franz Xaver von
Pio Luigi Emanuelli
Astronomo, nato a Pressburg (Bratislava) il 4 (o il 13) giugno 1754. Ufficiale nell'esercito austriaco, partecipò alla misura del grado intrapresa, sotto Maria [...] l'organizzazione dell'osservatorio di Capodimonte, di cui era stata iniziata la costruzione fin dal 1812; ma alla restaurazione dei Borboni fu costretto a lasciare l'ufficio. Alla morte della duchessa (1827), il Z. tornò in Francia e morì a Parigi ...
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PRESIDÎ, Stato dei
Alessandro Cutolo
Vinta da Carlo V la repubblica senese, il suo successore, Filippo II, investì di quelle terre nel 1557 Cosimo I duca di Firenze, conservando però, alla corona di [...] di successione. Nel 1707 divenne, con il vicereame di Napoli, possedimento austriaco; nel 1736 passò in potere di Carlo di Borbone quando questo principe conquistò il regno delle due Sicilie, e rimase unito a questa corona fino al 1800, quando cadde ...
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JORDAN, Camille
Alberto Maria Ghisalberti
Uomo politico francese, nato a Lione il 13 gennaio 1771, morto a Parigi il 19 maggio 1821. Figlio d'un negoziante e convinto realista, fu avversario della rivoluzione [...] Restaurazione divenne deputato (1816), presidente della Camera e consigliere di stato, ma pur avendo fatto atto di adesione ai Borboni, fu dal 1818 uno dei capi dell'opposizione costituzionale e l'anno dopo votò contro i provvedimenti eccezionali. ...
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ALARIO, Giuseppe
Antonio Balducci
Nacque a Moio della Civitella (Salerno) il 29 nov. 1765 da Antonio e da Elena Pilerci (dagli atti processuali: Maddalena Pilercio); compì gli studi nel seminario diocesano [...] gran dieta carbonara di Salerno e segretario del senato dei grandi dignitari. Nel 1821 prese parte alla cospirazione contro i Borboni, incitando alla rivolta il popolo di Laurino. Il 26 ott. 1823 fu denunziato da Tommaso Stromilli di Gorga per aver ...
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Maresciallo di Francia (Nizza 1758 - Parigi 1817). Contribuì a cacciare gli Austro-Sardi dalla contea di Nizza e fu subito promosso gen. di brigata e di divisione (1793); fece le campagne delle Alpi (1794-95) [...] contro forze nemiche in vantaggio per numero e posizione. In Portogallo batté più volte gli Anglo-Portoghesi (1810), ma infine si vide costretto ad abbandonare il paese (1811). Nel 1814 aderì ai Borboni e fu governatore di Parigi alla Restaurazione. ...
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Famiglia di attori. Pietro (m. Napoli 1901) fu generico, poi nel 1890 capocomico, con E. Paladini, di una buona compagnia che condusse al successo nell'America Meridionale; fu sua moglie dal 1862 Adelaide [...] la moglie (dal 1912 al 1915 alla Compagnia stabile del teatro Manzoni di Milano), e dopo il 1920 con P. Borboni, E. Maltagliati, N. Besozzi e S. Ferrati; brillante, misurato e signorile, caratterista e promiscuo, disinvolto ed espressivo, ricco di ...
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Uomo politico e letterato (Chiusano 1669 - Vienna 1742); partecipò alla congiura di Macchia (1701), ch'egli innalzò da semplice complotto aristocratico contro la persona del viceré, al più alto fine dell'indipendenza [...] riformatrici. Dopo una fase di inattività politica (compose allora le sue Memorie, inedite), riprese le armi contro Carlo di Borbone, che marciava alla conquista del regno (1733-34); fu perciò costretto a rifugiarsi a Venezia e poi a Vienna, dove ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...