Patriota (Montalbano Ionico 1772 - Pavia 1810); a Napoli si accostò al gruppo dei giacobini e alle idee filosofiche del Condillac (che ispirarono più tardi il suo saggio L'analisi della sensibilità, 1801), [...] e (1799) aderì alla repubblica, sostenendola con una pubblicistica vivacemente democratica. Esule in Francia con la restaurazione borbonica, presentò a L.-N. Carnot il suo Rapporto sulle segrete cagioni e su' principali avvenimenti della catastrofe ...
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Generale (Saint-Sever 1770 - Parigi 1832); prese parte alle guerre della Rivoluzione e dell'Impero; dopo Austerlitz, fu inviato nell'Italia merid., ove partecipò alla repressione dell'insurrezione calabrese. [...] segnalandosi a Wagram; quindi fu inviato in Spagna. Durante i Cento giorni ebbe il comando di Parigi; esiliato dai Borboni, ritornò in Francia nel 1818. Fu deputato dell'opposizione e sostenne con vigore la necessità della revisione della pace del ...
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Patriota e uomo politico (Palermo 1778 - Malta 1863); ufficiale della marina borbonica, ricoprì posizioni di comando nella flotta di Ferdinando IV di Borbone. Ritiratosi dal servizio (1811), fu tra i maggiori [...] moti insurrezionali e fu tra i membri della giunta provvisoria di governo. Ritiratosi a vita privata al ritorno dei Borboni, riprese l'attività politica nel 1848, quando, scoppiata la rivoluzione di Palermo, divenne capo del governo provvisorio che ...
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LOCRÉ, Jean-Guillaume
Anna Maria Ratti
Dal 1813 barone di Boissy, giurista francese, nato a Lipsia il 20 marzo 1758, morto a Mantes l'8 dicembre 1840. Segretario nel 1793 della commissione incaricata [...] che perdette dopo la seconda Restaurazione per avere firmato la dichiarazione del Consiglio del 24 marzo 1815 contro i Borboni.
È nota la sua Législation civile, commerciale et criminelle de la France (voll. 31, Parigi 1826-1832), contenente un ...
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GAVASSETTI (Gavasetti, Gavassete), Camillo
Rossella Faraglia
Figlio di Stefano, nacque a Modena nel 1596. Suo padre era scultore e doratore; mentre suo fratello, Luigi, era pittore. È da supporre, quindi, [...] chiarimenti al riguardo.
Nel 1613 fu chiamato a giudicare, in contrapposizione a S. Badalocchio, un dipinto del pittore G. Borboni, fatto che testimonierebbe una certa sua notorietà e un'attività autonoma già avviata (Ceschi Lavagetto, 1989, p. 168 ...
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Principato
Denominazione antiquata della regione (già principato longobardo) corrispondente alle odierne province di Benevento e Avellino (P. Ultra), e di Salerno con parte della Lucania (P. Citra). [...] furono rispettivamente le città principali. Attuata col 1806 la suddivisione amministrativa in province anche nel regno di Napoli, continuarono fino alla caduta dei Borboni a denominarsi P. Citra la provincia di Salerno e P. Ultra quella di Avellino. ...
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Comune della prov. di Rieti (71 km2 con 6942 ab. nel 2008, detti Civitesi), sula destra del Velino. Nei pressi vi è una sorgente sulfurea, con stabilimento termale.
Fondata nel 1309 da Carlo II d’Angiò, [...] C. in onore di suo figlio Roberto, duca di Calabria. Dal 1386 circa al 16° sec. fu in lotta frequente con Rieti; dal 1541 al 1586 ne fu governatrice e feudataria Margherita d’Austria, che la lasciò in eredità ai Farnese e da questi ai Borboni. ...
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MARESCA, Nicola
Marco Meriggi
– Nacque a San Pietroburgo il 25 ag. 1790, da Antonino, duca di Serracapriola, ministro plenipotenziario del Regno di Napoli presso la corte di Caterina II, e dalla principessa [...] Cristoforo Saliceti, che aveva fatto di quel palazzo la sua residenza.
Nel 1820 il M. fu incaricato dal reggente Francesco di Borbone e poi dal re di recarsi in missione in Russia presso il padre; lungo la strada si fermò brevemente a Vienna, latore ...
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Lorenzo Corsini (Firenze 1652 - Roma 6 febbr. 1740); cardinale dal 17 maggio 1706, fu eletto papa il 12 luglio 1730 succedendo a Benedetto XIII. Sua prima cura fu quella di allontanare il card. Coscia [...] Farnese (1731) e mantenne una stretta neutralità durante la guerra di successione polacca. Ebbe controversie giurisdizionali coi Borboni di Napoli e con Carlo Emanuele III di Sardegna. Ammalatosi negli ultimi anni, affidò i principali incarichi di ...
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Patriota e generale (Nizza 1809 - Briga, Svizzera, 1865). Ufficiale dell'esercito sardo, fu coinvolto nella congiura della società segreta Cavalieri della libertà e fu per questo arrestato e costretto [...] la Sicilia insorse (1848), ebbe l'incarico di difendere Messina e poi di guidare una spedizione in Calabria. Arrestato dai Borboni, nel 1854 fu liberato e in seguito reintegrato nell'esercito sardo; ebbe poi il comando della divisione di Modena e fu ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...