OUDINOT, Nicolas-Charles-Victor, duca di Reggio
Alberto BALDINI
Generale francese, figlio del precedente, nato a Bar-le-Duc il 3 novembre 1791, morto a Parigi il 7 luglio 1863. Partecipò alle campagne [...] e di Francia (1814). Al momento dell'abdicazione di Napoleone era capitano. Passato, come il padre, al servizio dei Borboni, ebbe da Luigi XVIII il grado di colonnello degli ussari. Ritiratosi a vita privata all'avvento della monarchia di luglio, fu ...
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Diplomatico (Napoli 1750 - Pietroburgo 1822); ministro napoletano in Russia dal 1782, acquistò molto credito negli ambienti di corte. Negoziò molti trattati fra la Russia e Napoli e fu inoltre incaricato [...] Turchia (1790) e quelle con la Svezia. Rimasto in Russia nell'epoca napoleonica, fu l'uomo di fiducia di tutti i Borboni, compreso Luigi XVIII. Al congresso di Vienna si oppose efficacemente al progetto di lasciare Murat sul trono di Napoli. Dopo il ...
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Ebbero questo titolo dapprima (9º sec.) i conti di Lione, poi quelli del Forez, che, nella loro discendenza, diretta e indiretta, conservarono la importante baronia di B. fino al 1400; allora difatti fu [...] la tenne fino al 1522, quando fu data a Luisa di Savoia, madre di Francesco I. Riunita alla corona nel 1531, poi restituita ai Borboni (1560), fu portata in dote da Maria di Montpensier a Gastone d'Orléans; da Luigi XIII nel 1626 fu eretta in contea. ...
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Gentildonna napoletana (Napoli 1764 - ivi 1800). Estranea alla rivoluzione del 1799, ebbe un salvacondotto dal cospiratore borbonico G. Baccher, che essa cedette al proprio amante Ferdinando Ferri (altri [...] , riuscì a sventarla denunciando i cospiratori. Luisa, sebbene non avesse svolto alcun ruolo consapevole negli eventi, divenne per i patrioti napoletani la salvatrice della Repubblica. Tornati i Borboni a Napoli, fu condannata a morte e giustiziata. ...
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TAZZA FARNESE
F. L. Bastet
Questo capolavoro della glittica ellenistica, probabilmente alessandrina, (v. tav. a colori vol. i, s. v. allegoria), ci è noto dal 1471, da quando cioè Lorenzo de' Medici [...] famiglia Farnese, e più tardi nella collezione dei Borboni (oggi Napoli, Museo Nazionale).
Il sardonice (20 . Visconti, Museo Pio Clementino, 1817, III, tav. d'agg. c, I; Museo Borbonico, XII, 1839, tav. 47 (Testo del Quaranta); Dict. Ant., I, p. 103 ...
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Nato a Napoli da Carlo (poi III come re di Spagna) e da Maria Amalia Walpurga di Sassonia, il 12 gennaio 1751, morto a Napoli il 4 gennaio 1825. Era il terzo maschio e gli toccò di regnare in Napoli perché [...] , Tre lettere ined. di F. I, in Bull. senese di stor. patr., VII (1900); S. Stefano, Una colonia socialista nel Regno dei Borboni, Roma 1907; W. Maturi, Il concordato del 1818 tra la Santa Sede e il regno delle due Sicilie, Firenze 1929; A. Alberti ...
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Uomo politico francese (Riom, Puy-de-Dôme, 1740 - Parigi 1814). Commissario a Santo Domingo (1767-74), membro di una missione di colonizzazione nella Guiana (1776-79), intendente della marina a Tolone [...] 1779), nel 1789 fu deputato per il terzo stato agli Stati generali. Monarchico deciso, emigrò nel 1792. Da Napoleone ebbe uffici e onori, ma nel 1812 fu esiliato in Lorena per i suoi rapporti coi Borboni. Alla Restaurazione, fu ministro della Marina. ...
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FRANCESCO I di Borbone, re delle Due Sicilie
Silvio De Majo
Nacque a Napoli il 19 ag. 1777, secondo figlio maschio di Ferdinando IV, re di Napoli e di Sicilia, e di Maria Carolina d'Asburgo Lorena, [...] e di A. Scirocco, Dalla seconda restaurazione alla fine del Regno, in Storia del Mezzogiorno, IV, Il Regno dagli Angioini ai Borboni, II, Roma 1986, pp. 683-688.
Sulla sua azione durante la prima restaurazione fornisce utili cenni L. Blanch, Il Regno ...
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Nome dato dalla critica all'autore di un gruppo di dipinti eseguiti nella zona della Loira tra il 1480 e il 1500. Il suo nome deriva dal grande trittico della cattedrale di M., eseguito intorno al 1498, [...] , coll. Lehman; del Bambino in preghiera al Louvre, e di due dipinti, sempre al Louvre, con Pietro II e Anna di Borbone presentati da s. Pietro e da s. Giovanni); l'altro, più incline verso la pittura fiamminga (cui spetterebbero la Natività del 1480 ...
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Attore (Ivrea 1900 - Genova 1980); esordì nella compagnia di E. Paladini, e recitò poi nelle compagnie di G. Tumiati (1916-17), R. Ruggeri (1918-20), V. Talli (1921-22), D. Galli (1924-25). Nel 1934 formò [...] con K. Palmer e I. Almirante (1935), con E. Merlini (1944-45), con C. Pilotto, E. Zareschi, V. Tieri (1949), con P. Borboni, M. Bagni (1951), con i Teatranti, diretti da Tieri (1952), con A. De Sanctis (1953); nel 1954 recitò con V. Gassmann. Attore ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...