Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, [...] non sbigottir» (Dante); «E ’l figliolo è tenuto di […] ubidirlo, perché li sono utili i suoi comandamenti» (Bono Giamboni). Nell’espressione della temporalità (➔ temporalità, espressione della) si è già stabilizzata la distinzione tra anteriorità, al ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] nuove, Bologna, Zanichelli.
De Crescenzo, Luciano (1985), Oi dialogoi. I dialoghi di Bellavista, Milano, Mondadori.
Giamboni, Bono (1994), Fiore di rettorica (1292), edizione critica a cura di G. Speroni, Pavia, Università degli studi, Dipartimento ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] /wɔ/ è ormai scomparso dall’uso regionale, pur restando ben vivo nella lingua comune (a Firenze, infatti, oggi si dice [ˈbɔno] «buono»);
(b) l’➔anafonesi, originariamente fiorentina, cioè la chiusura di /e/ in /i/ se seguita da /ʎː/ e /ɲː/ derivanti ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] del resto succede anche nella lingua comune, da Roma (per fare qualche esempio: arrapare «eccitare sessualmente», bono / bona «ragazzo bello / ragazza bella», bambascione «sciocco», figo (o fico) «bello», frocio «omosessuale», racchia «ragazza brutta ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] , Nuova Cronica VIII, 75)
(48) chi son coloro cui io mi potesse fare ad amici, onde ricevesse cotanto beneficio? (Bono Giamboni, Libro de’ Vizi e delle Virtudi XI)
Tutte queste congiunzioni hanno varianti grafiche (➔ allografi): per es., però che ...
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Gli impersonali sono verbi caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(a) appaiono in costrutti privi di soggetto esplicito;
(b) nei tempi semplici il verbo è alla III persona singolare (piove, bisogna);
(c) [...] increscavi di me, donne, per Dio (Gianni Alfani, Rime, 5, v. 25)
c. e non m’increscerà la fatica (Bono Giamboni, Dell’arte della guerra di Vegezio Flavio volgarizzata, libro 4, prologo).
Bentley, Delia (2006), Split intransitivity in Italian, Berlin ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] opera "relativamente autonoma" (Segre, in Prosa del Duecento, 1959, p. 740), il Libro de' vizi e delle virtudi di Bono Giamboni (1270 ca.). Solo nell'ultimo quarto del secolo si afferma compiutamente la narrativa breve (Conti di antichi cavalieri ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] di lingua pisana nel 1287-88; da Egidio Romano, tradotto in senese nel 1288; da Orosio e da Vegezio, tradotti da Bono Giamboni a una data non determinabile, ante 1292). Ciò non vuol dire che nel Novellino manchi la capacità di usare la subordinazione ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] suo PanegyricusBessarionis; qualche anno dopo, lo stesso Platina lo avrebbe inserito come interlocutore nel dialogo De falso ac vero bono nella redazione dedicata a Sisto IV (Medioli Masotti). Nel 1473 Giovanni Aurelio Augurelli era presente a Roma a ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] vedersi.
Quella che viene simulata è una conversazione a faccia a faccia, con tanto di messa in scena del contatto fisico (te stai bòno se no poi ce n’è anche pe’ tte.. una falangina per uno ve spIezzo) e di creazione di un ambiente virtuale (cche ...
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bono
bòno agg. – Variante pop. di buono. È forma frequente anche in molti composti, nei quali si oscilla tuttavia tra bono- e buono- (per es. bongustaio e buongustaio, bonavoglia e buonavoglia). In questo Vocabolario, quasi tutti questi composti...
pro bono pacis
locuz. lat. (propr. «per il bene della pace»), usata in ital. come avv. – Espressione che significa ed equivale all’ital. per amor di pace; si ripete spesso con riferimento a concessioni che si dichiarano fatte per evitare contrasti,...