Commedia (1582) del filosofo G. Bruno (1548-1600). Ambientata nella Napoli del 1576, e scritta in un volgare popolaresco ricco di napoletanismi plebei, affronta in modo satirico "tre materie principali" [...] e "l'amor di Bonifacio, l'alchimia di Bartolomeo e la pedanteria di Manfurio". Sulla figura di quest’ultimo non è provata l’ipotesi che Bruno possa essersi in qualche modo ispirato a Giovanni Manfurio, personaggio napoletano morto nel 1592, ma è ...
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RAMBALDO di Vaqueiras
Nicola Zingarelli
Nativo del castello di Vaqueiras (Valchiusa), Rambaldo (Raimbaut), che secondo la vecchia biografia fu prima accolto dal conte Guglielmo IV de Baux (morto nel [...] avventure cui partecipò liberando e salvando nobili donzelle, con grande pericolo proprio; e cavaliere egli ha combattuto accanto a Bonifacio (che chiamava il suo Engles), così nell'impresa dell'imperatore Enrico VI in Puglia e in Sicilia, come nella ...
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CASTELBARCO, Guglielmo di
Elisa Occhipinti
Ultimo figlio di Azzone di Briano, nacque - ignoriamo esattamente quando - intorno al quinto decennio del sec. XIII, da nobile famiglia di feudatari della [...] anche ai buoni uffici del vescovo di Feltre Adalgerio, riuscì ad indurre i suoi nemici a trattare. Il 9 ag. 1279 Bonifacio e Federico di Castelbarco si presentarono davanti ad Enrico e chiesero "humiliter ac devote", anche in nome del C., "beneficium ...
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RICCARDI, Giulio Cesare
Pierpaolo Piergentili
RICCARDI, Giulio Cesare. – Nato a Fondi tra il 1550 e il 1552 da Francesco di Alessandro dei marchesi di Ripa, ebbe quattro fratelli: Alessandro, vescovo [...] di Sessa; Bonifacio; Fabio, membro del Regio Consiglio di Napoli; Lelio, giudice della Corte della Vicaria. Nessuna notizia su alcune sue sorelle di cui si occupò dopo la morte della madre, anch’essa sconosciuta.
«Educato e promosso dall’ ...
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GIOVANNI da Bazzano
Marino Zabbia
Tommaso Casini ha identificato in Giovanni di Guido Barbieri da Bazzano, cittadino modenese della "cinquantina" di S. Maria delle Asse, l'autore del Chronicon Mutinense. [...] da Morano. I due notai erano in contatto - G. che praticava solo saltuariamente il notariato rogò nel 1349 il testamento di Bonifacio - e si è ritenuto da parte di I. Malaguzzi Valeri che G., giunto in possesso dell'opera dell'amico, l'avesse ...
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Pittore e incisore (Zara 1515 circa - Venezia 1563). Non si hanno notizie sulla sua formazione, ma la produzione grafica e pittorica rimanda all'arte del Parmigianino che M., dopo un'iniziale adesione [...] ai modi di Bonifacio Veronese, elabora in una dissoluzione cromatica della forma, precocemente vicina alle ultime soluzioni di Tiziano e del Tintoretto. Autore di opere di soggetto profano, soprattutto mitologico (Giudizio di Mida e Deucalione e ...
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Giurista italiano (sec. 13º), nativo del Mugello, addottoratosi a Bologna e poco dopo professore di diritto civile a Pistoia (1279), quindi a Bologna (1284) e più tardi forse anche a Siena. Nel 1297, chiamato [...] da Bonifacio VIII a Roma, forse per una generale revisione del Sextus, pare abbia compilato il titolo di De regulis iuris, ricavato in gran parte dal diritto romano. Tornato l'anno seguente a Bologna, vi morì poco dopo. Nella sua opera scientifica ( ...
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Ugo, marchese di Tuscia
Renato Piattoli
Nato intorno alla metà del sec. X da Uberto, amministratore della Tuscia e figlio a sua volta di Ugo re d'Italia, e da Willa figlia di Bonifacio di Spoleto e [...] Camerino, U. fu uno dei principali fautori della politica ottoniana in Italia.
In seguito allo spodestamento del re Ugo a opera di Berengario, Uberto fu privato dei suoi privilegi e mantenne solo il marchesato ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] per le investiture e nei due secoli seguenti le lotte fra i vari pontefici e gli imperatori Federico I e FedericoII, tra Bonifacio VIII (bolla Unam sanctam del 13 novembre 1302) e Filippo il Bello, re di Francia. L’autorità pontificia subì un declino ...
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CARACCIOLO, Corrado
Dieter Girgensohn
Appartenente alla nobile famiglia napoletana, nacque, probabilmente a Napoli, da Roberto, intorno al 1360. Nulla si sa della sua giovinezza: l'affermazione, che [...] del titolo di camerlengo, assegnatogli il giorno successivo.
In tale carica il C. deve avere goduto della fiducia quasi illimitata di Bonifacio e nel periodo che la ricoprì fu una delle due o tre persone più potenti in Curia.
Il C. ricevette anche ...
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cloaca
s. f. [dal lat. cloaca, che deriva dalla stessa radice del gr. κλύζω «lavare, pulire»]. – 1. Condotto sotterraneo che raccoglie e scarica le acque piovane e i liquidi di rifiuto; fogna, chiavica. In usi fig., per mettere in risalto...
elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, si dicono elementi le sostanze semplici...