La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] guerra di re, ma come conflitto di popoli.
Stendhal così comincia La Certosa di Parma: «Il 15 maggio 1796 il generale Bonaparte fece la sua entrata in Milano alla testa del giovane esercito che aveva allora allora passato il ponte di Lodi e fatto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un lungo, difficile, sanguinoso apprendistato alla democrazia di un Paese capace, in pochi [...] : e mentre il governo francese rimanda per lungo tempo le elezioni, cominciando le trattative per la resa al pari dei bonapartisti che sperano di restaurare l’Impero, la capitale è stremata: le lunghe file alle macellerie, che arrivano a vendere gli ...
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NIGRA, Costantino
Umberto Levra
NIGRA, Costantino (Lorenzo Annibale Costantino). – Nacque a Villa Castelnuovo, oggi Castelnuovo Nigra in provincia di Torino, l’11 giugno 1828, primogenito di Ludovico, [...] degli Esteri, lo convinse a restare, per non confermare con una partenza repentina di essere stato l’uomo del bonapartismo, incapace di rappresentare l’Italia sotto un altro governo. Rimase a Parigi altri cinque anni molto difficili, riempiti dagli ...
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ROMANELLI, Luigi
Iolanda Tambellini
– Nacque a Roma il 21 luglio 1751. Così risulta da una fonte indiretta ma assai utile circa la vicenda biografica del poeta improvvisatore e librettista, ossia [...] passaggio dei francesi nel 1796 (Bettoni, 2002, pp. 61-67). Romanelli si schierò apertamente con i repubblicani e i bonapartisti; era così in vista che nel marzo 1797 il generale Sextius-Alexandre-François de Miollis, che aveva condotto l’assedio ...
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GAVAZZI, Antonio (in religione Alessandro)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bologna il 22 marzo 1809 da Vincenzo, avvocato, e da Maria Patuzzi. Di famiglia ultrapapalina, secondo di venti figli, il G. studiò [...] Gli inviati di C. di Cavour a Napoli deprecarono qualche suo eccesso verbale, rivolto soprattutto a colpire il temporalismo e il bonapartismo che se ne era fatto tutore: era appunto questa l'analisi che il G. offriva in alcuni opuscoli (Italia inerme ...
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GABUSSI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Bologna il 5 ott. 1791 da Luigi, medico chirurgo, e da Cecilia Sandelli, si laureò in giurisprudenza nella città natale l'11 giugno 1812 e dal 1813 fu patrocinatore [...] la sua critica del mazzinianesimo assunse toni di inusitata violenza e il suo repubblicanesimo svanì nella definitiva accettazione del bonapartismo. Chi, come G. La Masa, nel 1856 chiese la sua adesione a un programma filosabaudo, ottenne in risposta ...
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Nazionalsocialismo
Hans-Ulrich Thamer
Introduzione
Il nazionalsocialismo come fenomeno storico ha una duplice dimensione: specificamente tedesca da un lato, europea dall'altro. L'ascesa del movimento [...] l'ascesa al potere dei movimenti fascisti. Thalheimer inoltre, richiamandosi alla categoria marxiana del bonapartismo, individuava nell'autonomizzazione dell'esecutivo politico una delle caratteristiche essenziali della dittatura fascista come ...
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BONAPARTE, Carlo Luciano, principe di Canino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Parigi il 24 maggio 1803, dall'unione, legalizzata nell'ottobre dello stesso anno, di Luciano e di Alessandrina Bleschamps, [...] seguita con diffidenza. "Solo mi duole - è detto in un opuscolo - che segga primo tra quei scienziati e li diriga un principe Bonaparte! In nome di Dio: che hanno a fare costoro all'Italia?... Lungi da noi costoro che Italia rinnega e non conosce per ...
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CIPRIANI, Leonetto
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Ortinola, frazione di Centuri, in Corsica, il 16 maggio 1812 da Matteo e da Caterina Caraccioli. Il padre, acceso bonapartista, alla caduta dell'Impero [...] a Parigi, nel Belgio e nell'Olanda, fu di nuovo a Livorno. A questi anni risalgono anche i primi rapporti con la famiglia Bonaparte (legata ai Cipriani da legami di affari) e, soprattutto, con l'ex re di Westfalia, Gerolamo.
Nel novembre del 1834 i ...
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Stalinismo
Giuseppe Boffa
Definizione
Col termine 'stalinismo' si indica in genere quel particolare sviluppo della Rivoluzione russa e del movimento comunista, che da quella rivoluzione prese le mosse, [...] e videro nello stalinismo un fenomeno analogo alla reazione termidoriana contro gli indirizzi giacobini e al successivo bonapartismo. In termini di classe, questa scuola indicò nello stalinismo l'affermarsi, contro gli ideali egualitari della ...
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bonapartismo
s. m. [der. del nome della famiglia Bonaparte]. – 1. Corrente di opinione, tendente al ristabilimento in Francia della dinastia napoleonica, le cui prime manifestazioni si ebbero già nel 1814, subito dopo il ritorno dei Borboni...