Divinità romana venerata nelle calende di maggio nel suo tempio sull’Aventino, e nella notte tra il 3 e il 4 dicembre nella casa del magistrato in carica, dove riceveva un sacrificio e una libagione dalla [...] è figlia di Fauno e avrebbe resistito al vino e alle frustate con cui il padre voleva piegarla a unirsi con lui. Quale dea feminarum regolava l’uso del vino da parte delle donne e, almeno in epoca arcaica, presiedeva all’ingresso delle ragazze nella ...
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(lat. Hercŭles)
Mitologia
Presso i Romani, nome dell’eroe greco Eracle, famoso per la sua forza. La figura di E. ha posto vari problemi all’indagine: in primo luogo se debba essere annoverato tra gli [...] consacra un altare fra il Palatino e l’Aventino, la cosiddetta Ara massima. La leggenda di E. è collegata anche con il mito della BonaDea.
Il culto di E. si diffuse nelle province d’Italia e nelle regioni dell’Impero, e fu dato spesso il suo nome a ...
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Pena corporale consistente nel percuotere con il flagello.
Una f. di carattere rituale è largamente documentata nelle religioni primitive e antiche. Il significato della f. (o battitura) rituale oscilla [...] a esso inerente. F. rituali di donne si eseguivano anche alle None Caprotine (7 luglio) e per le feste di Fauna o BonaDea (1° maggio). A Sparta era famosa la f. dei giovani davanti al simulacro d’Artemide Ortia.
Già prevista da regole monastiche e ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] chiamati nel diritto giustinianeo iudicia stricti iuris) gli iudicia bonae fidei, nei quali è lasciato libero gioco alla che assicura ai propri fedeli l’immortalità. Ma a Roma la dea assume il nome di Magna Mater Deum Idaea, ricollegandosi già con ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] è rigorosamente lineare: "idcirco enim licet in eo quod sint bona sint, non sunt tamen similia primo bono, quoniam non quoquo epoca imperiale amano identificare questa divinità con Nemesi, dea vendicatrice, e spiegano che la ruota indica la vicenda ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] dei sono eterni. Ne consegue che una realtà cosmica come la dea Roma non può che permanere al di fuori del divenire e trova già il 17 luglio 180 negli Acta Sanctorum Scillitanorum29. Bona mens ha il senso religioso-politico di fedeltà e lealismo ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] papa è raffigurata dalla consegna di una statuetta della dea Roma).
Questa riemersa fortuna della pretesa storicità del ab eo. Prius ergo tempore et natura habuit Silvester omnia bona imperii, immo fuit dominus super astra et omnia inferiora homine ...
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