GASPAROTTO, Luigi
Lucio D'Angelo
Nacque a Sacile (allora in provincia di Udine) il 31 maggio 1873 da Leopoldo, piccolo proprietario terriero (1844-1907), e da Clementina Ciotti. Il padre, che aveva [...] e dei liberali, considerava il movimento fascista semplicemente una forza da usare come strumento per debellare il "pericolo bolscevico" e per ristabilire nel Paese "l'ordine e la disciplina" di continuo turbati dagli scioperi, specie nei pubblici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intesa come “scienza del miglioramento della specie umana” attraverso la riproduzione [...] femministe ai socialdemocratici tedeschi e svedesi, dai fabiani britannici (come G.B. Shaw o i coniugi Webb) ai bolscevichi russi, fino ai comunisti francesi del Fronte Popolare. Una storia plurale e complessa, dunque, che non trova alcun riscontro ...
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GIUFFRIDA, Vincenzo
Nicola De Ianni
Nacque a Catania il 22 giugno 1878 da Rosario - discendente da una nota famiglia borghese i cui antenati avevano tramandato, di padre in figlio, l'esercizio dell'attività [...] libertà individuali", faceva qualche timida avance nei confronti del fascismo, riconoscendogli il merito di aver arrestato il disordine bolscevico e di aver, in qualche circostanza, fatto proprie le forme di quella economia associata da lui sentita ...
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DALLA TORRE DEL TEMPIO DI SANGUINETO, Giuseppe
Francesco Malgeri
Nacque a Padova il 19 marzo 1885 dal conte Paolo e da Elisabetta Soranzo. Educato nell'ambiente profondamente religioso della sua famiglia [...] del nazismo; stigmatizzò la politica hitleriana contro la Chiesa in Gcrmania; riaffermò le condanne della Chiesa contro l'ateismo bolscevico; difese, nei suoi articoli, i diritti della persona umana e mise in guardia contro i rischi della guerra; si ...
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SPAGNA (XXXII, p. 196)
Guido GIGLI
Alberto BALDINI
Storia (p. 217).
Primo de Rivera, pieno di energia e di buon volere ma impari al gravoso compito, senza una vera base politica nel paese, e in ultimo [...] sono stati trovati a Londra, fotografati e pubblicati: dimostrano i Sovieti decisi a instaurare con un colpo di forza il regime bolscevico in Spagna il 18 luglio 1936. Tutto ciò quando la direzione della pubblica cosa era più fiacca che mai. Infatti ...
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MARTIRE
Giulio BELVEDERI
Arturo MARPICATI
*
. Etimologicamente μάρτυς e μαρτύριον significano rispettivamente "testimone" e "testimonianza", ma a primo esame rimane un po' enigmatico in qual modo [...] vide l'intrepido ardire del tenente Luigi Casciana di Terranova di Sicilia, morto il 20 luglio del 1920 in un agguato bolscevico, alla provincia di Potenza, detta in quel tempo la "repubblica sociale del Mezzogiorno", ove per il fascismo s'immolò, il ...
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WEIMAR (A. T., 53-54-55)
Hans MOHLE
Karl JORDAN
Giuseppe GABETTI
Hans Joachim MOSER
Carlo ANTONI
Elio Migliorini
Importante centro culturale e storico della Germania, capoluogo della Turingia, posto [...] la socialdemocrazia tedesca). Fin dal primo momento i maggioritarî, decisi ad evitare la dittatura del proletariato di tipo bolscevico e ad avviare la rivoluzione verso la democrazia parlamentare di tipo occidentale, pensarono alla convocazione d'una ...
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OMODEO, Adolfo
Girolamo Imbruglia
OMODEO, Adolfo. – Nacque il 18 agosto 1889 a Palermo, da Guido Omodeo Salé, ingegnere lombardo impiegato al Genio civile, che adottò una forma ristretta del cognome, [...] con tanta leggerezza sovverte ogni norma giuridica e morale, senza crearne una nuova»; era «infinitamente più pericoloso […] del bolscevismo». «Non arrivo a scorgere neppure lo stato forte, come non arrivo a scorgere lo stato etico, perché non credo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il periodo storico in cui si snoda il percorso della comunicazione visiva moderna è [...] espressività emerge dai manifesti di Dimitri Moor, sulla tragica condizione dei contadini e sulla potenza innovatrice del colosso bolscevico; in altri casi si va dai manifesti anonimi secondo lo stile futurismo russo ai fumetti di Majakovskij, fino ...
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FEDERZONI, Luigi
Albertina Vittoria
Nacque a Bologna il 27 sctt- 1878, da Giovanni ed Elisa Giovannini.
La famiglia, originaria del Ferrarese, si era trasferita prima a Modena e successivamente a Bologna. [...] fronde nuove" sul pensiero nazionalista, il F. riconobbe le "benemerenze del fascismo quale rintuzzatore strenuo dell'assalto bolscevico in tanta parte d'Italia", ma ribadì la forza del nazionalismo per la sua "dottrina chiaroveggente e costruttrice ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...