Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] reali, per quanto facesse parte della stessa retorica che caratterizzava frasi del tipo ‟non esiste al mondo fortezza che i bolscevichi non possano espugnare", e fosse inoltre palesemente priva di senso. Speranze che lo scorrere del tempo si è quindi ...
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Il crollo del sistema sovietico nell’Europa centroorientale fra il 1989 e il 1991 ebbe effetti contraddittori. Il primo, accolto con grande soddisfazione dall’opinione pubblica occidentale, fu quello [...] e Lituania avevano conservato la loro identità durante l’impero zarista, avevano conquistato l’indipendenza dopo la Rivoluzione bolscevica e la fine della Grande guerra, l’avevano perduta a seguito del Patto Molotov-Ribbentrop dell’agosto 1939 ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] e democratico in Italia. Non si presentò alle elezioni del 1921, turbato da quella che considerava una "guerra civile" tra "bolscevichi" e fascisti, entrambi a suo avviso nemici della democrazia e del liberalismo. Si ritirò in disparte dopo l'avvento ...
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Croce, Gramsci e il comunismo
Fabio Frosini
Sulla questione del comunismo esiste tra Croce e Antonio Gramsci un intreccio che non si riduce all’esistenza di una comune problematica, sia pure diversamente [...] p. 126): vale a dire, nella misura in cui esso va a ‘morire’, confluendo nel mondo liberale.
A questa altezza il pericolo bolscevico in Italia e in Europa appariva sventato, e per Croce si trattava (in Italia) di contenere il fascismo: un compito che ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola matematica di Mosca
Sergej Sergeevic Demidov
La scuola matematica di Mosca
La matematica a San Pietroburgo e a Mosca
Nella seconda [...] riviste straniere. Ma tutto ciò è poca cosa in confronto a quanto attendeva i matematici negli anni della Rivoluzione bolscevica e della guerra civile che a essa sarebbe seguita. L'interruzione del normale funzionamento degli istituti e la situazione ...
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Trattati internazionali
Sergio Romano
Introduzione
I trattati internazionali sono anzitutto contratti. Gli Stati, come gli individui, ne hanno bisogno per commerciare, navigare, difendere i propri beni, [...] Patto di Londra. Quando Giolitti pronunciò il suo discorso il testo del trattato era apparso, come sappiamo, sulla stampa bolscevica ed europea. Gli Italiani appresero così che il loro governo aveva ottenuto dalla Gran Bretagna, dalla Francia e dalla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età giolittiana (1901-1914) è caratterizzata dalla democratizzazione del sistema [...] promesse negli anni di guerra, e i secondi a farsi protagonisti di quella palingenesi rivoluzionaria che la vittoria dei bolscevichi in Russia sembrava aver dimostrato finalmente possibile. Esauritosi il “biennio rosso” con un nulla di fatto – il suo ...
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SLESIA (A. T., 53-54-55)
Arrigo LORENZI
Elio MIGLIORINI
Riccardo RICCARDI
Ernesto SESTAN
La Slesia, compresa circa fra 13° 30′ e 19° di longit. E. e fra 49° 30′ e 52° di latit. N., può essere paragonato [...] Tedeschi credettero di potersi imporre con la forza allorché Varsavia, nell'agosto 1920, fu minacciata da presso dai Russi bolscevichi e la nuova Polonia parve prossima al crollo. Scoppiarono torbidi in varie parti, ma specialmente a Katowice; tutti ...
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Partiti politici e sistemi di partito
Stefano Bartolini
di Stefano Bartolini
Partiti politici e sistemi di partito
Il partito politico moderno
Di partiti si parlava già nel contesto del Senato romano, [...] del partito di integrazione democratica sono, per Neumann, i partiti socialisti e quelli religiosi, mentre i partiti bolscevichi e fascisti rappresentano il prototipo del partito di integrazione totalitaria. Si tratta di partiti nuovi rispetto alle ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] cattolico osteggiano l’Asse», che l’alto clero non aveva ancora levato «una voce di simpatia» per chi combatteva anglicani e bolscevichi e che semmai si predicava il «pacifismo» ovvero «fare la guerra senza odiare il nemico»23.
Che il mondo cattolico ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...