GALIZIA (A. T., 51-52)
Riccardo RICCARDI
Francesco TOMMASINI
Giorgio VERNADSKIJ
Regione della Polonia meridionale. Fino al 1918 costituì una provincia dell'Impero d'Austria, confinante a N. con la [...] tutta la Polonia, ma i Ruteni si rifiutarono di parteciparvi, ritenendole illegali e fecero invece, aiutati dai bolscevichi, un'agitazione terrorista. Finalmente il 15 marzo 1923 la conferenza degli ambasciatori, per iniziativa di Mussolini, fissò ...
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Il Novecento
Antonio Menniti Ippolito
La nascita del secolo
L'età contemporanea è il periodo in cui viviamo e il tempo che sentiamo più vicino. Decidiamo allora di farla iniziare quando nascevano i [...] un colpo di mano, ma sono in moltissimi, nell'immenso paese, ad opporsi al nuovo assetto politico. I bolscevichi, la frazione più importante e più rivoluzionaria del Partito socialdemocratico russo, capeggiati da Lenin, applicano il pugno di ferro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tecnica del montaggio fu sviluppata e perfezionata dal regista americano David [...] portarono, dopo la caduta dello zar, alla fine del governo provvisorio presieduto da Kerenskij e alla presa di potere dei bolscevichi guidati da Lenin. A un certo punto la serie di inquadrature di Kerenskij ripreso al rallentatore mentre, sempre con ...
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LABRIOLA, Arturo
Fulvio Conti
Nacque a Napoli il 21 genn. 1873 da Luigi, un piccolo artigiano, e da Matilde De Laurentiis. Compiuti i primi studi in scuole cattoliche, a quattordici anni prese a frequentare [...] della rivoluzione e difendere, in una polemica con Turati, la politica seguita da Lenin dopo la vittoria dei bolscevichi.
Confermato deputato nel novembre 1919 nella lista dell'Unione socialista italiana, in cui confluirono socialisti riformisti e ...
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GIANNINI, Guglielmo
Sandro Setta
Nacque a Pozzuoli il 14 ott. 1891 da Federico, giornalista napoletano d'origine pugliese, e dall'inglese Mary Jackson. Fondamentale, nella formazione del G., fu la figura [...] mancato all'obbligo suo […]. Se De Gasperi ascoltasse un po' più i consigli del Vaticano e un po' meno quelli dei bolscevichi neri del suo partito farebbe meglio le cose e tutto andrebbe molto meglio per lui e per il Paese" (in Setta, 1975 ...
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MISIANO, Francesco
Giuseppe Masi
– Nacque il 26 giugno 1884 ad Ardore (Reggio Calabria) da Giuseppe e da Carolina Zagarese.
Secondo di cinque figli, visse, nella prima età, nel comune limitrofo di Palizzi [...] internazionale, in Studi Storici, XXXVII (1996), 4, pp. 1227-1256; F. M. o l’avventura del cinema privato nel paese dei bolscevichi, a cura di G. Spagnoletti, Roma 1997; B. Grieco, Anni ’20: F. M., grande producer del cinema russo, in Slavia, VII ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La politica coloniale è in piena espansione all’inizio del secolo, provocando quella [...] è essenzialmente “l’espressione politica di accumulazione del capitale” alla ricerca di occasioni di profitto. Lenin, capo dei bolscevichi russi, invece, in risposta al segretario di Engels Karl Kautsky (1854-1938) – che considera l’imperialismo una ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] morale, da qualunque parte si eserciti, da assolutisti e da democratici, da capitalisti o da proletari, da czar o da bolscevichi, e sotto qualunque funzione mitica, sia quella della razza ariana, sia l'altra della falce e martello". Il promovimento ...
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MARTIRE
Giulio BELVEDERI
Arturo MARPICATI
*
. Etimologicamente μάρτυς e μαρτύριον significano rispettivamente "testimone" e "testimonianza", ma a primo esame rimane un po' enigmatico in qual modo [...] vide l'intrepido ardire del tenente Luigi Casciana di Terranova di Sicilia, morto il 20 luglio del 1920 in un agguato bolscevico, alla provincia di Potenza, detta in quel tempo la "repubblica sociale del Mezzogiorno", ove per il fascismo s'immolò, il ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] rivoluzione sovietica in un movimentato soggiorno a Kiev, da dove tornò ben presto deluso per i sentimenti antisemiti dei bolscevichi. Singer venne allora scoperto dal più importante organizzatore culturale della stampa y. di New York, A. Cahen (1860 ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...