Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è stato un secolo di grande avanzamento della scienza, della vittoria della [...] d’Annunzio – sino ad Auguste Blanqui autore de Dagli astri all’eternità.
Ma la cultura esoterica ha sfiorato anche il bolscevismo di Lenin e poi l’età staliniana. Il primo aspetto è comprensibile nel clima culturale del primo ventennio del Novecento ...
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AMBROSINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque a Fano il 2 nov. 1883. Dal padre fu avviato sin dalla prima giovinezza agli studi letterari, che proseguì poi, nell'università di Bologna, alla scuola del Carducci, [...] rivoluzione vuol dire organizzare uno stato". (Teste di legno, p.13), al quale compito giudicava del tutto inetti i "bolscevichi" italiani. Avversò nettamente anche il ministero Nitti, col quale gli sembrò che lo stato fosse ridotto "in servitù dei ...
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DE GIOVANNI, Alessandro
Francesco M. Biscione
Nacque a Occimiano (Alessandria) il 13 marzo 1871 da Evasio e Barbara Rito. Fu personalità rilevante del movimento operaio in età giolittiana: socialista [...] (sezione socialista e Camera del lavoro) sciolti dall'autorità. Dopo la Rivoluzione d'ottobre manifestò simpatie per i bolscevichi e rimase nella corrente intransigente rivoluzionaria schierandosi, al IV congresso del PSI (Roma, 1-5 sett. 1918) con ...
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LLOYD GEORGE, David
Luigi Villari
Uomo politico britannico, nato a Manchester da famiglia gallese non conformista il 17 gennaio 1863. Studiò legge a Portmadoc e divenne solicitor nel 1884. Dopo una [...] e dall'invio di soccorsi alla Guardia bianca passò all'abbandono di questa e a tentativi d'intesa con i bolscevichi.
Intanto la politica interna di Ll. G. aveva irritato i conservatori senza contentare i laburisti; il suo atteggiamento verso Asquith ...
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GALANTARA, Gabriele
Giuseppe Sircana
Nacque a Montelupone, presso Macerata, il 18 ott. 1865 da Giovanni e da Giulia Terenzi in una famiglia di nobili decaduti. Nel 1874 entrò nel convitto provinciale [...] solo per la scelta interventista, ma anche per la posizione assunta nei confronti della rivoluzione russa (Lenin e i bolscevichi venivano rappresentati come agenti tedeschi), L'Asino si discostò dai sentimenti delle masse socialiste e perse lettori ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’anarchismo si definisce attraverso elementi teorici e movimenti reali non omogeneizzabili, [...] del proletariato industriale non dura tuttavia a lungo, a causa dell’egemonia comunista favorita dal successo della rivoluzione bolscevica in Russia. L’eredità più significativa dell’anarcosindacalismo è raccolta poi negli Stati Uniti e in Canada con ...
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Conflitto di dimensioni intercontinentali, combattuto dal 1914 al 1918. Innescata dalle pressioni nazionalistiche e dalle tendenze imperialistiche coltivate dalle potenze europee a partire dalla seconda [...] centrali e l’occupazione tedesca di Riga (3 settembre) segnò lo sfacelo definitivo dell’esercito russo. Il 26 novembre i bolscevichi saliti al potere chiesero di trattare l’armistizio, stipulato il 15 dicembre. I negoziati di pace si conclusero il 3 ...
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RIGA (in lettone Rīga; A. T., 58)
Elio MIGLIORINI
Adriano ALBERTI
Francesco TOMMASINI
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Capitale della Lettonia e il massimo centro commerciale, industriale e culturale del paese, posta sulle rive [...] 262 pezzi, ma solo 9000 prigionieri.
Nel novembre 1918 Riga divenne capitale della repubblica lettone allora creata. Caduta nelle mani dei bolscevichi (3 gennaio 1919), fu liberata il 22 maggio 1920. L'11 agosto 1920 a Riga fu firmata la pace fra la ...
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GENNARI, Egidio
Giuseppe Sircana
Nacque ad Albano Laziale il 20 apr. 1876 da Mosè e da Candida Carnevali in una famiglia di contadini. A Roma, dove seguì gli studi fino al conseguimento della laurea [...] proprio all'indomani dell'occupazione delle fabbriche, quando egli mostrò di condividere le critiche che i dirigenti bolscevichi rivolsero al PSI per non aver saputo cogliere l'occasione rivoluzionaria offerta dall'agitazione dei metallurgici. Il ...
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Stato
Massimo L. Salvadori
L’organizzazione della vita collettiva
Lo Stato è l’organizzazione politico-istituzionale e giuridica di una comunità che esercita il potere sovrano in un determinato territorio [...] socialista, il cui primo esempio è stato costituito dalla Russia sovietica (urss) in seguito all’avvento al potere dei bolscevichi nell’ottobre 1917, si è posto quale compito di abolire la proprietà privata, accusata di essere la causa prima dei ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...