TALIANI DE MARCHIO, Francesco Maria
Gerardo Nicolosi
– Nacque a Montegallo (Ascoli Piceno) il 22 ottobre 1887 da Domenico e da Geltrude Sili.
Il padre era discendente di un’antica famiglia marchigiana, [...] 1916). Fu poi osservatore del fallimentare tentativo reazionario di Lavr G. Kornilov e della presa di potere da parte dei bolscevichi.
Tali eventi furono da lui descritti in un diario-romanzo pubblicato anni dopo (Pietrogrado 1917, Milano 1935), che ...
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Generale russo, n. il 3 nov. 1857, m. il 9 ott. 1918 a Ekaterinodar. Partecipò alla guerra del 1877 come subalterno; seguì poi la carriera dello stato maggiore. Nella guerra di Manciuria (1904-05) fu quartiermastro [...] nel giugno, su richiesta del soviet, esonerato dalla carica. I suoi tentativi nel 1918 di organizzare la resistenza contro i bolscevichi nella Russia sud-orientale furono troncati dalla morte.
Come capo di Stato maggiore dell'esercito, l'A. ebbe per ...
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Democrazia
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Democrazia
sommario: 1. La terza ondata. 2. Capitalismo e democrazia. 3. Le nuove sfide. 4. Verso la democrazia elettronica. □ Bibliografia.
1. La terza [...] Per intendere il significato storico di tale 'recupero' occorre tenere presente il modello di organizzazione sociale che i bolscevichi presero a costruire a partire dal momento in cui si impossessarono del potere con quel fortunato golpe passato alla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La crisi della seconda Internazionale, accresce le già forti divisioni interne al movimento [...] , nell’area britannica, per esempio, prevale il riformismo, mentre in Russia l’obiettivo comune di socialrivoluzionari, menscevichi e bolscevichi è la rivoluzione contro lo zar Nicola II. Proprio in Russia nel 1903 c’è la precoce quanto significativa ...
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GAYDA, Virginio
Mauro Canali
Nacque a Roma, il 12 ag. 1885, da Stefano e Clotilde Stratta. Si laureò a Torino in scienze economiche e in seguito frequentò il laboratorio di economia politica Cognetti [...] di altri suoi colleghi, riuscì a valutare con molto realismo l'ascendente che andavano progressivamente acquisendo i dirigenti bolscevichi sulle masse russe e sui soldati, e quindi ad anticipare ampiamente gli sviluppi più radicali della crisi. Dall ...
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guerra civile
Luigi Bonanate
L'esperienza più terribile nella vita di uno Stato
Si ha una condizione di guerra civile quando, all'interno di uno Stato in crisi, forze interne si scontrano con le armi [...] civili
Dopo circa mezzo secolo un'altra grande guerra civile (1917-20) ebbe invece alla sua origine la rivoluzione dei bolscevichi (rivoluzioni russe) capeggiati da Vladimir I. Lenin, che, guidati da ideali socialisti e aventi lo scopo di dare vita a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Lituania si rende indipendente nel 1918-1920 in seguito al crollo dell’Impero zarista [...] la Lituania si trova a combattere per la propria indipendenza su due fronti: contro la Polonia a Ovest e la Russia bolscevica a Est. Il contrasto con la prima riguarda la città di Wilno/Vilnius, che i nazionalisti lituani vogliono quale capitale del ...
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Ucicky, Gustav
Daniela Angelucci
Regista cinematografico austriaco, nato a Vienna il 6 luglio 1899 e morto ad Amburgo il 26 aprile 1961. Solido professionista e autore di efficaci melodrammi, lavorò [...] ai dettami propagandistici del regime, come anche Flüchtlinge (1933; I fuggiaschi), che narra la fuga di alcuni tedeschi dai bolscevichi, Das Mädchen Johanna (1935; Giovanna d'Arco), in cui la vicenda dell'eroina francese viene piegata alle esigenze ...
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JELGAVA (russo Mitava; ted. Mitau; A. T., 58)
Umberto Toschi
Città della Lettonia, capoluogo della Zemgalia. Giace in piatta pianura a 3 m. s. m., non lontano dalla confluenza del Drixe col Lielupe. [...] , poi Luigi XVIII, dal 1798 al 1807. Occupata dai Tedeschi durante la guerra mondiale (1 agosto 1915) e caduta nel gennaio 1919 nelle mani dei bolscevichi, fu liberata nel marzo dall'armata del Baltico e d'allora venne a far parte della Lettonia. ...
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Il fascismo adriatico
Luca Pes
Brescia, ottobre 1937. Giuseppe Lanfranchi stringe la mano a Gabriele D’Annunzio, incontrato per caso in via Zanardelli. Poco più di un mese dopo, gli fa pervenire una [...] agli avversari. Qui forse sta la caratteristica del Fascio, il suo essere prima di tutto reazione al bolscevismo. Bolscevismo e non socialismo, perché quello che viene attaccato — in quel momento — è l’intransigentismo classista e internazionalista ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...