Patriota (Bologna 1812 - Terni 1888); membro (1832) della Giovine Italia e della setta degli apofasimeni, si diede poi (1845) all'avvocatura presso il Tribunale della Rota. Durante la Repubblica Romana [...] (1849) fu sostituto del ministro della Giustizia, Giovita Lazzarini e, alla restaurazione pontificia, continuò a tener vivo l'ideale mazziniano. Arrestato (1853), condannato a morte (1854), ebbe la pena ...
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Uomo politico (Bologna 1825 - ivi 1881) figlio di Guido Taddeo e di Letizia Murat, sposò (1844) Guglielmina di Hohenzollern-Sigmaringen, cugina del re di Prussia. Ostile al governo pontificio, prese viva [...] parte al movimento liberale (1846-48) e nel 1860 fu governatore dell'Umbria. Deputato (dal 1860), senatore (dal 1868), fu successivamente ministro dell'Agricoltura (1862), ministro plenipotenziario a Pietroburgo ...
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Storico italiano (Bologna 1909 - Roma 1988), è stato prof. di storia del Risorgimento nell'univ. di Pisa. Dopo alcuni studî di storia del pensiero politico su Paruta (1936) e Tocqueville (1942), si è dedicato [...] a ricerche sul movimento cattolico (Il movimento cattolico in Italia, 1953) e a una vasta e impegnativa ricostruzione della storia d'Italia dalle origini del Risorgimento alla fondazione della Repubblica, ...
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Figlio naturale (Bologna 1548 - Sora 1612) di Ugo B., futuro Gregorio XIII, fu nominato dal padre prefetto di Castel S. Angelo (1572) e comandante delle truppe pontificie (1573). Nel 1576, acquistò il [...] marchesato di Vignola, la contea di Arpino e il ducato di Sora. Pur conservando una posizione di prestigio, dopo la morte del padre, si ritirò a Sora, fu cultore di studî umanistici e scientifici; ebbe ...
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Patriota (Bologna 1802 - Forlì 1866); partecipò ai moti del 1831 e fu costretto a esulare a Corfù, a Malta, a Marsiglia e finalmente a Parigi, dove risiedette fino al 1848. Fu poi nominato commissario [...] straordinario dell'esercito pontificio nel Veneto e gli venne affidata una missione diplomatica a Parigi e a Londra (5 dic. 1848). Costretto ancora a esulare a Parigi, diresse infine (1860-65) la Gazzetta ...
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Governo creato a Bologna il 26 febbraio 1831 per reggere le città dell’Emilia, delle Marche e dell’Umbria, che avevano abbattuto il potere temporale dei papi. Era costituito dal presidente G. Vicini e [...] dai ministri L. Armaroli (sostituito poi da A. Silvani), T. Mamiani, L. Sturani, F. Orioli. L’intervento dell’esercito austriaco obbligò il governo delle P. a cedere i propri poteri al cardinale G.A. Benvenuti ...
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Uomo politico e scrittore (Bologna 1810 - ivi 1866). Di tendenze neoguelfe, partecipò ai moti bolognesi (1848-49) e al movimento per l'annessione dell'Italia centrale al regno di Vittorio Emanuele II (1859). [...] Fu poi prefetto del Regno d'Italia. Cultore di studî geografici, scrisse tra l'altro un Saggio di geografia pura (1840) e curò tre volumi (1844-46) di un Annuario geografico italiano; nel 1844 fondò un ...
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Erudito e numismatico (Bologna 1685 - Milano 1755), pubblicò la Bibliotheca scriptorum mediolanensium (1745), e De monetis Italiae, ampia raccolta di osservazioni e trattati suoi e d'altri (4 voll., 1750-59); [...] postuma uscì la Biblioteca dei volgarizzatori (4 voll., 1767, con addizioni di A. T. Villa). Fu fondatore (Milano 1721) e segretario della Società palatina, che sotto la sua direzione tipografica si assunse ...
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Uomo politico (Bologna 1886 - Milano 1966). Nazionalista, aderì al fascismo e fu deputato dal 1924, sottosegretario per le Corporazioni (1929-32), poi per la Stampa e propaganda (1935), ministro per la [...] Cultura popolare (1936), ambasciatore presso la S. Sede (1939) e a Berlino (1940). Nella seduta del Gran consiglio del fascismo del 24 luglio 1943 votò a favore dell'ordine del giorno Grandi Ciano, e fu ...
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Uomo politico italiano (Bologna 1814 - ivi 1874); esule a Parigi per i moti del 1831, fu nel 1847 tra i fondatori del Felsineo e all'inizio del 1848 si recò a Roma per ottenere da Pio IX la promessa di [...] un ministero laico. Membro della Costituente romana (1849), esule in Toscana, poi a Genova, fu deputato dal 1860 e senatore dal 1870. Un suo discorso (25 marzo 1861) sulla questione romana offrì lo spunto ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...