Chirurgo (Bologna 1545 - ivi 1599), lettore di chirurgia all'università di Bologna, poi aggregato come professore collegiato ai colleghi di arti e di medicina, infine (dal 1589) prof. di anatomia e di [...] medicina teorica. Fu anche eletto più volte tribuno del popolo e sindaco della Gabella grossa. Ebbe fama soprattutto per la sua perizia nel campo della chirurgia plastica, che per primo applicò con criterî ...
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Anatomista (Bologna 1270 circa - ivi 1326). Nello studio bolognese (1315) ripristinò la tradizione della scuola di Alessandria, ponendo la dissezione del cadavere a base degli studî di anatomia umana. [...] La sua opera Anothomia (1316), che è considerata il primo vero trattato d'anatomia, ebbe larghissima diffusione e fu libro di testo fondamentale fino alla seconda metà del sec. 16º ...
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Chirurgo (Bologna 1799 - Roma 1854), professore (dal 1826) di chirurgia e ostetricia nella città natale, dove fu anche primario ospedaliero. Fu capo del servizio sanitario militare dello stato pontificio [...] (1836) e chirurgo personale di Pio IX, ma caduto in disgrazia per aver prestato la sua opera alle truppe della Repubblica Romana, fu destituito dagl'incarichi e dall'insegnamento ...
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Medico e viaggiatore (n. Bologna fine 18º sec. - m. ivi 1876). Si recò come medico in Albania e in Grecia, poi nel Sennār (1830) e nel Kordofān (1832). Durante i suoi viaggi (notevoli soprattutto i suoi [...] scavi di Meroe in Nubia) raccolse numerosi materiali archeologici di cui diede notizia in una interessante relazione (1837) ...
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Patrizio bolognese (Bologna 1530 circa - ivi 1598), senatore e confaloniere di giustizia. Scrisse un celebre trattato Dell'anatomia et dell'infirmità del cavallo (2 voll., 1598), illustrato da 64 bellissime [...] tavole attribuite a uno dei Carracci, una delle più notevoli opere di anatomia descrittiva del Rinascimento e il primo trattato moderno di veterinaria ...
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Medico italiano (Bologna 1896 - Firenze 1960); prof. universitario dal 1933, ha insegnato clinica medica generale e terapia medica all'univ. di Firenze. È autore di numerosi contributi scientifici che [...] riguardano l'ematologia, la patologia del sistema neurovegetativo e la patogenesi delle cefalee. Meritano menzione i suoi lavori sull'ipertensione arteriosa, sulla funzione e la patologia della milza, ...
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Patologo italiano (Bologna 1862 - Roma 1929). Fu primario degli Ospedali Riuniti (1896) e prof. di patologia generale nell'univ. di Roma (dal 1900); socio corrispondente dei Lincei (1923). Con E. Marchiafava, [...] G. B. Grassi e A. Celli ha il merito di avere risolto il problema eziologico e patogenetico della malaria. Al nome di B. è legata una classificazione dei varî tipi di febbre dovuti al Plasmodium praecox, ...
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GIROLAMI, Mario
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Nato a Bologna il 1° maggio 1903 da Filippo e da Maria Vanni, studiò medicina e chirurgia nell'ateneo felsineo conseguendovi la laurea nell'anno accademico 1926-27. Già durante gli [...] ufficiali sanitari, l'anno successivo vinse il concorso per titoli ed esami di assistente effettivo dell'Istituto di igiene di Bologna. Nel 1932 e nel 1934 ebbe dal ministero per l'Educazione nazionale un assegno per proseguire gli studi all'estero ...
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FUORTES, Michelangelo
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Nacque a Bologna da Giulio Cesare e da Adelia Premoli il 27 dic. 1917 e si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Torino nel 1941. Durante il corso di laurea, dal [...] 1937 al 1939, frequentò la facoltà medica dell'università di Vienna e, sotto la guida di F. Scheminzky, condusse le sue prime ricerche nel campo della galvanonarcosi, pubblicandole quando era ancora studente ...
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GALVANI, Luigi
Calogero Farinella
Nacque a Bologna il 9 sett. 1737 da Domenico e da Barbara Foschi, sua quarta moglie.
Seguendo una consolidata tradizione della famiglia, originaria della Bassa ferrarese [...] 1947, ad ind.; A. Gallassi - B. Giardini, L'opera medica di L. G., in Studi e mem. per la storia dell'Univ. di Bologna, n.s., I (1950), pp. 470 ss.; I.B. Cohen, Introduction, in L. Galvani, Commentary on the effects of electricity on muscular motion ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...