Casa editrice di Bologna, fondata da Licinio Cappelli (Rocca San Casciano 1864 - Bologna 1952). Succeduto nel 1898 al padre Federigo nella direzione di una piccola azienda tipografica di Rocca San Casciano, [...] nel 1914 trasferì a Bologna la sede dell’impresa e iniziò una vasta produzione editoriale nel campo letterario, culturale, scolastico, medico. L’attività fu proseguita e sviluppata dai figli, soprattutto da Carlo Alberto (Rocca San Casciano 1907- ...
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Società editrice di Bologna fondata nel 1925 come Il Grafolito da Angelo Riccardo Patron (Campodarsego 1884 - Bologna 1961), calligrafo e incisore. Dal 1961 assume il marchio Casa editrice prof. Riccardo [...] P., fino al 1981 quando conferisce nell’attuale ragione sociale. Specializzata nella pubblicazione di dispense universitarie, allarga la produzione a manuali e trattati di più vasto impegno e a riviste ...
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Industriale (Bologna 1912 - Rastignano 1975). Proprietario di un'officina tipografica a Bologna, nel secondo dopoguerra realizzò un sistema di fabbricazione di matrici per la composizione monolineare a [...] caldo (linotype), arricchendolo successivamente di ulteriori perfezionamenti, nuovi alfabeti e caratteri, che si rivelò fondamentale per il settore della stampa e riscosse successi a livello internazionale. ...
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Tipografo (Bologna tra il 1430 e il 1440 - ivi prima del 1502). Nel 1470 si associò con Francesco dal Pozzo e Annibale Malpigli per introdurre a Bologna l'arte tipografica, pubblicando nel 1471 l'Ovidio [...] (copie a Firenze nella Mediceo Laurenziana e a Roma nell'Angelica); nel 1472 poche altre edizioni. Scioltasi nel 1473 la società, l'A. si unì al fratello Pietro (m. 1478) continuando l'attività tipografica ...
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Politologo e giornalista italiano (Bologna 1927 - ivi 2017). Docente di Filosofia, tra le voci più influenti del pensiero politico cattolico di centrosinistra, ha sempre cercato di incentivare il dialogo [...] tra credenti e non credenti. Più volte consigliere comunale a Bologna, nel 1995 ne è stato vicesindaco ed è ha avuto un ruolo culturale importante nella fondazione dell'Ulivo, anche se all’impegno politico ha sempre preferito l’attività di ...
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Giornalista (Crevalcore, Bologna, 1857 - Roma 1933), noto anche con lo pseudonimo Il Saraceno. Allievo di G. Carducci a Bologna, si trasferì poi a Roma dove fondò la Domenica letteraria; fu redattore del [...] Fracassa, della Tribuna, direttore del Don Chisciotte e via via di numerosi quotidiani e periodici da lui stesso fondati (Il Giorno, La Vita, ecc.); infine redattore del Giornale d'Italia e del Messaggero. ...
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Giornalista (Bologna 1886 - Cesena 1980). Già direttore della Gazzetta dello Sport, si è occupato principalmente di ciclismo. Ha pubblicato il volume di tecnica ciclistica: Prendi la bicicletta e vai (1952). [...] Fu per alcuni anni (dal 1957) organizzatore del Giro d'Italia ...
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Commediografo e sceneggiatore cinematografico (Bologna 1912 - Roma 1971). Giornalista e critico drammatico, il suo nome è legato soprattutto ad alcuni testi teatrali rappresentati con successo (I Giacobini, [...] 1955, riduzione televisiva 1962; I tromboni, 1956) e ad alcuni originali testi televisivi (Il mattatore, 1959; I grandi camaleonti, 1964) ...
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Scrittrice (Bologna 1900 - ivi 1976). Partecipò alla Resistenza e nel dopoguerra collaborò a quotidiani e riviste (l'Unità, Noi donne). Giovanissima autrice di versi (Ginestra in fiore, 1913; Piccola fiamma, [...] 1916), pubblicò poi volumi narrativi (Arriva la cicogna, 1954) e saggistici (Donne della Resistenza, 1955). Deve la sua fama al romanzo L'Agnese va a morire (1949), in cui disegnò una suggestiva figura ...
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Giornalista italiano (Bologna 1878 - Perledo 1950). Fondò a Milano varî quotidiani (fra cui L'Ambrosiano, 1922) e periodici, e l'Istituto editoriale italiano, per collezioni divulgative di classici. Un [...] suo spregiudicato romanzo sulla prostituzione (Quelle signore, 1904) suscitò clamori e polemiche. Trattò anche questioni economiche e sociali in forme "romanzate": Treno di lusso (1906), La donna tipo ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...