Chirurgo (Bologna 1477 - ivi 1552). Insegnò ed esercitò la chirurgia a Bologna; fu quindi chiamato a Roma da Giulio III e come chirurgo militare delle truppe pontificie partecipò all'assedio di Parma e [...] di Mirandola. Il suo lavoro più importante (pubblicato postumo dal fratello, a Bologna) riguarda la chirurgia di guerra; in esso trattò diffusamente delle ferite d'arma da fuoco, descrivendo anche un tipo di pinze per l'estrazione dei proiettili e un ...
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Generale, letterato e astronomo (Bologna 1603 - castello di Panzano 1664). Senatore (1628) e gonfaloniere di Bologna (1630), partecipò alla guerra dei Trent'anni, comandò le galee pontificie e nelle guerre [...] prodigo di aiuti verso alcuni giovani studiosi tra cui G. Montanari e G. D. Cassini, per suo tramite chiamato alla cattedra di astronomia a Bologna (1650). Inventò un micrometro per cannocchiale, realizzato con un insieme di fili d'argento paralleli. ...
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Pittore (Bologna 1560 circa - Milano 1629). Figlio e allievo di Ercole il Vecchio, risentì del manierismo emiliano e della pittura del Correggio e degli Zuccari (Assunzione della Vergine, 1582, Bologna, [...] S. Gregorio; Adorazione dei magi, 1584, Bologna, Pinacoteca Nazionale). A Milano fu interprete della politica del card. F. Borromeo (ante d'organo, 1590-1602, Milano, duomo; Madonna con Bambino e santi, 1598, e Adorazione dei Magi, 1607-08, Modena, ...
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Pittore e architetto (Bologna 1775 - Torino 1860). Formatosi a Bologna, fu poi a Roma (1806-15) con V. Camuccini (Cesare detta a quattro segretari, 1812, Istituto italo-latino americano) e a Milano (1815-32), [...] repertorio storico, lavori di arredo del castello e del parco di Racconigi e decorazioni nel Palazzo Reale; dal 1834 diresse la scuola di ornato dell'Accademia Albertina. Collezionista di cose d'arte, legò le sue raccolte al comune di Bologna. ...
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Pittore e incisore (Bologna 1577 - Roma 1638). Scolaro dei Carracci, suoi cugini, dopo un breve periodo d'operosità bolognese, si stabilì (1607 circa) a Roma dove si dedicò particolarmente al ritratto; [...] anche dipinti di soggetto sacro. Fra le sue opere ricordiamo una Visitazione (Bologna, S. Maria della Carità), una Madonna coi ss. Giovanni Battista e Francesco (1602, Bologna, Pinacoteca), una pala per S. Sebastiano a Correggio (1607), ecc. L'A ...
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Signore di Bologna (Bologna 1443 - Milano 1508). Figlio di Annibale I, alla morte di Sante fu nominato dal senato gonfaloniere e da papa Paolo II capo perpetuo del senato (1466). Assicurò la sua larvata [...] le famiglie rivali dei Malvezzi (1488) e dei Marescotti (1501). Ma compromesso il suo potere dalla calata di Carlo VIII, quando nel 1506 papa Giulio II intraprese la riconquista di Bologna, abbandonò, scomunicato, la città, rifugiandosi a Milano. ...
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Pittore (Bologna 1588 - ivi 1649). Allievo di D. Calvaert e di G. B. Cremonini, subì l'influsso di G. Reni, con il quale dipinse gli affreschi della cappella del Sacramento nel duomo di Ravenna (1619-20) [...] dell'appartamento ducale di Mantova. Tra le cose migliori del G. si annoverano il S. Carlo Borromeo nella chiesa dei Poveri a Bologna; le due storie di s. Andrea Corsini nella galleria Corsini a Firenze; la Carità, la Speranza, l'Amore divino e S ...
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Pittore (Bologna 1520 - Milano 1595), capostipite di una famiglia di pittori bolognesi attivi prevalentemente in Lombardia. Allievo di P. Fontana, risentì anche di P. Tibaldi (ante d'organo con S. Cecilia [...] Maggiore); nel 1585 si trasferì con i figli Camillo (v.), Giulio Cesare (v.) e Carlo Antonio a Milano. Carlo Antonio (Bologna 1551 - Milano 1605 circa) fu pittore di nature morte e paesaggi. Ercole il Giovane (Milano 1596 - ivi 1676), figlio di ...
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Musicista (Bologna 1904 - ivi 1980). Studiò al Liceo musicale di Bologna con F. Alfano. Svolse attività di compositore, direttore d'orchestra e di cori, critico musicale. Dal 1950 si dedicò soprattutto [...] , fondando il Gruppo madrigalistico G. B. Martini. Insegnò musica corale, direzione di coro e composizione nel conservatorio di Bologna di cui fu direttore. Tra le sue composizioni figurano musiche di scena per Il barbiere di Siviglia di Beaumarchais ...
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Pittore (Bologna 1577 - ivi 1668); allievo di P. Fontana e di B. Cesi, a Firenze (dal 1599) lavorò col Passignano; tornato a Bologna (1606), si accostò a L. Carracci, accogliendone le istanze naturalistiche [...] . L'accentuata ricerca luministica sottolinea la forte partecipazione emotiva delle sue opere (Presentazione della Vergine al tempio, Bologna, S. Maria dei Servi; Morte della Vergine e Pietà, pinacoteca), che acquisirono monumentalità e ricchezza ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...