Pittrice (Bologna 1638 - ivi 1665), figlia di Giovanni Andrea (Bologna 1610 - ivi 1670), anch'egli pittore, divulgatore della pittura chiara e luminosa della maturità di G. Reni. Seguace anch'essa di Reni, [...] ma con maggiore incisività di disegno e un più ricco cromatismo (Battesimo di Cristo, 1658, Bologna, Certosa), introdusse nelle ultime opere un forte interesse luministico su influsso di F. Torri e C. Cignani (S. Francesco, 1664, Modena, Galleria ...
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Fisico italiano (Bologna 1917 - ivi 2006), prof. di fisica teorica all'univ. di Napoli (1950), poi all'univ. di Bologna e di Padova, e infine di fisica generale all'univ. di Bologna; socio nazionale dei [...] Lincei (1994). Fornì notevoli contributi teorici alla fisica della radiazione cosmica e alla fisica delle particelle elementari (in partic. evidenziando l'universalità delle interazioni deboli mediante ...
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Scultore (Bologna 1653 - ivi 1741), figlio di Camillo. Le sue opere, tra cui notevoli i rilievi di bronzo nelle chiese di S. Clemente in Isola e dei SS. Giovanni e Paolo a Venezia, d'ispirazione ancora [...] di chiaroscuro e vivacità di composizione settecentesca. Realizzò soprattutto terracotte (Compianto di Cristo, Bologna, S. Maria Maddalena) e decorazioni in stucco (chiese del Corpus Domini a Bologna; dell'Annunciata a Pesaro; del Suffragio a Fano). ...
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Musicista (Bologna 1632 - Modena 1692). Studiò con M. Cazzati a S. Petronio a Bologna, dove fu poi "violone da brazzo" (1666 circa), quindi (1674) vice-maestro e (1684) maestro alla corte di Modena. Ammirato [...] , particolarmente interessante in quanto rappresenta una tappa significativa nello sviluppo della forma-sonata. Il figlio Tommaso Antonio (Bologna 1663 - Modena 1745) fu alla corte di Modena, di cui divenne direttore nel 1707. Compose musica ...
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ASINELLI, Filippo
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Nacque a Bologna da Alberto nel primo o secondo decennio del sec. XIII. La sua famiglia, di cui era stato capostipite ai primi del secolo precedente un Pietro, committente della [...] cittadino. Dovette morire non molto tempo dopo.
Da lui va distinto il nipote Filippo, che, nato nel 1287, fu fatto cavaliere in Bologna da Carlo di Valois nel 1301, e che nel 1318 fu ambasciatore a Modena e Sapiente nel 1325; prima (1328) seguace del ...
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Matematico (Bologna 1681 - ivi 1761), fratello di Eustachio. Insegnò a Bologna, ove fu successore di B. Cavalieri e di P. Mengoli. Autore del trattato De constructione aequationum differentialium primi [...] dall'autore stesso nello studio delle equazioni differenziali e dei fondamenti del calcolo integrale. Nel 1742 succedette al fratello nella soprintendenza alle acque del territorio di Bologna e si dedicò, poi, quasi soltanto a questioni di idraulica. ...
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Erudito (Bologna 1479 - forse ivi 1552). Frate domenicano (dal 1493), inquisitore di Bologna (1550-51), compilò vite di santi e di domenicani illustri (De viris illustribus Ordinis Praedicatorum, 1517) [...] e altre opere d'erudizione storica (Historie di Bologna, fino al 1543, in parte pubbl. postume, in parte ancora inedite), ma è soprattutto noto per la sua Descrittione di tutta Italia (1550), la migliore opera cinquecentesca sull'Italia, derivata dai ...
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Musicista (Mondano, Bologna, 1858 - Bologna 1920), bibliotecario e prof. di storia della musica nei licei musicali (oggi conservatorî) di Pesaro e di Bologna, dove insegnò anche composizione. Più che per [...] le sue composizioni, T. è noto per la vasta e seria opera di musicologo: La musica strumentale in Italia nei secc. XVI, XVII e XVIII (1897-1901); Canzoni e arie italiane a una voce nel sec. XVII (1894); ...
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Architetto (Medicina 1749 - Bologna 1821), allievo, poi membro, e infine principe dell'Accademia clementina di Bologna. Seguace delle regole palladiane, mirò a semplificare linee e masse, talvolta con [...] un certo ardimento. Oltre a numerosi interventi nella provincia, le sue opere principali a Bologna sono la facciata dei SS. Gregorio e Sirio (1780) e il palazzo Hercolani (1792). Suoi progetti per il teatro, per mobili, ecc., sono conservati nel ...
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Ortopedico (Bologna 1880 - ivi 1940); prof. di clinica ortopedica nell'univ. di Bologna dal 1912, fu dal 1914 direttore dell'Istituto Rizzoli, del quale fondò a Cortina d'Ampezzo una succursale per l'elioterapia [...] e al perfezionamento di tecniche operatorie già precedentemente proposte. Raccolse una biblioteca specializzata per la storia della medicina, che è entrata a far parte, per donazione, delle raccolte dell'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...