Scultore e architetto (Pisa 1235 circa - ivi 1310 o 1311); avrebbe scolpito, insieme con Nicola Pisano, l'arca di s. Domenico nella chiesa omonima di Bologna (1264-67). Alcuni rilievi di essa sono stilisticamente [...] affini a quelli del pulpito di S. Giovanni Fuorcivitas a Pistoia, attribuiti, da fonti oggi scomparse, a un Guglielmo (1270), che avrebbe lavorato anche alla facciata di S. Michele in Borgo a Pisa (1304-13) ...
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FERRARA-TOMBA 512, Pittore di
P. E. Arias
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse, a cui si attribuiscono poche köhkes conservate nei musei di Ferrara, di Bologna e di Firenze. Quella di Ferrara [...] temi delle altre kölikes con scene generiche; all'interno di quella bolognese sono satiri e menadi. È vicino al Pittore di Bologna 519 e appartiene alla cerchia midiaca migliore; la sua produzione può datarsi intorno al 420 a. C.
Bibl.: J. D. Beazley ...
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Collezionista statunitense (n. Miami 1939). Ha studiato alla Princeton University e alla Johns Hopkins University - The Paul H. Nitze school of advanced international studies di Bologna. Presidente di [...] società finanziarie con sede a Miami e a Genova, ha collezionato opere d'arte, pubblicazioni e materiale documentario del periodo 1885-1945, con particolare attenzione alle arti decorative e applicate, ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] di radice paleologa che portò alla creazione di alcuni fra i capolavori della m. di tutti i tempi: il Salterio conservato a Bologna (Bibl. Univ., 346), la Bibbia detta di Carlo V a Gerona (Mus. de la Catedral, Arx. i Bibl.), quella all'Escorial (Bibl ...
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DALLE MASEGNE
Wolfgang Wolters
Famiglia di scalpellini e scultori veneziani operosi nei secoli XIV-XV.
Il soprannome "De Masignis" si trova solo in una parte dei documenti bolognesi; esso però venne [...] . d. R. Deputaz. di storia patria per le provincie modenesi, s. 5, IV (1905), p. XII; I. Supino, La scultura in Bologna nel sec. XV. Ricerche e studi, Bologna 1910, ad Ind.; P. Torelli, J. e P. P. D. a Mantova, in Rassegna d'arte, XIII (1913), pp. 67 ...
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CITTADINI
Giovanna Grandi
Di questa famiglia di pittori di origine milanese operosi nei secc. XVII-XVIII, soprattutto in Emilia, l'artista più conosciuto è Pier Francesco, noto anche come il Franceschino [...] e Giulia Ballarini Furono Giovanni Battista (Milano, 3 marzo 1657 [1658, secondo Zani]-19 giugno 1693) e Angelo Michele (nato a Bologna il 13 marzo 1659; si sposò il 2 luglio del 1680): il Crespi definisce il primo "pittore universale" e il secondo ...
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DIAMANTINI, Giuseppe
Paolo Bellini
Figlio primogenito di Vincenzo e di Vittoria Amici, nacque a Fossombrone (Pesaro-Urbino) nel 1621. Giunto in età di apprendere l'arte, fu inviato a Bologna ove, stando [...] pubblicati nella Felsina pittrice, sarebbe stato allievo di G. A. Sirani (Malvasia, a cura di A. Arfelli). A Bologna ebbe modo di studiare i grandi maestri emiliani, rimanendo soprattutto colpito dall'arte incisoria di Simone Cantarini. Dal Malvasia ...
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PARMEGGIANI, Tancredi
Davide Lacagnina
– Nacque a Feltre il 25 settembre 1927 da Paolo e Francesca Zallot. Insieme ai fratelli più piccoli Romano e Silvia, trascorse i primi anni di vita a Bologna per [...] , n. 2, pp. 150 s.; T. a Feltre (catal.), Feltre 1988 (testi di R. De Grada - S. Guarnieri); T. Opere inedite (catal. Bologna - Roma), Bologna 1988; F. D’Amico, T. 1950-1954 (catal.), Roma 1989; T. (catal.), Milano 1989 (testo di C. Natto); T. (catal ...
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COSSICH, Matteo, detto il Cremonese
Donatella Biagi
Di origine tedesca (Masini, 1666; Oretti, sec. XVIII; Calindri, 1782) 0 più probabilmente istriana (Supino, 1938; Raule, 1961), fu scultore e intagliatore [...] lunettoni del presbiterio, due cantorie, per le quali fornì due diversi disegni, conservati, con i documenti, nell'Arch. di Stato di Bologna (cart. I, 7076). Tutte e tre le opere furono eseguite in legni di pioppo e noce e terminate nel 1626, come ...
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Scultore (Firenze 1497 - ivi 1550). Si formò con A. Sansovino; lavorò a Roma al monumento funebre di Adriano VI in S. Maria dell'Anima e a Bologna (S. Petronio: rilievi sulla facciata, 1525-27; Assunzione [...] della Vergine, 1537); collaborò anche ai rilievi della S. Casa di Loreto. A Firenze, dopo il 1537, fu al servizio di Alessandro e Cosimo de' Medici: i disegni dei giardini e le fontane delle ville di Castello ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...