PASSEROTTI, Tiburzio
Angela Ghirardi
PASSEROTTI (Passarotti), Tiburzio. – Figlio primogenito del celebre pittore Bartolomeo e di Imperia Toselli, nacque a Bologna nel 1553 e fu battezzato l’8 giugno [...] tra il 1590 e il 1595 le importanti pale d’altare con la Madonna in gloria e i ss. Brigida, Giovanni Evangelista, Giacomo (Bologna, coll. privata), già nella cappella Pepoli in S. Petronio (Ghirardi, 1986b, p. 778), e con la Madonna in gloria e i Ss ...
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Pittore (Udine 1635 - Venezia 1719). Formatosi a Bologna, pare col Guercino, risentì anche l'influsso di B. Strozzi. Vivace ritrattista, è, tra i veneti minori, uno dei più significativi interpreti dell'ambiente [...] sociale del suo tempo ...
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Pittore italiano (San Lazzaro di Savena 1833 - Bologna 1916). Autodidatta, in un viaggio a Parigi (1867) potè conoscere le opere dei maestri di Barbizon e fu particolarmente colpito da J.-F. Millet. Paesista [...] di grande sensibilità, seppe dare alle sue pitture, seppure in modi spesso ingenui, compostezza spaziale e profondità di colore ...
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Calzolari, Pier Paolo. - Artista concettuale italiano (n. Bologna 1943). Esponente dell’Arte povera, dalla metà degli anni 1960 ha lavorato con materiali effimeri, precari (legni, stagnola, rottami, detriti, [...] oggetti quotidiani), inusuali (tubo al neon, strutture ghiaccianti), accompagnando con scritte le sue installazioni, intese come luogo di trasformazione e di incontro ...
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PAOLO DI BONAIUTO
Fabio Massaccesi
– Non si conosce la data di nascita di questo scultore veneziano, la cui attività è limitata, allo stato attuale delle conoscenze, a tre rilievi (i Ss. Floriano, Domenico, [...] di Vincenzo, in Dizionario biografico degli Italiani, III, Roma 1961, p. 582; R. Roli, La pala marmorea di San Francesco in Bologna, Bologna 1964, p. 80; J.H. Beck, Niccolò dell’Arca: a reexamination, in The art bullettin, ILVII (1965), pp. 341-343 ...
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Pittore (Urbino 1469 - ivi 1523). Formatosi a Bologna con F. Francia, risentì poi l'influenza di L. Signorelli, Perugino e Raffaello, col quale lavorò forse a Roma in S. Maria della Pace (1513-14). Tra [...] le opere, SS. Tommaso di Canterbury e Martino (1504, Urbino, Galleria nazionale delle Marche); Maddalena (1508, in deposito ivi); la raffaellesca Noli me tangere (Cagli, S. Angelo Minore). Possedette una ...
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GRIMALDI, Giovan Francesco
Roberto Cannatà
, Nacque a Bologna, come riferiscono i suoi biografi e come conferma l'appellativo di bolognese con cui è designato in moltissimi documenti. L'anno di nascita [...] catalogo di Giacinto Calandrucci, in Studi romani, XXXVI (1988), 3-4, pp. 275-277; O. Kurz, Bolognese drawings at Windsor Castle, Bologna 1988, pp. 111-113; D. Batorska, G. as collaborator of Agostino Tassi, in Paragone, XLII (1991), 499, pp. 67-69 ...
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Pittore (Milano 1661 - ivi 1713). Formatosi a Bologna con C. Cignani, nel 1685 fu a Roma dove assorbì le diverse influenze del Baciccia e di C. Maratta (Sacra Famiglia, 1686, S. Francesco a Ripa). Attivo [...] in seguito in Lombardia, in Piemonte e in Liguria, L. seppe combinare gli apporti della scuola emiliana con la sontuosità decorativa genovese sfumando il modellato in tonalità più chiare e brillanti. Autore ...
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BIANCHI, Baldassarre, detto Bianchini
Anna Ottani
Nacque a Bologna nel 1614. Ornatista e scenografo, fu avviato all'arte del disegno dall'incisore G. B. Coriolano, ma le sue inclinazioni spiccatamente [...] Giuseppe. Va ricordata inoltre, fra le opere perdute, la quadratura dipinta per la Sala degli anziani nel palazzo pubblico di Bologna, le cui figure spettavano alla mano di G. Battista Caccioli, discepolo dei Canuti. Due disegni a penna e bistro, a ...
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Critico d'arte e letterario italiano (n. Bologna 1935). Partendo dalle posizioni teoriche del Gruppo '63, si è occupato di fenomenologia degli stili artistici, interessandosi in particolare di storia dell'arte [...] moderna e contemporanea. Parallelamente si è dedicato agli studi di critica letteraria, analizzando le nuove forme di romanzo con particolare riferimento al nouveau roman francese. Teorico di una più diretta ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...