Pittore, scultore e architetto (n. forse Treviso 1498 - m. Boulogne 1544), probabilmente appartenente alla famiglia di P. M. Pennacchi, benché non vada confuso con il pittore Girolamo Pennacchi, anch'egli [...] Tra le sue opere: un quadro (S. Rocco fra i santi Girolamo e Sebastiano) nella sacrestia della chiesa della Salute a Venezia; a Bologna un Noli me tangere in S. Giovanni in Monte; gli affreschi (1525) in S. Petronio, la Presentazione al Tempio, in S ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà (v. vol. vii, p. 1173)
B. d'Agostino
F) Villanoviano tosco-laziale - G) Villanoviano meridionale - H) Villanoviano settentrionale.
F) [...] id., ibid., LXX, 1958, pp. 7-37; Am. Journ. Arch., LXIII, 1959, p. 391, tav. 99, 20; R. Bloch, in Civ. del Ferro, Bologna 1960, pp. 251-264; id., in St. Etr., XXXI, 1963, pp. 399-423. - Volterra e dintorni: G. Chierici, in Bull. Paletn. It., I, 1875 ...
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AGNELLI (dell'Agnello), Guglielmo
Riccardo Barsotti
Converso del convento domenicano di S. Caterina in Pisa, come tale è ricordato nella Chronica conventus antiqua, necrologio redatto in gran parte [...] ss.; Id., Note su fra' Guglielmo, in Riv. d'arte, XI (1929), pp. 378-395; I. B. Supino, L'arte nelle chiese di Bologna, Bologna 1932, pp. 184 ss.; P. T. Alfonsi, L'arca di S. Domenico e Nicola Pisano, in Memorie Domenicane, LI (1934), pp. 153 ss.; R ...
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Pittore e architetto (Palermo 1530 circa - Roma 1602). Scolaro di Sebastiano del Piombo, fu al servizio del duca di Ferrara (1579) e di papa Gregorio XIII (1582). Eseguì a Bologna il progetto della Fontana [...] (1563) e quello della Fontana del Nettuno del Giambologna. Sue opere di pittura si trovano in San Giacomo Maggiore a Bologna e a Ferrara; sono evidenti influenze raffaellesche e michelangiolesche a Roma, nella stanza di Costantino in Vaticano e nel ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] , II, Milano 1985, pp. 117-121.
4 E. Godoli, Architettura e città, in Storia dell’Emilia Romagna, a cura di A. Berselli, III, Bologna 1980, p. 1158.
5 P.G. Caron, Corso di storia, cit., pp. 121-123; P. Bellini, Le leggi ecclesiastiche, cit. p. 150.
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Pittore bolognese (sec. 15º), figlio e scolaro di Iacopo di Paolo (notizie dal 1410 al 1449), assimilò largamente le forme del gotico europeo (Crocefissione, 1445, Bologna, chiesa dell'Osservanza). Dipinse [...] anche vetrate, vessilli, pennoni e arredi ...
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MAESTRO di OFFIDA
S. Manacorda
Anonimo pittore attivo nelle Marche e in Abruzzo tra il quarto e il settimo decennio del 14° secolo.
Il M. di Offida trae il nome dal ciclo affrescato nella cripta della [...] alla cerchia di Allegretto Nuzi (Van Marle, 1925) o ad Andrea da Bologna (Venturi, 1915, p. 14; Berenson, 1932, p. 11), pittore con ss. Norberto di Xanten (o di Magdeburgo) e Nicola di Bari (Bologna, Leone de Castris, 1984). Tra il 1350 e il 1360 il ...
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JACOPINO di Francesco de' Bavosi (o de' Papazzoni)
P. Castellani
Pittore bolognese documentato dal 1360 ca. al 1386, anno in cui risulta morto (Filippini, Zucchini, 1947).Si ha notizia di un viaggio [...] L. Bellosi, Buffalmacco e il Trionfo della Morte, Torino 1974, pp. 86-87; Pittura bolognese del '300. Scritti di Francesco Arcangeli, Bologna 1978, pp. 35-74; A. Conti, Gli affreschi di Mezzaratta, ivi, pp. 136-139; D. Benati, Pittura del Trecento in ...
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Architetto (Vignola 1507 - Roma 1573). È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo del tardo Rinascimento. Figura centrale nella fase manieristica dell'architettura, V. si caratterizzò per [...] vitruviana, poi (1541-43) fu in Francia al servizio di Francesco I (non sappiamo con certezza cosa fece), e (1543-50) a Bologna, occupato in lavori di carattere tecnico e dove fece, fra l'altro, il portico dei Banchi. Di nuovo a Roma (1550), vi ebbe ...
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FANELLI, Virgilio
Adele Condorelli
Figlio dello scultore Francesco e della prima moglie di questo, Lucrezia, di cui presumibilmente era il primogenito essendogli stato imposto il nome del nonno paterno, [...] genn. 1678.
Il figlio Francesco, nato a Genova nel 1628, era divenuto cittadino bolognese e dai documenti dell'Archivio di Stato di Bologna risulta che egli continuò ad esercitare l'arte del padre e che il 20 ag. 1669 ottenne la licenza di tenere in ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...