Pittore italiano (Padova 1915 - Calenzano 1991). Allievo a Bologna di V. Guidi, ha sentito anche l'influsso del tonalismo morandiano. Ha accolto nella sua ricerca suggestioni materico-informali. ...
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Pittore (Casale Monferrato 1665 - Brescia 1743), allievo, a Bologna, di M. Franceschini, del quale fu anche collaboratore. Dal 1701 attivo a Brescia, ove lasciò molte opere. ...
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Incisore su rame (inizî sec. 16º) operoso a Bologna, scolaro di F. Francia; lavorò soprattutto per orafi, fornendo scene mitologiche e motivi ornamentali, in parte derivati da Nicoletto da Modena. ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] in Art News, LXXIII (1974), pp. 60-64; N. Marinelli, Il tema religioso in L F., tesi di laurea, Univ. degli studi di Bologna, a.a. 1977-78; G. Greer, Le tele di Penelope. Le donne e la pittura attraverso i secoli, Torino 1980, pp. 12-35; A. Ghirardi ...
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Pittore (n. Firenze 1694 - m. 1766). Allievo a Bologna di G. dal Sole. Fu uno dei più attivi frescanti del suo tempo: affreschi a Firenze in S. Maria del Carmine (1746-48) e in S. Verdiana (1747-51), nel [...] duomo di Pistoia, nel Palazzo Arcivescovile di Siena, a Roma nella biblioteca del palazzo Corsini (1748), ecc ...
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Pittore (n. Modena 1654). Dopo aver lavorato a Bologna e Modena, si recò a Nevers e a Parigi, dove dipinse nella biblioteca dell'antica Casa Professa dei gesuiti, poi liceo Charlemagne. Nel 1698 intraprese [...] un viaggio in Cina, del quale scrisse una relazione (Relation du voyage fait à la Chine... par le sieur Giov. Gherardini, 1700) ...
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Architetto (Montalto, Macerata, 1559 - Macerata 1622). Studiò a Bologna e a Roma, dove fu canonico di S. Lorenzo in Damaso. Progettò la chiesa di S. Carlo ai Catinari (1612-20), una delle più notevoli [...] costruzioni barocche di Roma, con slanciata cupola, geniale nell'impostazione del problema del rapporto fra pianta centrale e pianta longitudinale, e, a Macerata, la chiesa di S. Giovanni, terminata nel ...
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Pittore (Bruxelles 1503 - ivi 1580). Nel 1529 a Bologna dipinse l'arco di trionfo per Carlo V; poi a Roma godé della protezione del card. Grimani di Aquileia, che lo condusse a Venezia. Le sue opere, che [...] rivelano l'adesione a modelli rinascimentali italiani e tedeschi, sono caratterizzate da un accentuato gusto drammatico. In Spagna (1537-60 circa) eseguì, tra l'altro, un vasto retablo della Purificazione ...
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Scultore italiano (Milano 1926 - ivi 2003). Studiò a Bologna e a Milano con M. Marini, la cui influenza è avvertibile, insieme a quella fondamentale di A. Martini, nella decorazione della facciata di S. [...] Marcellina a Milano (1956). Si orientò poi verso modi non figurativi organico-simbolici (Struttura vegetale, 1968, Milano, Galleria d'arte moderna) e verso una semplificazione strutturale di forme che ...
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GENNARI, Cesare
Nora Clerici Bagozzi
Figlio di Ercole e di Lucia Barbieri, sorella di Giovan Francesco, detto il Guercino, nacque a Cento, dove fu battezzato il 12 dic. 1637.
Crebbe nella dimora bolognese [...] Modena 1787, pp. 18, 57; J.A. Calvi, Notizie della vita, e delle opere del cavaliere G.F. Barbieri detto il Guercino da Cento, Bologna 1808, pp. 55-57; G. Casali, Guida per la città di Forlì, Forlì 1838, pp. 48, 50; G. Atti, Sunto storico della città ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...