BOLOGNA 589, Pittore di
A. Stenico
Ceramografo àpulo del IV sec. a. C. della scuola del Pittore di Tarporley.
Bibl.: A. D. Trendall-A. Cambitoglou, Early Apulian Vase-lists (in preparazione). ...
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CRISTOFORO da Bologna, il Vecchio
D. Rigaux
Pittore, figlio di Jacopo Biondi, documentato a Bologna dal 1363 al 1410 (Filippini, Zucchini, 1947). Benché le fonti, da Vasari in poi, siano incerte nell'indicarne [...] col mezzo dei monumenti dalla sua decadenza nel IV secolo fino al suo risorgimento nel XVI, VI, Milano 1835; E. Arslan, Cristoforo da Bologna, RivA 19, 1937, pp. 85-114; R. Longhi, La mostra del Trecento bolognese, Paragone 1, 1950, 5, pp. 5-44 (rist ...
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BORBONI, Matteo
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Nacque a Bologna verso il 1610; secondo il Malvasia (1678, I, p. 207; II, p. 148), frequentò la scuola di G. Ferrantini e, con G. D. Sirani, quella di G. B. Cavazza. Negli anni 1639-1678 [...] solo il S.Benedetto dal dipinto di Guido Reni in S. Michele in Bosco e una Madonna (Bartsch).
Il B. morì a Bologna intorno al 1678. Manca qualsiasi documentazione per affermare che egli si sia recato in Francia, come invece scrive il Félibien, o che ...
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Scultore (Bologna 1690 - ivi 1770), allievo a Bologna di A. Ferreri (1711-12) e poi, dal 1718, a Roma di C. Rusconi. Esponente del rococò emiliano, usò soprattutto lo stucco e la terracotta. Notevoli tra [...] le sue opere: Fortezza e Prudenza, Bologna, palazzo Gozzadini; Orazione nell'orto, San Giovanni in Persiceto, chiesa arcipretale; Memoria funebre del Generale Marsili, 1733, Bologna, San Domenico. Allievo e collaboratore del padre fu il figlio ...
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Pittore italiano (Luzzara 1912 - Bologna 2006). Allievo di G. Morandi e di V. Guidi all'Accademia di belle arti di Bologna, nel 1947 fu a Parigi dove guardò con interesse alle soluzioni postimpressioniste [...] rientro in Italia, nell'ambito dell'astrattismo informale (Paesaggio in grigio, 1954, Bologna, Galleria comunale d'arte moderna). Insegnò pittura (1963-78) all'Accademia di Bologna.Tra le mostre antologiche, si ricorda quella al Palazzo Re Enzo di ...
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Architetto italiano (Bologna 1930 - ivi 2016). Figura centrale dell’architettura italiana del Novecento, ha posto al centro della sua indagine la relazione tra spazio urbano e spazio sacro, fornendo un [...] gli interventi di G. nell’architettura pubblica (complesso di edifici a uso abitazione e negozi nel quartiere CEP, via della Barca, Bologna, coord. G. Vaccaro, 1957-60; cimitero di Erto a Monte, 1970-72; teatro all’aperto, Gorizia, 1984; progetto per ...
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Pittore (Bologna 1512 - ivi 1597). Esponente del manierismo emiliano, risentì in un primo tempo dei modi raffaelleschi di Innocenzo da Imola e di Perìn del Vaga, di cui fu aiuto a Genova (1527). A Roma, [...] i collaboratori di G. Vasari. Tra le sue opere principali: la Beata Diana d'Andalò, 1546, Bologna, S. Domenico e la Disputa di s. Caterina, 1551, Bologna, chiesa del Baraccano, in cui il suo stile volge a forme michelangiolesche. n La figlia Lavinia ...
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Pittore (Bologna 1474 o 1475 - ivi 1552). Formatosi presso il padre, Giovanni Antonio, anch'egli pittore, risentiva del Francia e del Costa, prima del viaggio a Roma (1500-1503 circa), ove l'incontro con [...] principali (tre affreschi nell'oratorio di S. Cecilia a Bologna, 1506-08 circa; affreschi nella cappella di S. Agostino una serie di ritratti, nella pala di S. Martino a Bologna, egli giunge ad accenti personalissimi, di espressione icastica e di ...
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Pittore (Sassuolo 1577 - Bologna 1660). Fu influenzato prima da L. Carracci, poi dai maestri veneziani (Natività e Adorazione dei Magi, 1612-13, in S. Paolo a Bologna). Parimenti d'influsso veneto è la [...] pala con La Madonna e i ss. Alò e Petronio nella Pinacoteca di Bologna (1614). Altre sue opere notevoli sono il Battesimo di Cristo (Modena, S. Pietro) e il Miracolo della Cena (Bologna, S. Salvatore). ...
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Pittore (Bologna 1532 - ivi 1577). Si formò nell'ambito della tradizione classicista del Bagnacavallo, aggiornandosi su P. Tibaldi e P. Fontana; nel 1563-64 fu a Roma, dove risentì di T. Zuccari e G. Vasari [...] (Flagellazione, galleria Borghese). Dopo il ritorno a Bologna si accostò a Correggio e Parmigianino (Trasfigurazione, 1569, Bologna, Corpus Domini) per tornare, nelle ultime opere, a un classicismo più contenuto (Madonna in trono e santi, 1577, ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...