Storico e critico d'arte (Bologna 1915 - ivi 1974), direttore (1958) della Galleria d'arte moderna di Bologna, dal 1967 prof. nell'univ. di Bologna. I suoi studî sono rivolti all'arte bolognese ed emiliana [...] dal '300 ai nostri giorni (Bastianino, 1963; Morandi, 1964; Natura ed espressione nell'arte bolognese ed emiliana, 1970) e all'arte moderna e contemporanea (Gli impressionisti a Venezia, 1948; Graham Sutherland, ...
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FANCELLI, Pietro
Vincernza Maugeri
Figlio dell'ornatista Petronio e di Orsola Benedelli, nacque a Bologna il 18 maggio 1764. Nel 1774 si trasferì con la famiglia a Venezia, dove studiò sotto la guida [...] attivi tanto da assumere la vicepresidenza con Antonio Beccadelli nel 1793-94. Il 20 giugno 1796, con l'entrata in Bologna delle truppe di Bonaparte, insieme con gli altri maestri dell'Accademia, si trovò ad affrontare il duro compito di conservare ...
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AZZOLINI, Tito
Paola Barocchi
Nacque a Bologna il 3 giugno 1837; allievo del collegio artistico Venturoli, sino al 1857 studiò architettura e prospettiva presso l'Accademia di Belle Arti avendo come [...] . A Roma infatti egli aveva studiato con maggior impegno, consigliato anche da A. Sarti che gli fu maestro, architettura, e a Bologna lasciò il maggior numero di opere sue.
La sua opera architettonica più importante sono le scalee e i porticati della ...
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Orafo (Bruxelles 1574 o 1575 - Bologna 1650), attivo a Bologna, dove fondò per testamento il cosiddetto Collegio Jacobs (Collegio dei Fiamminghi). Suo figlio Pieter (m. 1630) fu anch'egli orafo. ...
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Designer e architetto italiano (n. Bologna 1959). Fondatore (1986) del movimento culturale il Bolidismo, è fautore di un'estetica della velocità e della fluidità. Nel 1986-87 ha collaborato al progetto [...] , ha lavorato nell'ambito del product design e della corporate identity (Ferrari, Fiorucci, Omnitel, Superga, ecc.), con studi a Bologna, Milano e Tokyo. Formatosi a Firenze e a Milano, è approdato al design dopo aver lavorato come fumettista e ...
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Pittore e incisore (Cremona 1671 - Bologna 1749). Allievo di L. Pasinelli, fu tra i più raffinati pittori del Settecento bolognese. Oltre ai soggetti religiosi, trattò con severa eleganza temi storici, [...] mitologici, allegorici. Operò soprattutto a Bologna, ma anche a Palermo, Lucca, Bergamo, ecc. e (per il duca di Richmond) in Inghilterra. ...
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Architetto e teorico dell'architettura (Bologna 1475 - Fontainebleau 1554). Nonostante l'incerta cronologia degli esordî, è indubbia la lunga formazione a Bologna, dove S. iniziò e condusse, fino al 1510 [...] -22 circa) lo avvicinarono allo studio delle antichità sotto la guida di B. Peruzzi che, d'altronde, era presente a Bologna per progetti della facciata di S. Petronio (1522-23). L'esperienza veneziana (iniziata nel 1528) come "maestro di legname" e ...
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Pittore di vetrate, attivo a Bologna (n. Soncino prima del 1450 - m. forse a Bologna 1527). Eseguì, insieme a Giacomo da Ulm, le vetrate (1466 circa) nella cappella dei Notari di S. Petronio. Lavorò inoltre [...] a Milano, per il Duomo, e a Venezia, per i Frari. Due sue vetrate, con l'Annunciazione, sono nella chiesa di S. Giacomo a Soncino ...
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Pittore (Arcore di Brianza 1801 - Bologna 1873); studiò con L. Sabatelli a Milano, poi a Roma, ritornò nel 1831 a Milano, dove eseguì un ritratto famoso di Vincenzo Bellini. Seguirono varî dipinti storici, [...] nella cattedra di Brera; dal 1843 al 1854 fu a Torino prof. all'Accademia Albertina; dal 1859 fu direttore dell'Accademia di Bologna. Celebrato ritrattista, ricevette numerose commissioni per soggetti storici, che trattò in modo convenzionale. ...
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DAVIA, Giuseppe
Gianpaolo Brizzi
Nato a Bologna da Francesco e Laura Bentivoglio il 23 genn. del 1710, trascorse l'infanzia a Rimini presso lo zio, il cardinale Giovanni Antonio, e la madre qui relegata [...] . e stranieri negli Stati Estensi, Modena 1855, pp. 178-81; G. Guidicini, I Riformatori dello Stato di libertà della città di Bologna, II,Bologna 1869, pp. 50 s.; G. Canevazzi, La scuola militare di Modena, 1762-1914, 1, Modena 1914, pp. 61-80; G. P ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...