Letterato (n. Bologna poco dopo il 1350 - m. 1400). Dopo aver studiato retorica e diritto, divenne notaio e cancelliere. Cancelliere del cardinale F. Carafa legato di Bologna (1378), alla morte di questo [...] (1389), divenne cancelliere del comune; ma nel 1399, essendo prevalsa la parte politica a lui contraria, dovette abbandonare la città. Appartenne alla cerchia di Petrarca. Di lui restano rime e numerose ...
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Uomo politico (Bologna 1761 - ivi 1839); uno dei capi della Repubblica Cisalpina (deputato, ministro di polizia nel 1798, poi membro del Direttorio), fu deputato ai comizî di Lione e resse successivamente, [...] prefetto, i dipartimenti del Serio (1802), del Rubicone (1804) e dell'Adige (1805). Seguì A. Aldini a Parigi nel 1805, e dal 1811 al 1825 ebbe la direzione generale del censo a Milano. Tornato a Bologna (1825), vi fu senatore, cioè sindaco (1831-36). ...
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Biologo (Escarène, Nizza, 1873 - Bologna 1967), dal 1903 prof. di patologia vegetale nell'univ. di Bologna. Deputato nella 27a e 28a legislatura (1924-34), sottosegretario all'Economia nazionale (luglio [...] 1924 - novembre 1926), senatore del regno dal 1934. Ha pubblicato, oltre a numerose memorie di fitopatologia e di agronomia: Malattie crittogamiche delle piante coltivate (1897; 8a ed. 1947); Le bonifiche ...
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Patriota (Cento 1801 - Bologna 1849); barnabita, dal 1822 al 1828 insegnò retorica a Napoli e successivamente si diede alla predicazione, finché nel 1848 seguì come cappellano le truppe pontificie del [...] emesso nei suoi confronti un breve di secolarizzazione, che non gli fu comunicato. Compagno di Garibaldi durante la sua ritirata attraverso l'Italia centrale, fu catturato il 4 agosto 1849 dagli Austriaci a Comacchio, tradotto a Bologna e fucilato. ...
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Matematico (Bologna 1465 - ivi 1526); insegnò matematica nello studio di Bologna (1496-1526). Il suo nome è legato alla scoperta della formula risolutiva dell'equazione generale di terzo grado. Si tratta [...] del primo passo decisivo della matematica moderna di là dai confini della matematica greca. La sua scoperta rimase per molti anni in una cerchia ristretta e si diffuse solo più tardi, attraverso N. Tartaglia ...
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Matematico italiano (Ravenna 1875 - Bologna 1932), prof. di analisi nelle univ. di Padova e Bologna. Socio corrispondente dei Lincei (1930). Autore di notevoli ricerche soprattutto sulla teoria delle funzioni [...] e sulla teoria della misura. A lui si deve tra l'altro il concetto di continuità assoluta (1905) e un teorema sulla convergenza e sull'analiticità della somma di una serie di funzioni analitiche. Studiò ...
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Matematico (Bologna 1626 - ivi 1686). Allievo di B. Cavalieri, succedette a lui nella cattedra di matematica dell'univ. di Bologna. L'opera di M. rappresenta una fase di passaggio tra il metodo infinitesimale [...] geometrico degli indivisibili di B. Cavalieri e i metodi infinitesimali di G. W. von Leibniz e I. Newton. Nelle Novae quadraturae arithmeticae M. dà il primo importante contributo alla teoria delle serie; ...
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Musicista (Napoli 1709 - Bologna o Napoli 1770 circa). Esordì quale operista a Napoli nel 1729. Nel 1735 fu chiamato a Pietroburgo, direttore della nuova compagnia di opere italiane, e vi compose varie [...] tradotto in russo da V. Trediakovskij, è la prima opera rappresentata in Russia; Cefal i Prokris (1755) è la prima opera su libretto originale russo (di A. P. Sumarokov), ed eseguita da soli cantanti russi. Nel 1762 l'A. si trasferì a Bologna. ...
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Intarsiatore (Bergamo 1490 circa - Bologna 1549); accolto (1528) nei padri predicatori di Bologna, intarsiò (1528-30), aiutato dal parente e scolaro Francesco Z., sette stalli del coro della loro chiesa, [...] suo capolavoro, che terminò poi (1541-49) con altri aiuti tra cui il fratello Stefano. Lavorò anche nel S. Pietro di Perugia (1536), nel duomo di Genova (con Francesco Z., 1540) ed eseguì nello stesso ...
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Scrittore italiano (Bologna 1877 - ivi 1951), prof. per molti anni nell'Accademia di belle arti di Bologna; collaborò ai principali giornali e periodici con articoli di varia cultura, raccolti poi parzialmente [...] in volume (Passeggiate, 1923; Divertimenti, 1930; ecc.). Pubblicò numerosi volumi di poesia e di narrativa, nei quali espresse, seppure attraverso influssi dannunziani, e, in minor misura, pascoliani, ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...