Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] anni. Ma l'opera a cui soprattutto è legata la fama di P. è il De immortalitate animae, pubblicata a Bologna nel 1516, che sollevò subito la violenta reazione della Chiesa. A Venezia infatti il libro venne dato pubblicamente alle fiamme, mentre ...
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Scienziato e letterato (Bologna 1674 - ivi 1739); fratello di Gabriele; d'ingegno vivo e versatile, studiò filosofia e lettere, poi legge, infine si diede alla matematica e all'astronomia. Dal 1699 lettore [...] fino al 1844) delle Ephemerides motuum coelestium, che resero celebre in tutto il mondo scientifico l'osservatorio di Bologna, sia curando il trasporto della Specola dal palazzo Marsili sulla torre dell'edificio universitario, dove ancora si trova ...
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Ingegnere italiano (Bologna 1892 - ivi 1956). Prof. di scienza delle costruzioni dal 1931 nell'univ. di Bologna. Autore di numerosi studî e di un ampio trattato di Scienza delle costruzioni (1941). ...
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Pittore (Bologna 1555 - ivi 1619), cugino di Agostino e di Annibale. Si formò dapprima con P. Fontana, poi a Firenze col Passignano. Fu anche a Parma, a Mantova, a Venezia e, con felice eclettismo, trasse [...] in seguito alla drammaticità iniziale, con reminiscenze manieristiche, che si manifesta nella decorazione di S. Michele in Bosco a Bologna. Il suo studio, che costituì il primo nucleo dell'Accademia dei Desiderosi, fu centro di discussioni artistiche ...
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Beretta, Arturo. – Odontostomatologo italiano (Bologna 1876 – ivi 1941). Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'ateneo bolognese nel 1901, è diventato assistente nell'ospedale maggiore fino al 1903, [...] ha avuto il titolo di professore straordinario e nel 1918 quello di ordinario. L'anno seguente ha ottenuto dal comune di Bologna parte della sede dell'Ospizio degli ottuagenari dove ha creato l'Istituto clinico per le malattie della bocca e la prima ...
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Architetto (Budrio 1759 - Bologna 1831), esponente del neoclassicismo, fu attivo a Bologna (1775, scalone del Palazzo Comunale; 1787, cupola di Santa Maria della Vita; 1817-20, Sferisterio). Progettò anche [...] il Teatro Comunale ...
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Medico (Bologna 1689 - ivi 1782). Fu primario e chirurgo all'univ. di Bologna e prof. di filosofia e di anatomia. La sua opera principale è De nonnullis cranii ossiumque fracturis (1751). ...
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Astronomo (Bologna 1599 - ivi 1677), fece osservazioni celesti in una sua specola a villa Battedizzo a Bologna, impiegando cannocchiali da lui stesso costruiti. Fu uno dei più competenti ottici del tempo. ...
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Anatomista (Bologna 1716 - ivi 1774); moglie di un medico, si dedicò allo studio dell'anatomia, nella quale divenne tanto abile da conseguire la cattedra di anatomia nell'università di Bologna. ...
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Architetto (n. Bologna - m. ivi 1672). Costruì il palazzo Davia-Bargellini a Bologna (1638-58), di salda e sobria architettura, e la porta Galliera (1661), in cui sono palesi i ricordi cinquecenteschi. ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...