I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] ecc.);
(b) -ardo, che, «disconoscendo il significato positivo della fonte germanica -ard dei nomi propri, quali Riccardo, Boiardo (e anche dell’agg. gagliardo), può assumere significato peggiorativo come formativo di aggettivi, di base nominale, come ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] poi a piena maturazione nel secondo Quattrocento, accompagnando o causando il risorgere della poesia (A. Poliziano, M.M. Boiardo, I. Sannazzaro); ricevette infine nel primo Cinquecento da P. Bembo la sua sistemazione nella teoria e nel concreto ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] altre.
Simili scempiamenti compaiono graficamente negli scritti di autori classici settentrionali come ➔ Baldassarre Castiglione, ➔ Matteo Maria Boiardo e ➔ Ludovico Ariosto, i quali, talvolta, nel timore di sbagliare per difetto, cadono nell’errore ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] del poema, le cui striature padano-settentrionali – peraltro istituzionali del genere eroico-cavalleresco, da ➔ Matteo Maria Boiardo a ➔ Ludovico Ariosto – non mettevano minimamente in discussione la solidità e la pervasività del sistema tosco ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] , del latino e del toscano. Il campione più rappresentativo è L’Inamoramento de Orlando di ➔ Matteo Maria Boiardo, in cui la lingua risulta eterogeneamente costituita grazie all’apporto di componenti diverse: la koinè settentrionale, il latinismo ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] (Tavoni 1992: 47-57; 85-105). Due autori sono emblematici di questo processo: a Ferrara, ➔ Matteo Maria Boiardo, a Napoli Jacopo Sannazaro. Il primo, passando dalla scrittura privata dell’epistolario alla poesia narrativa dell’Orlando innamorato e ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] decenni del Quattrocento l’intromissione di forme dialettali è palese, per es., in uno scrittore come ➔ Matteo Maria Boiardo, non solo nell’Innamorato ma anche negli Amorum libri, che maggiormente si approssimano al toscano letterario: non a livello ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] uso presso la corte estense di Ferrara, che divenne strumento di espressione artistica nelle opere di ➔ Matteo Maria Boiardo.
L’uso del volgare nella corrispondenza ufficiale è documentato precocemente anche in alcune lettere della corte angioina di ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] elemento ipotetico:
(49) Con quei che il menan prenderò bataglia, / ben che sian mille e più quella canaglia! (Boiardo, L’innamoramento de Orlando, Milano - Napoli, 1999, p. 495)
Questo valore, oggi perduto, sopravvive nella formula cristallizzata il ...
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boiaro
(ant. boiardo) s. m. [dal russo bojar, che è dallo slavo ant. boljarŭ, di etimo incerto; cfr. il gr. biz. βολιάδες che nel sec. 10° indicò i capi dell’aristocrazia bulgara; la forma boiardo attrav. il fr. boyard]. – 1. Denominazione...
musorno
muṡórno agg. [der. di muso], ant. – Imbronciato, immusonito: Edmondo ... stava m., colle braccia incrocicchiate e a capo basso (Bresciani); più raro, trascurato, trasandato: Pallido, afflitto e con barba m. (Boiardo), incolta, ispida.