LENIO, Antonino
Stefano Jossa
Nacque nel Salento, forse a Parabita (cfr. Tafuri, p. 255), tra il 1470 e il 1475. Il cognome e il nome fanno pensare a una latinizzazione, ma non è possibile fare ipotesi [...] di Erodoto, Luciano e Apuleio, legano l'Oronte gigante alla cultura narrativa quattrocentesca, in dialogo più con Poliziano, Pulci e Boiardo che con i contemporanei Ariosto e Bembo.
Nel 1528 il L. seguì in esilio, a Ragusa in Dalmazia, Francesco Del ...
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HUNT, James Henry Leigh
Mario PRAZ
Giornalista, critico e poeta nato a Southgate (Middlesex) il 19 ottobre 1784 e morto il 28 agosto 1859 a Putney (Londra). Suo padre, a causa dei suoi sentimenti lealisti, [...] da un'analoga antologia, Wit and Humour; nel 1846, Stories from the Italian Poets, with Lives of the Writers (Dante, Pulci, Boiardo, Ariosto, Tasso, con sunti in prosa e traduzioni in versi); nel 1849, altre antologie d'amena lettura (A Book for a ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] di endecasillabi non canonici si riscontrano nella poesia duecentesca, e più tardi nella versificazione canterina e cavalleresca (Boiardo), anche nella variante con accento di 5ª, rigorosamente evitato nella lirica.
Il decasillabo prevede l’ultima ...
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BENUCCI, Alessandra
Remo Ceserani
Nacque, probabilmente a Barletta, verso il 1481. Il padre, Francesco di Paolo soprannominato Zampella, era un mercante fiorentino che s'era stabilito a Barletta prima [...] che rappresentava la B. come una colta donna fiorentina, che avrebbe suggerito al poeta l'idea di continuare il poema dei Boiardo; oppure l'altra leggenda, secondo la quale essa avrebbe aiutato il poeta a compiere la revisione linguistica, in senso ...
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DAL CAMPO, Luchino
Gabriele Nori
Di lui sappiamo solo che venne assunto da Nicolò III d'Este come cancelliere per affidargli la stesura del diario del pellegrinaggio in Terrasanta che il marchese di [...] Este raggiunta attraverso il culto delle virtù cavalleresche, esaltazione che troverà la sua più compiuta realizzazione nel poema del Boiardo.
L'unica edizione a stampa del viaggio di Nicolò III, curata da G. Ghinassi, Viaggio a Gerusalemme di Nicolò ...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] ecc.);
(b) -ardo, che, «disconoscendo il significato positivo della fonte germanica -ard dei nomi propri, quali Riccardo, Boiardo (e anche dell’agg. gagliardo), può assumere significato peggiorativo come formativo di aggettivi, di base nominale, come ...
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Serdini, Simone, detto il Saviozzo
Emilio Pasquini
Poeta, nato a Siena intorno al 1360; visse al seguito di signorotti o condottieri di ventura, come cancelliere od oratore, fino alla morte per suicidio, [...] (i poeti " malatestiani "), a Bologna (i lirici dell'Isoldiano), a Ferrara (Tebaldeo, Lippus Matensis e, attraverso Giusto de' Conti, persino il Boiardo), a Venezia (L. Giustinian).
Bibl. - G. Volpi, La vita e le rime di S. S. detto il Saviozzo, in ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] poi a piena maturazione nel secondo Quattrocento, accompagnando o causando il risorgere della poesia (A. Poliziano, M.M. Boiardo, I. Sannazzaro); ricevette infine nel primo Cinquecento da P. Bembo la sua sistemazione nella teoria e nel concreto ...
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SATANA
Giuseppe RICCIOTTI
Paolo ARCARI
Carlo BRICARELLI
. È un vocabolo d' origine ebraica, passato attraverso la Bibbia (oltre che in altre lingue semitiche, siriaco, ecc.) anche nelle lingue europee.
Il [...] 'invenzione faceta, non fanno più nessuna paura ai "festaioli" del teatro sacro, né in Italia, dal Quattro al Seicento, al Boiardo, al Pulci, al Lippi. E, anche se la Riforma tratteggia Satana con tradizioni ortodosse, la vena del Rabelais e del suo ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] anni trascorsi nella venerea città estense. Nel capitolo Ad un amico che prendeva moglie c’è un significativo omaggio a Boiardo lirico (del quale il Monti dimostra una conoscenza allora non comune). Lo imitava inneggiando all’Amore, dio supremo dell ...
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boiaro
(ant. boiardo) s. m. [dal russo bojar, che è dallo slavo ant. boljarŭ, di etimo incerto; cfr. il gr. biz. βολιάδες che nel sec. 10° indicò i capi dell’aristocrazia bulgara; la forma boiardo attrav. il fr. boyard]. – 1. Denominazione...
musorno
muṡórno agg. [der. di muso], ant. – Imbronciato, immusonito: Edmondo ... stava m., colle braccia incrocicchiate e a capo basso (Bresciani); più raro, trascurato, trasandato: Pallido, afflitto e con barba m. (Boiardo), incolta, ispida.