Pseudonimo del poeta barocco svedese Lars Johansson (Stoccolma 1638 - ivi 1674). Figura di poeta bohémien, studiò a Uppsala e viaggiò molto in Germania, Inghilterra, Francia, Italia. Fu, in numerosi versi [...] d'occasione (scritti anche in italiano), il poeta dell'ebbrezza e del pentimento, della gioia di vivere e del terrore della morte; la raccolta postuma Helicons blomster ("I fiori d'Elicona", 1689) lo rese ...
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Poeta (Lillebonne, Seine-Inférieure, 1839 - Sèvres 1873). Attore, giornalista, commediografo, condusse una vita molto disordinata, da autentico bohémien. Ammiratore di Th. de Banville, di Hugo, di Baudelaire, [...] pubblicò alcune raccolte di versi (Les vignes folles, 1860; Les flèches d'or, 1864; Joyeusetés galantes et autres du Vidame Bonaventure de la Braguette, 1866; Gilles et Pasquin, 1872), che ebbero notevole ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Roland Lécavelé (Amiens 1886 - Parigi 1973). Allievo dell'École des Beaux-Arts, e poi spensierato bohémien fra i pittori di Montmartre, tentò anzitutto la carriera del [...] giornalismo. Quindi combatté nella prima guerra mondiale, che gli ispirò il suo libro migliore, Les croix de bois (1919; trad. it. 1929); e anche Le cabaret de la belle femme (1919; trad. it. 1930); Saint-Magloire ...
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Poeta statunitense (South Bend 1905 - Montevideo, California, 1982). Si stabilì negli anni Venti a Chicago, dove svolse attività politica e frequentò gli ambienti degli intellettuali bohémien; nel decennio [...] successivo, a San Francisco, s'impegnò nelle organizzazioni sindacali. Nel 1940 pubblicò In what hour, primo di una lunga serie di volumi di versi che comprende: The phoenix and the tortoise (1944); The ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1871 - ivi 1957). Di vena facile, elegante, tra ironico e sentimentale, scrisse un gran numero di poesie, romanzi, novelle, commedie. Tra le opere: Az utolsó bohém ("L'ultimo [...] bohémien", 1911); Az én második feleségem ("La mia seconda moglie", 1912); Family-hotel ("Pensione di famiglia", 1912); Almok háza ("Casa dei sogni", 1929); A néma levente ("Il guerriero muto", 1936); Egy fillér ("Un soldo", 1941); Elfelejtett versek ...
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Racconto (1949) dello scrittore italiano C. Pavese (1908-1950), pubblicato ad anni di distanza dalla sua redazione (1940) in un volume dallo stesso titolo, insieme a Il diavolo sulle colline e a Tra donne [...] sole.
In un'atmosfera bohémien di artisti, intellettuali e studenti Ginia, un’adolescente di origini operaie, si fa sedurre da Guido, un pittore di cui è innamorata. ...
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UJEVIČ, Tin (Augstin)
Poeta croato, nato a Vrgorac (Dalmazia) nel 1891. Ha studiato a Spalato (ginnasio-liceo), a Zagabria e Parigi (studî universitar.). Ritornato dopo la prima Guerra mondiale in patria, [...] e Zagabria, suscitando scandalo presso i benpensanti, e ammirazione presso i seguaci, con la sua vita sregolata di bohémien impenitente.
La sua opera poetica, che, per l'efficacia esercitata presso i giovani, può dirsi altrettanto patrimonio dei ...
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MILLAY, Edna St. Vincent
Salvatore Rosati
Poetessa americana, nata a Rockland (Maine) il 22 febbraio 1892.
Laureatasi nel 1917, pubblicò l'anno stesso il suo primo volume di liriche, Renascence and [...] attraverso emozioni personali la sua solidarietà col destino umano e con la bellezza dell'universo. In seguito, dal tono volutamente bohémien del volume A few figs from thistles, 1920, da un piano di poesia narrativa di The harp-weaver, 1923 e ...
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Attore e scrittore (Parigi 1742 - ivi 1812). Sembra che fosse figlio naturale di Luigi XV. Fu attore mediocre, nella compagnia di Nicolet; riuscì meglio come autore di vaudevilles, e scrisse, dal 1770, [...] circostanze (in Janot ou les battus payent l'amende, 1779, per la prima volta, poi in Janot chez le dégraisseur, Janot bohémien, ecc.), e Jocrisse, il servo un po' sciocco e troppo zelante nella sua fedeltà verso i padroni (Le désespoir de Jocrisse ...
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Scrittore afroamericano (Salt Lake City 1902 - New York 1934); tra i protagonisti della cosiddetta Harlem Renaissance. Trasferitosi a New York (1925), entrò nella redazione della rivista Messenger, impegnandosi [...] soprattutto Infants of the Spring (1932), sottopone a una rivisitazione satirica il clima esuberante e l'ambiente bohémien in cui si sviluppa la Harlem Renaissance, contrapponendo all'immagine edulcorata della metropoli nera quel ritratto inquietante ...
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bohemien
bohémien ‹boemi̯ẽ′› s. m., fr. (f. bohémienne) [der. di bohème]. – Chi faceva parte, storicamente, della bohème francese. Per estens., artista che vive in modo anticonformista, libero: vivere da b.; un inguaribile bohémien.
gentrificato
part. pass. di gentrificare e agg. Detto di un quartiere, che è stato riqualificato e trasformato da popolare in residenziale. ◆ Nonostante tutti i progressi sociali ed economici da allora ad oggi, lo spirito bohémien del XIX...