WILDE, Oscar (il nome di battesimo è: Oscar Fingal O' Flaherty Wills Wilde)
Mario Praz
Scrittore, nato a Dublino il 16 ottobre 1854, morto a Parigi il 30 novembre 1900. Il padre, sir William W., eminente [...] l'accesso a Oxford, dove s'immatricolò a Magdalen College. Come a Dublino si era atteggiato, anche nel costume, ad artista bohémien, a Oxford si fece apostolo delle idee estetiche di Ruskin e di Pater, e al tempo stesso si addestrava ad imitare il ...
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POUND, Ezra (Loomis)
Mario Praz
Poeta e critico nato a Hailey, Idaho, il 30 ottobre 1885. Si dedicò presto allo studio della letteratura comparata, e fu insegnante all'università di Pennsylvania e a [...] senso del passato e ricrea nei modi degli antichi poeti, pur infondendo nei versi tutta la sua anima irrequieta e bizzarra di bohémien.
Bibl.: Vers. ital. di G. Prampolini e di M. Praz, in Circoli, nov.-dic. 1933, di L. Traverso, in Circoli, ottobre ...
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WESSEL, Johan Herman
Giuseppe Gabetti
Poeta dano-norvegese, nato a Jonsned in Norvegia il 6 ottobre 1742, morto a Copenaghen il 29 dicembre 1785.
È l'autore della commedia satirica Kørlighed uden Strømper [...] Otiosis (1784-85), con il quale cercò negli ultimi anni di campar la vita, in armonia con la sua natura di bohémien, bonaria e impenitente.
Ediz.: Samlede Skrifter, ed. J. Levin, voll. 2, Copenaghen 1878; Digte, voll. 2, Oslo 1928.
Bibl.: J. Levin ...
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CIMA, Antonio
Piero Treves
Nato a Valmadrera (Como) da Carlo e da Angelica Rossi il 29 nov. 1854, naturalmente partecipò dei frutti, del retaggio, dei propositi e degl'impegni della coeva cultura lombarda, [...] di R. Barbiera, prendeva posizione fermissima contro le degenerazioni del "vittimismo romantico" e gli eccessi del "realismo" bohémien, mentre si rivelava informatissimo dell'opera di H. Murger. Nel dissidio, o nel presunto dissidio, fra Pindividuo ...
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BARILLI, Bruno
Arnaldo Bocelli
Nacque a Fano (Pesaro) il 14 dic. 1880, da Cecrope, noto pittore, e da Anna Adanti, ma trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Parma, città d'origine e residenza della [...] Resto del Carlino (febbr. 1915). "Servizi" che - con quella occasionalità che, conforme alla sua natura irrequieta, bizzarra, di bohémien, sarà un po, la caratteristica di tutta la produzione del B. - segnano il suo ingresso nel giornalismo e nella ...
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PICA, Vittorio
Davide Lacagnina
PICA, Vittorio. – Nacque a Napoli il 28 aprile 1862 da una relazione extraconiugale fra il patriota abruzzese Giuseppe, professore di diritto criminale all’Università [...] in Gaudio, 2006, pp. 141-160).
La predilezione per la letteratura francese e, nella fattispecie, per il temperamento bohémien di Glatigny e per il naturalismo estetizzante dei Goncourt, si configurò da subito come un’eloquente dichiarazione d’intenti ...
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FONTANA, Ferdinando
Rossano Pisano
Nacque a Milano il 30 genn. 1850 da Carlo.
Il padre, pittore scenografo di comprovata maestria, si era votato ben presto a un'esistenza errabonda per esercitare il [...] , intorno ai suoi programmi di trasformazione sociale, gli intellettuali disposti ad abbandonare il cliché già desueto del bohémien o dello spostato per assumere i connotati più decisamente antagonistici - rispetto ai ceti dominanti - del "declassato ...
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GARRONE, Dino
Daniela Carmosino
Nacque a Novara il 2 marzo del 1904, da Giuseppe e Maria Antonietta Mercalli in una famiglia di origine piemontese che ben presto si trasferì a Pesaro, dove il G. compì [...] giovane Verga, la cui esperienza scapigliata (tuttavia particolare proprio per la luce ironica di cui investe il personaggio bohémien) diviene così funzionale, non antitetica, alla produzione più matura; ma Verga gli offre soprattutto un esempio di ...
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ISENGARD, Luigi d'
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia l'11 maggio 1843 da Teodoro e da Francesca Federici.
La famiglia paterna, d'origine tedesca e di tradizioni militari, si era stabilita nella città [...] di Atene. Una volta guarito, da Atene si recò a Istanbul, dove rimase cinque anni, conducendo una vita da bohémien e guadagnandosi da vivere come insegnante di italiano e francese in vari istituti privati ("A Costantinopoli - avrebbe scritto nelle ...
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BEOLCO, Angelo, detto Ruzzante
Carlo Grabher
La tradizione che risale allo Scardeone lo vuole nato nel 1502.
I contributi biografici più recenti concordano nel voler retrodatare l'anno di nascita del [...] si era imposta per attuare il suo ideale di vita. Sfatata la leggenda di una esistenza sregolata da povero bohémien, connessa a una romantica concezione dell'artista, non bisogna poi cadere nell'eccesso opposto, dimenticando quel pieno, gioioso senso ...
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bohemien
bohémien ‹boemi̯ẽ′› s. m., fr. (f. bohémienne) [der. di bohème]. – Chi faceva parte, storicamente, della bohème francese. Per estens., artista che vive in modo anticonformista, libero: vivere da b.; un inguaribile bohémien.
gentrificato
part. pass. di gentrificare e agg. Detto di un quartiere, che è stato riqualificato e trasformato da popolare in residenziale. ◆ Nonostante tutti i progressi sociali ed economici da allora ad oggi, lo spirito bohémien del XIX...