MAJOCCHI, Ernesto
Marina Tesoro
Nacque a Voghera il 4 marzo 1860 da Pompeo, impiegato comunale addetto al servizio di irrigazione, e da Teresa Lingua. Rimasto orfano di padre giovanissimo, abbandonò [...] in contatto con A. Bizzoni, il vivace e discusso direttore de Il Gazzettino rosa e, imitandone il costume di vita bohémien, ne riprese lo stile acceso e provocatorio quando ebbe a cimentarsi con le prime prove di scrittura, come collaboratore de La ...
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GINORI LISCI, Carlo Benedetto
Fulvio Conti
Figlio primogenito del marchese Lorenzo e di donna Ottavia dei principi Strozzi, nacque a Firenze il 22 nov. 1851. Studiò materie umanistiche nel collegio [...] impiegati e degli operai.
Venutosi improvvisamente a trovare alla guida della manifattura, il G., spirito irrequieto e bohémien, non rivelò grandi capacità imprenditoriali. Assai poco presente in fabbrica, lasciò di fatto la gestione dell'azienda ...
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CIMA, Antonio
Piero Treves
Nato a Valmadrera (Como) da Carlo e da Angelica Rossi il 29 nov. 1854, naturalmente partecipò dei frutti, del retaggio, dei propositi e degl'impegni della coeva cultura lombarda, [...] di R. Barbiera, prendeva posizione fermissima contro le degenerazioni del "vittimismo romantico" e gli eccessi del "realismo" bohémien, mentre si rivelava informatissimo dell'opera di H. Murger. Nel dissidio, o nel presunto dissidio, fra Pindividuo ...
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BARILLI, Bruno
Arnaldo Bocelli
Nacque a Fano (Pesaro) il 14 dic. 1880, da Cecrope, noto pittore, e da Anna Adanti, ma trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Parma, città d'origine e residenza della [...] Resto del Carlino (febbr. 1915). "Servizi" che - con quella occasionalità che, conforme alla sua natura irrequieta, bizzarra, di bohémien, sarà un po, la caratteristica di tutta la produzione del B. - segnano il suo ingresso nel giornalismo e nella ...
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DOSSENA, Alceo
Giuseppe Cellini
Figlio di Giovanni e Regina Melgari, nacque a Cremona il 9 ott. 1878 da modesta famiglia. Sin da ragazzo manifestò attitudine per l'arte, specie per il disegno; dopo [...] dell'Inferno. Avendo lasciato a Cremona la moglie e il figlio Alcide, che fu poi suo collaboratore, a Roma condusse un ménage bohémien, fino a che una delle sue opere (un bassorilievo raffigurante la Madonna: cfr. Sox, 1987, p. 3) colpì la fantasia e ...
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PICA, Vittorio
Davide Lacagnina
PICA, Vittorio. – Nacque a Napoli il 28 aprile 1862 da una relazione extraconiugale fra il patriota abruzzese Giuseppe, professore di diritto criminale all’Università [...] in Gaudio, 2006, pp. 141-160).
La predilezione per la letteratura francese e, nella fattispecie, per il temperamento bohémien di Glatigny e per il naturalismo estetizzante dei Goncourt, si configurò da subito come un’eloquente dichiarazione d’intenti ...
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CASTAGNETO, Giambattista
Giovanna Rosso Del Brenna
Nato a Genova nel 1862, si trasferì a tredici anni con la sua famiglia in Brasile. Il padre - racconta il critico d'arte brasiliano Gonzaga Duque, [...] e piccole tele di 50 cm. Lo accoglie un grande successo, a cui contribuisce in parte anche la sua simpatica figura di bohémien (barba bionda, occhi azzurri, un cappellaccio nero calcato sui capelli crespi, l'eterno sigaro tra i denti e l'inimitabile ...
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BALLETTI (Baletti, Balleti, Balletty), Giuseppe
Ada Zapperi
Nacque a Monaco di Baviera nel 1691, da Francesco (in arte Mario), vissuto tra la seconda metà del sec. XVII e i primi decenni dei XVIII e [...] commedia in versi di Ch-F. Panard, Les ennuis de Thalie; il 10 sett. 1746 sostenne due parti nella commedia Arlequin bohémien e il 13 settembre recitò insieme al celebre Carlino (Carlo Bertinazzi) in Les arlequins jumeaux.
Nel 1750 conobbe, per mezzo ...
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GARRONE, Dino
Daniela Carmosino
Nacque a Novara il 2 marzo del 1904, da Giuseppe e Maria Antonietta Mercalli in una famiglia di origine piemontese che ben presto si trasferì a Pesaro, dove il G. compì [...] giovane Verga, la cui esperienza scapigliata (tuttavia particolare proprio per la luce ironica di cui investe il personaggio bohémien) diviene così funzionale, non antitetica, alla produzione più matura; ma Verga gli offre soprattutto un esempio di ...
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ISENGARD, Luigi d'
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia l'11 maggio 1843 da Teodoro e da Francesca Federici.
La famiglia paterna, d'origine tedesca e di tradizioni militari, si era stabilita nella città [...] di Atene. Una volta guarito, da Atene si recò a Istanbul, dove rimase cinque anni, conducendo una vita da bohémien e guadagnandosi da vivere come insegnante di italiano e francese in vari istituti privati ("A Costantinopoli - avrebbe scritto nelle ...
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bohemien
bohémien ‹boemi̯ẽ′› s. m., fr. (f. bohémienne) [der. di bohème]. – Chi faceva parte, storicamente, della bohème francese. Per estens., artista che vive in modo anticonformista, libero: vivere da b.; un inguaribile bohémien.
gentrificato
part. pass. di gentrificare e agg. Detto di un quartiere, che è stato riqualificato e trasformato da popolare in residenziale. ◆ Nonostante tutti i progressi sociali ed economici da allora ad oggi, lo spirito bohémien del XIX...