RAMPERTI, Marco
Riccardo D'Anna
RAMPERTI, Marco (Carlo Marco). – Secondo di cinque figli, nacque a Novara il 24 dicembre 1886 da Edoardo e Irene Merati.
Ebbe quattro sorelle: Evelina (Novara 1882 - [...] del passato prossimo (cit.).
Ormai dimenticato, il critico teatrale dagli occhi «mobili e tristi» e l’appassionato bohémien strenuo difensore dei perdenti, che aveva attraversato la Mecca del cinematografo e frequentato i più eleganti ritrovi di ...
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DE STEFANO, Antonino
Antonio Pivato
Nacque a Vita (Trapani) il 4 ag. 1880da Giuseppe e da Giuseppa Perricone. Unico maschio di quattro figli, all'età di nove anni fu inviato nel seminario di Monreale [...] , in Nuova Riv. stor., LVI (1972), pp. 389-423; F. Brancato, Il Museodel Risorg. di Palermo, in Nuovi Quaderni del Meridione, XI (1973), pp. 454-468; L. Bedeschi-S. Pivato, Modernismo bohémien: A. D., in Civitas, XXVII (1976), 10, pp. 39-68. ...
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PRISCIANDARO, Francesco Paolo
Federica De Rosa
PRISCIANDARO, Francesco Paolo. – Nacque a Terlizzi, in provincia di Bari, il 22 febbraio 1874, da Ferdinando e da Teresa Molino.
Trascorse l’infanzia nel [...] durante il ventennio fascista. Stato e territorio, Napoli 2012a, pp. 292-296 e passim; Ead., F.P. P. Pittore sovversivo e bohémien in ritardo, in Napoli nobilissima, s. 6, V (2012b), pp. 81-102; G. Grassi, F.P. P. pittore filantropo e sovversivo ...
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VALERI, Nino
Roberto Pertici
– Nacque a Padova il 28 aprile 1897 da Silvio e da Emilia Maestro, primo di due figli: il secondo, Arnaldo, seguì le orme del padre e fece, come lui, il farmacista tutta [...] ; G. Spadolini, N. V. un grande storico, in La Stampa, 30 aprile 1978. A un livello critico decisamente superiore, R. Romeo, Bohémien in cattedra, in Il Giornale nuovo, 13 maggio 1978 (poi in Id., Scritti storici, 1951-1987, Milano 1991, pp. 325-328 ...
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FACCIO, Francesco Antonio, detto Franco
Raoul Meloncelli
Nacque a Verona l'8 marzo 1840 da Giovanni, albergatore, comproprietario dell'albergo Riva S. Lorenzo di Verona, e da Teresa Carezzato. Ferventi [...] ai loro specifici confini espressivi. Si aggiungeva a questo iniziale atteggiamento di iconoclasta esasperato un modus vivendi da bohémien che, come del resto i suoi compagni di fede, lo spingeva a scagliarsi senza esitazione contro ogni ordine ...
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BOITO, Camillo
Giuseppe Miano
Nacque a Roma il 30 ott. 1836, primogenito di Silvestro e di Giuseppina Radolinska. A quattordici anni incominciò a seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, [...] rado nelle pagine del B., accanto a un vivo interesse per le arti figurative e per la persona stessa dell'artista bohémien che spesso compare in veste di protagonista. Si potrebbero riscontrare altri elementi del gusto del tempo, come una pretesa di ...
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BARDI, Donato, detto Donatello
Horst W. Janson
Nacque a Firenze nel 1386 o intorno a quell'anno (secondo la sua denuncia dei beni al catasto di Firenze del 1427 aveva allora quarant'anni; nella sua [...] i suoi guadagni agli amici e morì in povertà. La verità può essere forse che Donatello era un po, un bohémien avanti lettera, il cui strano modo di comportarsi spesso divertiva o sorprendeva i suoi concittadini. Che tale fosse la sua reputazione ...
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bohemien
bohémien ‹boemi̯ẽ′› s. m., fr. (f. bohémienne) [der. di bohème]. – Chi faceva parte, storicamente, della bohème francese. Per estens., artista che vive in modo anticonformista, libero: vivere da b.; un inguaribile bohémien.
gentrificato
part. pass. di gentrificare e agg. Detto di un quartiere, che è stato riqualificato e trasformato da popolare in residenziale. ◆ Nonostante tutti i progressi sociali ed economici da allora ad oggi, lo spirito bohémien del XIX...