La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La rinascita degli studi geometrici nel mondo latino
Menso Folkerts
La rinascita degli studi geometrici nel mondo latino
La tradizione [...] rifacimento che attinse non soltanto alle traduzioni di Adelardo e di Ermanno, ma anche a quella degli Elementi che Boezio aveva effettuato dal greco intorno al 500 (di questa traduzione nel XII sec. circolavano alcuni estratti). Questo rifacimento ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] dalla Comedia delle Ninfe fiorentine o Ninfale d’Ameto, (1339-1340), Boccaccio arriva probabilmente dalla frequentazione di Boezio più che dal modello dantesco della Vita Nova (Carrai 2007).
La testimonianza più ampia e attendibile di questa ...
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principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni [...] , che conviene però avere ragione di fine (§ 26; cfr. a questo riguardo un testo, composto nel sec. XI e attribuito a Boezio, e in seguito molto diffuso: Boethii quae dicitur geometria altera [ediz. M. Folkerts, Wiesbaden 1970, 113]: " Quia vero, mi ...
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viso
Domenico Consoli
Il vocabolo è presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nella Commedia. Ha due valori fondamentali: " vista " e " faccia " . Di solito la bipartizione del [...] come dal viso in che si specchia / nave che per torrente giù discende (Pd XVII 41). Del resto anche Boezio, trattando lo stesso dibattutissimo problema, scrive: " Sicut scientia praesentium rerum nihil his quae fiunt ita praescientia futurarum nihil ...
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pusillanimi (o vili, o ignavi)
Fiorenzo Forti
Gli antichi commentatori definiscono generalmente p. o vili l'anime triste di coloro / che visser sanza 'nfamia e sanza lodo, il primo gruppo di spiriti [...] si diparte è morto [uomo] e rimaso bestia (VII 11-14), cioè non vive uomo, ma vive bestia; sì come dice quello eccellentissimo Boezio: " Asino vive " (II VII 4), s'intende bene come il poeta possa dire i p. sciaurati, che mai non fur vivi (If III ...
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POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] X-XVI), Seneca (libro XVII, nel quale continua la confusione tra i due Seneca), Vitruvio, Asconio Pediano, Quintiliano, Apuleio, Boezio, Prisciano, Macrobio, Isidoro e altri.
Ciascun libro è introdotto da una prefazione e chiuso da una sintesi; la ...
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imagine (image; imago)
Antonio Lanci**
Sostantivo di alta frequenza. La forma ‛ image ' si registra in cinque luoghi della Commedia, preferibilmente in rima (Pg XXV 26, Pd II 132, XIII 2, XIX 2 e 21). [...] vocantes; vult enim quod non sint proprie formae, sed sint quaedam imagines, idest imagines formarum immaterialium "; così pure Boezio Cons. phil. III m. IX 16-17 " in semet reditura meat mentemque profundam / circuit et simili convertit imagine ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Europa cristiana, la continuità dei secoli XI e XII con quelli precedenti vale anche per le manifestazioni [...] in volgare, al secolo IX risale la francese Sequenza di Santa Eulalia e in lingua d’oc si hanno nel secolo XI il Boezio e la Canzone di Santa Fede. Di questi testi non si ha la notazione musicale, che invece è disponibile per alcuni canti occitani ...
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CHITI, Girolamo Michelangiolo
Alberto Iesuè
Figlio di Giovanni Battista e di Virginia Moroni, nacque a Siena il 19 genn. 1679, Frequentò le scuole nella città natale, dove compì anche gli studi di teologia [...] . Parlando poi delle leggi matematiche della musica, dei concetti di "consonanza", "dissonanza", "armonia", "melodia", il C. si rifà a Boezio, Gaffurio, Tinctoris e Guido d'Arezzo.
Il compendio Libro di lettioni da me composte e riviste dal Rev., G ...
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BURANA (Borana), Giovanni Francesco
Giorgio Stabile
Nacque a Verona negli ultimi decenni del sec. XV, con ogni probabilità intorno al1475-80.
Molto giovane, ancor prima di addottorarsi, prestava già [...] dei Primi analitici, occorre precisare che la versione (già edita nel 1524) si presenta come una revisione della translatio di Boezio, variata sulla base di quelle correnti del Nifo e di Lefèvre d'Etaples, ma in misura molto maggiore, oltre che ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
adastare
(o adastiare) v. tr. [dal provenz. adastar, cfr. fr. ant. haster (mod. hâter), con gli stessi sign., der. di haste «fretta», dal franco haifst «violenza»], ant. – Affrettare, e anche stimolare, incitare, incalzare: la vita non me...