Agamennone
Giorgio Padoan
. Figlio di Atreo, re di Micene, e di Erope. Quando Atreo fu ucciso da Egisto, figlio di Tieste, che si impadronì del regno, A. e il fratello Menelao furono costretti a riparare [...] l'episodio del sacrificio di Ifigenia (Pd V 68-72; l'edizione Petrocchi accoglie la forma Efigènia) a lui ben noto per gli accenni di Boezio (Cons. phil. IV, m. 7, vv. 4-7) e soprattutto di Ovidio (Met. XII 24-34 e XIII 181-195, dove Ulisse si vanta ...
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Movimento di pensiero sviluppatosi dalla metà del 2° sec. d.C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°). È caratterizzato dalla tendenza a rinnovare le concezioni del platonismo [...] diffusione del pensiero classico nella cultura occidentale, hanno particolare importanza Calcidio, Macrobio, Marziano Capella e soprattutto Boezio.
L’influenza del n. fu largamente facilitata dall’accettazione da parte del pensiero cristiano di molti ...
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GIOVANNI XXI papa
Giovanni Battista PICOTTI
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Pietro di Giuliano, nato a Lisbona, probabilmente nel secondo decennio del sec. XIII, ebbe fama, col nome di maestro Pietro Ispano, nella storia della [...] parti, esso esponeva nelle prime sei i principî essenziali della logica aristotelica, secondo la rielaborazione di Boezio (trattando quindi dei giudizî, degli universali, delle categorie, dei sillogismi, della topica e dei ragionamenti sofistici ...
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OSTROGOTI
Giovanni Battista Picotti
. Storia. - Il nome degli Ostrogoti (Austrogoti) appare per la prima volta nel 269, quando essi sono ricordati nella vita dell'imperatore Claudio fra i barbari Sciti, [...] ne chiedeva uno per sé Clodoveo; ma non è escluso che quei citaredi fossero schiavi romani, poiché Teodorico commetteva al romano Boezio di scegliere quello che si dovesse mandare al re dei Franchi (Var., II, 40).
Né ebbero gli Ostrogoti arte propria ...
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VARCHI, Benedetto
Annalisa Andreoni
– Nacque a Firenze nel popolo di San Pier Maggiore, quartiere di San Giovanni, il 19 marzo 1503, figlio del notaio Giovanni di Guasparri, della famiglia dei Franchi [...] , La via della dottrina, 2012, pp. 122 s.). Sempre nel 1551 apparve la traduzione del De consolatione philosophiae di Boezio, fatta su incarico di Cosimo, per esaudire un desiderio di Carlo V. La traduzione, molto fortunata, fu più volte ristampata ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] opera di Nicomaco ebbe una grande importanza fino alla fine del neoplatonismo; nel VI sec. fu tradotta dal greco in latino da Boezio e commentata da Filopono e Asclepio.
Nella prefazione al suo commento al Libro I degli Elementi di Euclide (In primum ...
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matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose [...] di Alessandria da parte di monaci cristiani (415 d.C.) e la condanna a morte di Boezio (524 d.C.) da parte dell’imperatore d’Occidente Teodorico. Boezio, nato nel 480, cioè quattro anni dopo che l’ultimo imperatore romano, Romolo Augustolo, era stato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e l’VIII secolo la Chiesa occidentale amplia il repertorio di canti liturgici con nuovi generi [...] due diversi autori: il primo, attraverso un’esegesi impropria delle strutture scalari descritte nel IV libro del De musica di Boezio, ricava la successione dei toni in modo inverso rispetto a quelli della teoria greca, attribuendo quindi i loro nomi ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] testi quali il commento al Somnium Scipionis di Cicerone, scritto da Macrobio, e il De institutione musicae di Severino Boezio - il concetto di armonia delle sfere che faceva capo alla speculazione pitagorica e platonica (Repubblica, 617b), come pure ...
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EUGIPPIO
Rajko Bratoz
Presbyter (abate) del monastero di S. Severino in castro Lucullano presso Napoli, nacque intorno al 460 o - al più tardi - intorno al 467 nel Noricum Ripense o nella Raetia Secunda, [...] , una nobildonna imparentata con tre importanti letterati e statisti del tempo: Quinto Aurelio Simmaco, di cui era figlia; Severino Boezio, di cui era cognata (J. R. Martindale, The prosopography of the later Roman Empire, II, Cambridge 1980, p. 907 ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
adastare
(o adastiare) v. tr. [dal provenz. adastar, cfr. fr. ant. haster (mod. hâter), con gli stessi sign., der. di haste «fretta», dal franco haifst «violenza»], ant. – Affrettare, e anche stimolare, incitare, incalzare: la vita non me...