GIOVANNI dalle Celle
Maurizio Moschella
Nacque nel 1310 da Gano, della famiglia dei Catignano, probabilmente a Firenze, dove il padre fu personaggio autorevole, visto che è menzionato in un documento [...] C. ed alcune lettere dello stesso, a cura di G. Olivieri, Milano 1825). È probabile che G. abbia allestito alcune traduzioni di Boezio per Guido del Palagio (cfr. lettere 1, 2, 16 dell'ed. Giambonini, nelle quali è lo stesso G. a darne notizia), ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandro di Afrodisia e il commento come genere filosofico
Maddalena Bonelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alessandro di Afrodisia, [...] difficoltà e l’oscurità dei testi, che richiedono l’intento esplicativo e interpretativo propri al commento. Porfirio, a detta di Boezio – autore di due versioni del commento al De interpretatione in latino, uno per gli studenti, uno per gli studiosi ...
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gloria
Sebastiano Aglianò
Presente nella Commedia, nel Convivio e nella Vita Nuova (ma soltanto nella prosa). La forma ritenuta autentica è sempre quella dotta, non avendo gli editori accolto groria, [...] qualche commentatore, per la rinomanza che ne derivò a quel luogo; in Cv I XI 8, che parafrasa un pensiero di Boezio sugli aspetti negativi della celebrità (Cons. phil. III VI 1 " Gloria vero quam fallax saepe, quam turpis est ! "), e in particolare ...
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MINIO PALUELLO, Lorenzo.
Francesco Santi
– Nacque a Belluno il 21 sett. 1907, da Michelangelo Minio e da Ersilia Bisson, in una nobile famiglia veneziana con antichi interessi per la scienza; dal 1929, [...] interamente ricostruita. Si veda un primo tentativo in L. Minio Paluello, Luoghi cruciali in Dante. Ultimi saggi con un inedito su Boezio e la bibliografia delle opere, a cura di F. Santi, Spoleto 1993, dove, alle pp. 151-159, figura una bibliografia ...
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vivere
Alessandro Niccoli
È presente in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con circa 120 occorrenze, ma la maggior parte degli esempi appartengono al Convivio (51) e alla Commedia (51).
Le [...] 3, e 4 chi da la ragione si parte, e usa pur la parte sensitiva, non vive uomo, ma vive bestia; sì come dice... Boezio: " Asino vive " (si noti l'uso del predicativo); VIII 11 (due volte), IV VII 12 (due volte l'infinito vivere e una il participio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le poetrie mediolatine, trattati che hanno per argomento un insieme di regole dedicate alla composizione [...] 635-36: Lucano mette in luce le guerre civili / e le canta con metro brillante.
IV vv. 681-82: Boezio risuona di sottile ragionamento / perché la filosofia offra sollievo all’uomo disperato.
Eberardo il Tedesco,Laborintus
Le artes poetriae (“poetrie ...
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BALDACCHINI, Filippo
Grazia Guglielmi
Nacque a Cortona nella seconda metà del sec. XV e, nipote per parte di madre del cardinale Silvio Passerini, appartenne ad una delle più nobili famiglie toscane.
Visse [...] come appare dalla lettera dedicatoria, interessante soprattutto perché contiene la dichiarazione delle abbondanti ed eterogenee fonti: Marziale, Boezio, il boccaccesco Ameto,l'Arcadia del Sannazaro e gli Asolani del Bembo. Il componimento, in prosa e ...
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vanagloria
Domenico Consoli
La cupidità di vanagloria (Cv I XI 2 e 15) è una delle cinque abominevoli cagioni che inducono li malvagi uomini d'Italia a lodare il volgare altrui e a spregiare il proprio.
L'espressione [...] è lontano o deviato dal suo fine ultimo, tanto più appare vana la gloria fondata su di esso. Si veda anche Cv I XI 8 Boezio giudica la populare gloria vana, perché la vede sanza discrezione, da riportare a Cons. phil. III VI 6 " popularem gratiam ne ...
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persuasione
Francesco Tateo
Costituisce, per la dottrina classica, il fine precipuo della retorica. D. ne tratta commentando la canzone Voi che 'ntendendo (Cv II), per spiegare la ragione dell'apostrofe [...] della scienza; di qui la concezione della Rettorica (v.) come rivestimento piacevole della filosofia. E a esse intelligenze vengono paragonati Boezio e Cicerone, li quali con la dolcezza di loro sermone inviarono me [il poeta]... ne lo amore, cioè ne ...
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prezioso
Guido Favati
S'incontra in opposizione a ‛ vile ', in collocazione enfatica, in Cv I XI 14, dove si asserisce che Cicerone condannava coloro che al suo tempo biasimavano lo latino romano e [...] del poemetto (XXI 2).
Con significato più materiale, legato al concetto di costo, s'incontra in Cv IV XII 4, dove preziosi pericoli sono detti l'oro e le pietre p., sulla scorta dei vv. 27-31 del Cons. phil, di Boezio (II m. V), che D. traduce. ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
adastare
(o adastiare) v. tr. [dal provenz. adastar, cfr. fr. ant. haster (mod. hâter), con gli stessi sign., der. di haste «fretta», dal franco haifst «violenza»], ant. – Affrettare, e anche stimolare, incitare, incalzare: la vita non me...