BIGAZZINI, Girolamo (il "Vecchietto")
Victor Ivo Comparato
Nacque a Perugia da Francesco e Bernardina Baglioni nel 1480. A dieci anni si recò presso la casa degli zii materni per iniziare gli studi di [...] . I contemporanei riferiscono di averlo sentito esporre la geometria euclidea, il quinto libro di Vitruvio e l'opera di Boezio, le "quantità irrazionali" e le "quantità continue", ma egli fu soprattutto noto come cultore di astrologia. Si ritirò a ...
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larghezza
Bruno Basile
La voce ricorre con buona frequenza nel Convivio; si trova anche nella Commedia, una volta nelle Rime, e inoltre nel Fiore e nel Detto.
Piuttosto limitata l'accezione di " ampiezza [...] del termine è evidente in due passi del Convivio dove l. traduce il ‛ largiendi usus ' di Boezio e la ‛ liberalitas ' di Cicerone: IV XIII 14 Boezio... dice: " Allora è buona la pecunia, quando, transmutata ne li altri per uso di larghezza, più ...
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promessione (promissione)
Alessandro Niccoli
È presente nel Convivio, nel Purgatorio e nel Paradiso, mentre del suo sinonimo ‛ promessa ' (v.) si ha, nel D. canonico, una sola occorrenza. È attestato [...] rendono intera, che non mantengono mai interamente le loro " promesse " di felicità), ha probabilmente contribuito l'autorità di Boezio (Cons. phil. III VIII 1 " Nihil igitur dubium est quin hae ad beatitudinem viae devia quaedam sint, nec perducere ...
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torrente
Alessandro Niccoli
Ricorre in due similitudini del Paradiso, con il valore di " fiume impetuoso ".
La prima, di evidente derivazione biblica e classica (cfr. Is. 59, 19 " quasi fluvius violentus [...] esso non prende carattere di necessità, nello stesso modo che una nave, che segue un corso d'acqua, non deriva la necessità del suo movimento dallo sguardo di un osservatore (per il problema, cfr. Tomm. Sum. theol. I XIV 13; Boezio Cons. phil. V 4). ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] greca e araba, l’astronomia di Tolomeo, l’astrologia degli arabi e il ‘nuovo’ Aristotele. La vecchia logica tradotta da Boezio sin dalla metà del secolo si completa e si integra con gli altri testi dell’Organon, cominciano a circolare le prime ...
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NOMINALISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, designante in senso stretto una corrente speculativa medievale e in senso lato ogni concezione, tanto precedente quanto susseguente, che a proposito [...] subsistunt sive in solis nudisque intellectibus posita sunt. Il dubbio lasciato da Porfirio appare d'altronde risolto da Boezio, che nel suo commento alle Categorie di Aristotele osserva come praedicamentorum tractatus non de rebus, sed de vocibus ...
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GLAREANO
Giusto Zampieri
. Soprannome di Heinrich Loriti (Henricus Loritus Glareanus), umanista e teorico della musica. Nato a Mollis (Cantone di Glarus, Svizzera) nel giugno 1488, studiò a Berna, [...] ha avuto grande notorietà e diffusione, ed ebbe commentatori e traduttori ancor vivente l'autore. Il G. studiò inoltre particolarmente Boezio, del quale preparò l'edizione di tutte le opere che Marziano Rota diede poi alle stampe, nel 1770, con i ...
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Ovidio Nasone, Publio
Ettore Paratore
Il poeta latino (Sulmona 43 a.C. - Tomi sul Mar Nero 17 d.C.) è in If IV 90 collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Lucano.
Il primo accenno a O. che troviamo [...] cfr. B. Nardi, Saggi e note di critica dantesca, Milano 1966, 382) trovò modo di rimproverargli di aver invocato quelle che Boezio aveva chiamate sgualdrinelle. Il Paratore (p. 79 n. 24) ha discusso l'analisi che il Brugnoli ha condotta del luogo del ...
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Convivio
Maria Simonelli
. Opera conclusiva di esperienze giovanili e fattivamente aperta a sviluppi ulteriori, fu concepita da D. durante i primi anni dell'esilio come un'unitaria summa di saggezza [...] Vita Nuova era visto quasi come sognando, è ora acquisito in piena consapevolezza, tanto da chiedere appoggio e autorità esemplare a Boezio e a s. Agostino. Questi gli auctores che D. imita nella concezione e nella stesura dell'opera (cfr. I II 13 ...
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Macrobio, Ambrosio Teodosio
Georg Rabuse
Autore neo-platonico, alto magistrato romano, visse tra il IV e il V secolo d. Cristo. Di lui, oltre un trattato grammaticale, abbiamo il Commento al Somnium [...] nell'astronomia, nella cosmogonia e nella geografia del Medioevo, come pure in numerosi autori fra cui Ambrogio, Boezio, Isidoro di Siviglia, Giovanni Scoto Eriugena, Giovanni di Salisbury - che nel Policraticus riporta letteralmente interi brani dei ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
adastare
(o adastiare) v. tr. [dal provenz. adastar, cfr. fr. ant. haster (mod. hâter), con gli stessi sign., der. di haste «fretta», dal franco haifst «violenza»], ant. – Affrettare, e anche stimolare, incitare, incalzare: la vita non me...