Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei secoli XI e XII la concezione della musica riflette gli importanti cambiamenti avvenuti sia a livello [...] teoria della musica, e il suo insegnamento in questo settore è ricordato anche in alcune glosse al De institutione musica di Boezio risalenti al XII secolo, ma i problemi di matematica musicale, pur da lui riconosciuti ancora alla base dell’arte dei ...
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dottore
Sebastiano Aglianò
Nome di agente da doceo, e come tale sentito sempre dal poeta. D'altra parte il doceo dantesco indica in netta prevalenza non un comune insegnamento, ma quello altissimo dato [...] due volte su dodici). Prescindendo dalla tesi, ormai non più condivisa, che con 'l tuo dottore di If V 123 Francesca alluda a Boezio o a s. Tommaso, si può constatare che fino al c. XXI del Purgatorio d. è esclusivamente Virgilio, quasi sempre con la ...
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ASINARI, Tolomeo
Axel Goria
Vissuto ad Asti tra la seconda metà del sec. XIII e il primo decennio del XIV, è menzionato quale teste, procuratore o esecutore testamentario in parecchi atti datati tra [...] Morozzo della Rocca, Le storie dell'antica città del Monteregale, II,Mondovì 1899, pp. 351 ss., 461 s.; per il commento a Boezio: T. Vallauri, Storia delle Università degli Studi del Piemonte, I,Torino 1845, p. 36 s.; H. J. Hermann, Die italienischen ...
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Guglielmo di Champeaux (lat. Guilelmus Campellensis) Filosofo e teologo (n. Champeaux, Melun, 1070 ca
m. 1120/22). Allievo a Parigi di Manegoldo di Lautenbach, quindi di Anselmo di Laon e di Roscellino, [...] fattone da Abelardo nella Historia calamitatum, una posizione di realismo estremo – sotto certi aspetti assimilabile alle soluzioni di Boezio, Scoto Eriugena e Anselmo d’Aosta – che modificò poi, in seguito alle obiezioni mosse proprio da Abelardo ...
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Magister sex principiorum
sex principiorum. - L'espressione compare in Mn I XI 4 Sunt enim huiusmodi formae quaedam compositioni contingentes, et consistentes simplici et invariabili essentia, ut Magister [...] a Gilberto de la Porrée (a cominciare, sembra, da Alberto Magno, intorno al 1250), ma fu attribuito anche ad Aristotele, Boezio, ecc. Molti scrittori medievali mostrano però di non conoscere l'autore del testo; fra questi D., che lo ricorda ...
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Lelio, Gaio
Uomo politico romano, figlio dell'omonimo console del 190 a.C.; fu tribuno della plebe (151), pretore (145), console (140). Amicissimo di Publio Cornelio Scipione Emiliano, lo seguì nella [...] a leggere quello, allorché il poeta cerca consolazione di aver perduto lo primo diletto de la mia anima nella lettura di Boezio e di Cicerone (§ 1). Vedi anche CICERONE, Marco Tullio.
Bibl. -R.M. Brown, A study of the Scipionic circle, in " Iowa ...
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Giordano Nemorario
Giordano Nemorario (sec. xiii) matematico e fisico di incerta nazionalità. Da alcuni è identificato con Giordano Teutonico o Giordano di Sassonia, secondo generale dei domenicani morto [...] nel sec. xv, quando le opere di Giordano Nemorario furono interamente pubblicate. Importante anche l’opera Arithmetica, ispirata a Euclide e Boezio, che restò a lungo un valido testo di studio e nella quale viene introdotto l’uso delle lettere per ...
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Poeta francese (n. Meung-sur-Loire 1240 circa - m. 1305 circa); continuò il Roman de la Rose lasciato incompiuto da Guillaume de Lorris. In tale continuazione, che ai 4058 versi ottosillabi della prima [...] Francia e fuori. G. scrisse inoltre il Testament, poemetto di 550 versi, col suo Codicille, e tradusse in francese varie opere latine, le lettere di Abelardo ed Eloisa, la Consolatio philosophiae di Boezio e la Chevalerie, volgarizzamento di Vegezio. ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] Platone; ma il suo tragico destino non gli permise di attuare che una piccola parte di quel programma. Ma a quel poco che Boezio ebbe il tempo di tradurre l'Occidente fu debitore di tutto, o di quasi tutto quel che conobbe, sino al secolo XII, della ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] procedimenti arabi, usava tuttavia le cifre romane e applicava la terminologia dei trattati di matematica occidentali, per esempio di Boezio, e dei trattati sull'abaco di Gerberto.
La traduzione dell'opera di al-Ḫwārazmī, e i tre relativi adattamenti ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
adastare
(o adastiare) v. tr. [dal provenz. adastar, cfr. fr. ant. haster (mod. hâter), con gli stessi sign., der. di haste «fretta», dal franco haifst «violenza»], ant. – Affrettare, e anche stimolare, incitare, incalzare: la vita non me...