LUCENA, Juan de
Scrittore spagnolo, vissuto nel sec. XV, morto intorno al 1506. Visse molto tempo a Roma e fu familiare di Enea Silvio Piccolomini. A Enrico IV di Castiglia dedicava il suo Libro de Vida [...] (v.), che scriveva nel 1445 in omaggio ad Alfonso V d'Aragona. Il tono dell'opera si adegua al secolare modello di Boezio; e la novità del L. sta soprattutto nell'introdurre come conversatori il marchese di Santillana, Alonso de Cartagena e Juan de ...
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Rand, Edward Kenneth
Dante Della Terza
Studioso nordamericano (1871-1945), allievo della Harvard University; più tardi (1898-1900) studia a Monaco, con L. Traube, cui deve una buona formazione di paleografo [...] procedendo per così dire a ritroso, costantemente risale dall'ethos cristiano dei padri fondatori del Medioevo - Ambrogio, Gerolamo, Boezio, Agostino - ai testi della classicità profana che l'hanno a loro modo alimentato.
Nel 1900 il R. si addottora ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] campi. Del resto, l'incontro con la sapienza e la scienza greche aveva avuto luogo già alla fine della classicità con Boezio, il quale aveva progettato di mostrare la concordanza fra i sistemi di Platone e di Aristotele, iniziando con un'impegnativa ...
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Figlio (n. 454 circa - m. 526) di Teodemiro re degli Ostrogoti della stirpe degli Amali. Succeduto al padre (474), sconfitto il re degli Eruli Odoacre (493), divenne sovrano del regno ostrogoto in Italia. [...] morte di Eutarico i rapporti fra T. e i Romani si distesero, ma presto rinacquero i sospetti: il magister officiorum Boezio e suo suocero Simmaco, capo del senato, furono accusati di complotto con l'imperatore d'Oriente Giustino I, imprigionati e ...
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forma
Alfonso Maierù
I valori del termine sono molteplici nell'uso dantesco: " aspetto esteriore ", " figura di un corpo ", " composizione e struttura di una realtà " e, nella terminologia filosofica, [...] che i Topica di Cicerone erano molto diffusi nel Medioevo, e che lo stesso Cicerone è ricordato da D., insieme con Boezio, come suo iniziatore alla filosofia (Cv II XV 1).
In logica, ‛ f. di un argomento ' (forma argumenti), in particolare di un ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] il Commento alle Sentenze (1254-56) e ad alcuni libri della Bibbia, le Quaestiones de veritate, alcuni Quodlibeta, i commenti a Boezio (tra il 1255 e il 1261). Tornato in Italia (1259), creato lector Curiae da Urbano IV (1261), svolse larga attività ...
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Teologo e filosofo (n. Poitiers 1070 - m. 1154); studiò sotto Bernardo di Chartres e insegnò a Chartres e a Parigi. Dal 1142 vescovo di Poitiers. Partecipò attivamente alle dispute circa la questione degli [...] e da Goffredo di Auxerre, ed evitò la condanna. L'opera sua principale è il commento a quattro opuscoli teologici di Boezio ove svolge la dottrina della forma, secondo la tradizione platonica di Chartres; è autore anche di alcuni commenti scritturali ...
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inviare
Vincenzo Valente
Verbo di uso poetico, con una sola eccezione. Nel senso di " avviare per un cammino ", " indirizzare ", in Pg X 102 questi ne 'nvïeranno a li alti gradi, XXI 72 quel Segnor... [...] 7 immantenente Amor a me lo 'nvia, lo " manda ".
In altri casi, ancora per " avviare ", ha valore figurato: Cv II XV 1 Boezio e Tullio... con la dolcezza di loro sermone inviarono me... ne lo amore, cioè ne lo studio, di questa donna, la filosofia ...
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discorrimento
Fernando Salsano
Significa lo " scorrere ", e propriamente la mobilità delle ricchezze che vengono e vanno, in Cv IV Le dolci rime 60 onde l'animo ch'è dritto e verace / per lor discorrimento [...] ", in Cv II X 3 ogni subito movimento di cose non avviene sanza alcuno discorrimento d'animo, e corrisponde a " fluctu " del testo di Boezio tradotto (Cons. phil. II I 6).
In Cv III VII 2 e 3 " La prima bontate manda le sue bontadi sopra le cose con ...
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Benedettino (n. dopo 841 - m. 908 circa) nell'abbazia di S. Germano di Auxerre, ne diresse la scuola (876 circa), e passò poi a insegnare a Reims e Parigi; può considerarsi uno dei maggiori rappresentanti [...] importanza il suo commento al De nuptiis di Marciano Capella e alla Consolatio philosophiae nonché agli Opuscola sacra di Boezio. Della sua attività di esegeta si ricordano l'Expositio super Genesim e le Enarrationes in psalmos, e dodici omelie ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
adastare
(o adastiare) v. tr. [dal provenz. adastar, cfr. fr. ant. haster (mod. hâter), con gli stessi sign., der. di haste «fretta», dal franco haifst «violenza»], ant. – Affrettare, e anche stimolare, incitare, incalzare: la vita non me...